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Bea World Festival 2019. Scopri tutti i contenuti della giornata

Una giornata ricca di spunti, insight, dati ma anche intrattenimento e spettacolo quella Bea World Festival andato in scena al The Mall lo scorso 29 novembre.
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 Con la 14esima edizione del Bea World, premio internazionale dedicato agli eventi e alla live communication targato ADC Group, in collaborazione quest'anno con Next Group, si è brillantemente conclusa a Milano la prima edizione della Live Communication Week.  Il Gran Prix è andato all'agenzia belga The Oval Office con l’evento ‘SD Worx Intimate Concerts’, firmato per SD Worx SME Belgium.

Sul secondo gradino del podio l'agenzia spagnola Cow Events con ‘Nightmare in Burger King’ per il cliente Lola Mullenlowe. Medaglia di bronzo ancora in Spagna alla sigla Auriga con l’evento ‘Ecovidrio Blessed Bathrooms’ per il cliente Ecovidrio. Sul palco del Bea World anche i Premi Speciali e le Macro categorie di eventi B2B e B2C.

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L'Italia ha conquistato ben 11 premi nella competizione globale

A tenere alto l’onore del nostro Paese dieci sigle: Adverteam, AIM Group International, Alphaomega, Filmmaster Events, La Buccia, Palacongressi di Rimini - Italian Exhibition Group, Piano B, Simmetrico, Spiagames Outdoor Agency, Venezia Unica Convention Bureau by Vela.

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 Bea World 2019. Tutti i vincitori delle categorie e dei Best Location Awards del premio globale degli eventi e della live communication.

A Milano, al The Mall, una parata di stelle dell'event industry internazionale ha animato venerdì 29 novembre la cerimonia di premiazione del premio globale di ADC Group, al termine di una due giorni, il Bea World Festival, che insieme al Bea Italia Festival ha trasformato il capoluogo lombardo nella città degli eventi dando vita alla prima edizione della Live Communication Week.

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Bea World Festival 2019. Michela Russo (Kantar): "Nell'era dell'esperienza premiano gli eventi personalizzati, glocal e cross-time. Parola d'ordine: co-creation".

'Embracing the age of experience', questo il titolo dell'intervento dell' head of brand strategy & guidance insights division Kantar, nella giornata del Bea World Festival dedicata ai contenuti. Si è parlato dell'importanza della 'customer centricity' quando si creano delle esperienze di brand, con particolare riferimento ai Millennals, e della necessità di essere 'disruptive'. Un'occasione per mettere alla prova anche la platea, con una divertente sfida a gruppi.

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Alejandra Hernàndez

Bea World Festival 2019. Alejandra Hernández Zita (Index): “Apertura al cambiamento, sostenibilità e co-creazione. Questa la chiave per l’evoluzione degli eventi”.

La responsabile della regione del sud America per lo sviluppo di destinazioni sostenibili per l’azienda specializzata nel settore dell’edilizia ha trattato il tema scelto per l’ultima edizione del festival: ‘The Nature of Event’. Il talk del 29 novembre, ha coinvolto anche Salvatore Sagone (direttore di ADCgroup), con lo scopo di rendere più sostenibile il Bea World 2020.

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 Bea World Festival 2019. Per un evento di successo è fondamentale creare il miglior team possibile, a cui dare fiducia e incoraggiamento. Parola di Fritha Knudsen

Il direttore creativo e produttore esecutivo ha tenuto un workshop il 29 novembre dal tema ‘You’re Fyred: Learning from our mistakes’. Raccontando i suoi fallimenti sul campo, come gli eventi organizzati per Dreamforze Plaza e Virgin Galactic, ha cercato di ispirare gli altri professionisti del settore divulgando il suo motto: imparare dai propri errori.

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Al Bea World Festival 2019 coinvolgente opening al ritmo di musica grazie alla Rockin' 1000 perfomance. Unconventional anche il benvenuto del patron della kermesse

A inaugurare la giornata di contenuti del Bea World Festival è stata la performance di Rockin' 1000 e dei professionisti delle agenzie presenti, on stage come 'volontari'. A sorpresa anche l'esibizione di Salvatore Sagone, che ha stupito il pubblico con un welcome 'musicale'.

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 Bea World Festival 2019. L'antropologo: “Come fanno le tribù, anche negli eventi bisogna creare dei rituali”

Walter Faaij, corporate anthropologist in Human Dimensions, ha illustrato come la cultura si modella e cambia, in modo che la costruzione di tribù, comunità, squadre ed eventi forti sia molto più semplice. “Il rituale acquisisce dunque un ruolo di primo piano anche nel mondo aziendale e nella fattispecie nella creazione di un evento – ha spiegato - creando senso di appartenenza, conversazione, condivisione di emozioni e momenti”.

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Bea World Festival 2019. Go international, mercati a confronto: Brasile vs Russia

Operatori della event industry di continenti diversi a disposizione dei partecipanti del Bea World Festival per un costruttivo confronto su possibili opportunità di business da cogliere, a fronte delle peculiarità dei vari mercati. ADVexpress ha incontrato Pedro Gameiro (a sx nella foto) Partner ed Executive Director dell'agenzia brasiliana Red Door, e Boris Alkhimovich (a dx nella foto), presidente di REMA - Russian Event Marketing Association.

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Bea World Festival 2019. J.Morgan: “La tecnologia può migliorare l’esperienza di un evento, ma occorre valutare prima quale sarà il suo impatto su ogni touchpoint”

Nonostante il titolo giocato sul celebre film, il workshop “Back to the future” tenuto da James Morgan (nella foto), Principal Lecturer alla Westminster University e fondatore dell’Event Tech Lab, si è in realtà concentrato sul presente per mostrare ai partecipanti innanzitutto cosa è già possibile fare con tutte le tecnologie a disposizione dei professionisti degli eventi: che siano nuove, nuovissime o anche ormai consolidate, ha spiegato Morgan, l’essenziale è che siano pianificate fin dall’inizio per avere un impatto emozionale sui partecipanti all’evento, in qualunque fase dello stesso si possano applicare.

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Bea World Festival 2019. Fabio Zaffagnini (Rockin’1000): “La forza della co-creazione per rendere memorabile un evento”

L’ideatore della più grande rock band al mondo sul palco del Bea World Festival per spiegare come si costruisce un evento fondato sui valori della co-creazione, condivisione ed emozione.

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Bea World Festival 2019. A lezione di design thinking con Martijn Timmermans (The Redline Project): "La migliore co-creazione? Nasce dall'incontro di persone molto diverse tra loro"

Avete mai provato a costruire uno storyboard insieme a perfetti sconosciuti per raccontare la vostra idea di evento a un potenziale cliente? E' quello che hanno dovuto fare i partecipanti al workshop 'The art of co-creation' andato in scena al Bea World Festival. Ecco com'è andata.

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Bea World Festival 2019. Ben Moorsom (Debut Group): “Siate scienziati, anche negli eventi”. A aiutarvi c’è Neuroscaping, la scienza a servizio della live experience.

Nel workshop ‘Event Neurology: Understanding the Brain of Your Participant’, Ben Moorsom (Debut Group) ha affrontato il tema delle potenzialità del neuromarketing per l’organizzazione di eventi, confermando che le discipline scientifiche relative al cervello possono contribuire a eventi memorabili e a un Roi soddisfacente.

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Bea World Festival 2019. Cyriel Kortleven: “Dite sì e agite per cambiare il vostro mindset”

Esplorare e sperimentare mettendo da parte quelli che lo speaker chiama ‘idea killers’ in favore degli ‘idea boosters’. La chiave del successo nel business è ‘settare’ la propria mente guardando il mondo da nuove prospettive e mettendosi nella condizione di passare velocemente all’azione”.

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Bea World Festival 2019. Il Data Driven Marketing al servizio del successo di un evento

Attraverso un esercizio concreto, i partecipanti del workshop sono stati coinvolti dal relatore Cesare Salvini nella comprensione dei vantaggi dell'utilizzo del data driven marketing nell'ambito degli eventi.

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 Bea World Festival 2019. Denise Dechamps (Fondatrice Body Language Academy): "La natura degli eventi dipende ancora dall'istinto. Al centro della live communication la comunicazione non-verbale per creare credibilità, confidenza e reliability"

'Body language: the only instinctive international way of communicating' è stato il titolo del workshop della psicologa ed esperta del linguaggio del corpo. Secondo quanto emerso, le cerimonie universali sono fatte di relazioni tra le persone. Questo ci insegna a diventare consapevoli di ciò che il corpo di una persona dice al suo 'cliente' relativamente alle intenzioni.

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