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Citynews protagonista a InnovAuto 2019 con indagine su car sharing e auto connesse

Il Gruppo Editoriale in qualità di partner privilegiato, ha partecipato attivamente all’evento organizzato da IKN Italy, presentando in apertura della plenaria un video con interviste alle persone di diverse città e subito dopo i risultati dell’indagine “Auto Connesse e Car Sharing: il parere del cliente finale”. Fra le risposte raccolte è emerso che vi è una maggiore concentrazione nelle due fasce centrali di età (26 – 45 anni: 34%; 46 – 60 anni: 37%), un maggior coinvolgimento di lettori occupati nel lavoro impiegatizio (30%), imprenditori e liberi professionisti (19%) e pensionati (14%), con un’omogenea distribuzione delle altre categorie di impiego ed, infine, un livello di istruzione medio-alto.

Si è tenuto oggi, 13 febbraio, a Milano, l’evento “InnovAuto – un ecosistema connesso verso la mobility experience 2025”, organizzato da IKN Italy e giunto quest’anno alla sua 4ª edizione. Tecnologia e digitalizzazione per la ridefinizione del processo di acquisto, personalizzazione dell'experience e abilitazione dei servizi dell'auto connessa: sono stati questi i pilastri delle diverse sessioni previste per l’occasione, alla quale hanno partecipato, in qualità di speaker, molti esperti del settore impiegati nelle maggiori case automobilistiche. Tra questi, Luca Bedin, Head of Volkswagen LCV, Luciano Iengo, Sales & Quality Director Renault Italia e Ivan Vellucci, Network Development & Strategy Director Mercedes-Benz Italia.

Il Gruppo Editoriale Citynews, in qualità di partner privilegiato, ha partecipato attivamente all’evento, presentando in apertura della plenaria un video con interviste alle persone di diverse città e subito dopo i risultati dell’indagine “Auto Connesse e Car Sharing: il parere del cliente finale”. L’indagine, illustrata da Walter Bonanno, Direttore Generale di Citynews, è stata realizzata in collaborazione con 2B Research, istituto di ricerca indipendente che dal 2005 studia l’empowerment del consumatore e aiuta le aziende ad adottare un’autentica consumer centricity grazie a tool specifici che consentono di coinvolgere l’utente in modo attivo e partecipativo ed ottenere output di ricerca ricchi e coinvolgenti.

“Siamo onorati dell’invito ricevuto da IKN Italy" – afferma Walter Bonanno – "e soddisfatti del contributo che, grazie anche alla partnership con 2B Research, siamo riusciti a portare, in qualità di Gruppo Editoriale presente su tutto il territorio nazionale, ad un evento B2B come InnovAuto. La nostra partecipazione, in contesti come questo, sta assumendo sempre maggiore rilevanza perché, grazie alla nostra capacità di dialogo con le persone sul territorio, città per città, siamo in grado di far emergere atteggiamenti e considerazioni reali e condivisi dai nostri lettori, riuscendo a rilevare eventuali differenze tra grandi centri urbani e piccole province. Il ruolo di Citynews all’interno di un evento come InnovAuto è stato quello di rappresentare il parere e il pensiero degli italiani su temi concreti come quelli in discussione oggi e di riportarli ai rappresentanti del settore automotive, con l’intento di poter essere utili nelle loro decisioni e strategie future”.

La ricerca ha avuto lo scopo di valutare l’attuale conoscenza e l’utilizzo del car sharing fra i lettori delle 47 edizioni di prossimità di Citynews. Indagate le principali barriere percepite da chi non ha mai usufruito di questo tipo di servizi, sono state analizzate, nella fase finale del lavoro, il grado di apertura e interesse verso forme integrate di car sharing e di e-commerce per comprenderne il potenziale impatto, sia sugli utilizzatori attuali del car sharing, sia su potenziali nuovi clienti. Il campione di riferimento di questa indagine ha coinvolto sia uomini che donne, provenienti da ogni zona d’Italia, in maniera equo distribuita.

Fra le risposte raccolte è emerso che vi è una maggiore concentrazione nelle due fasce centrali di età (26 – 45 anni: 34%; 46 – 60 anni: 37%), un maggior coinvolgimento di lettori occupati nel lavoro impiegatizio (30%), imprenditori e liberi professionisti (19%) e pensionati (14%), con un’omogenea distribuzione delle altre categorie di impiego ed, infine, un livello di istruzione medio-alto.

Dai risultati, è emerso che la conoscenza del car sharing, che risulta estremamente diffusa fra i lettori (92%), non implica un contatto diretto con il servizio: solo il 28% del campione utilizza questo tipo di servizio. Ad ogni modo, l’utilizzo si declina verso forme eco – sostenibili, con un 20% di chi ha utilizzato solo auto elettriche e un 43% che ha alternato forme sostenibili di mobilità condivisa. Risulta, tuttavia, possibile ingaggiare anche chi non ha mai fatto ricorso al car sharing: una diminuzione di prezzi e un aumento dei parcheggi e delle vetture disponibili portano un’apertura da parte di questi potenziali utenti. Il 68% di essi si avvarrebbe di questo servizio, a fronte di migliori condizioni.

La diffusione ancora parziale delle auto condivise viene così spiegata da barriere molto forti nei confronti di questi servizi e che riguardano la difficoltà di integrare servizi di mobilità condivisa con forme private di spostamento. E’ così che il 38% del campione intervistato non utilizza servizi di car sharing, poiché non percepisce un reale vantaggio e il 51%, invece, percepisce l’auto privata come una risposta idonea ai propri bisogni di mobilità.

Infine, alla luce di nuove frontiere di e-commerce e integrazione fra questo e car sharing, l’89% del campione si mostra interessato verso possibili scontistiche e convenzioni, ma solo il 23% del campione, formato dal target più giovane, lo è verso forme alternative e più smart di pagamento. Il 24%, invece, si dichiara molto interessato ad un’effettiva integrazione fra forme di mobilità eco sostenibili ed e-commerce.