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IF!. Wavemaker. La nuova frontiera dell'advertising? I social e l'intrattenimento. In calo la pubblicità classica. Idee nuove, contenuti rilevanti ed engagement le sfide del 2020 per brand, agenzie e creator

Sono alcune delle evidenze emerse dall'incontro 'Create is the new play: the rise of entertainment', tenutosi lo scorso 8 novembre al Festival a BASE Milano che ha visto protagonisti Julian Prat, CSO Wavemaker; Umberto Giolito, Marketing Strategy Director Sky Italia; Antonio Severino, Director Wavemaker Content e Luca Porta 'Telj', Creator.

Durante IF! Italians Festival, l'evento dedicato alla creatività promosso da ADCI e UNA in collaborazione con Google, lo scorso 8 novembre è andato in scena l'incontro 'Create is the new play: the rise of social entertainment' con Julian Prat, CSO Wavemaker; Umberto Giolito, Marketing Strategy Director Sky Italia; Antonio Severino, Director Wavemaker Content e Luca Porta 'Telj', Creator. Il tema della kermesse 'Mettetevi scomodi', è stato trattato con la provocazione contenuta in un articolo del New York Times nel quale si afferma che le persone odiano la pubblicità classica, importante spunto di dialogo per capire perché la comunicazione ha bisogno di una svolta.

Il consumatore non è più quello classico degli anni 80-90 e oggi fare pubblicità è un processo più complesso, perché probabilmente il miglior creativo non lavora in un'agenzia. Il linguaggio e le persone si sono evoluti, basti pensare all'affermazione dei creator, giovani che producono contenuti sui social partendo da se stessi.

Le agenzie del futuro sono quindi chiamate a interpretare in maniera creativa le potenzialità offerte dalle nuove piattaforme e i bisogni di messaggi e contenuti dei consumatori. La nuova frontieradella pubblicità sono i social, sui quali le aziende  devono investire per pubblicare contenuti di alto livello, cercando la chiave di lettura per essere rilevanti su ciascuna piattaforma. 

Un passaggio strategico ulteriore per le aziende è la selezione dei creator migliori, che devono coinvolgere il target di riferimento del prodotto, parlando con i linguaggi giusti per ogni fascia d'età degli utenti di riferimento, mai banali o scontati.

Un fenomeno interessante nel mondo del web è l'ascesa di Tik Tok (in origine Musically), già molto gettonato in Cina e negli Usa, che traduce in un linguaggio innovativo le pubblicità dei brand con formati brevi da 15". I nuovi format pubblicitari social oriented devono catturare l'attenzione del consumatore, in modo che il marchio sia riconoscibile. Nonostante la maggior parte delle aziende sia molto affezionata alla pubblicità tradizionale per la sua semplicità strutturale, oggi a fare la differenza nell'advertising è una pianificazione digitale mirata, con formati, linguaggi e tone of voice coerenti con le nuove piattaforme e soprattutto con una mission: l'engagement. 

Quali infine le sfide per la comunicazione, i  brand e le agenzie nel 2020? . Umberto Giolito, Marketing Strategy Director di Sky, ha dichiarato: "Nel content marketing bisogna essere rilevanti nella strategia creativa e media, cercare di sperimentare di più e monetizzare l'engagement, portando il consumatore dal contenuto"

Antonio Severino, Director Wavemaker Content, ha aggiunto: "Nelle agenzie il grande cambiamento in atto è il passaggio dalla big idea alla molteplicità di idee necessarie per un'advertising che cambia velocemente adattandosi agli utenti".

Luca Porta, in arte Telj, ha concluso: "Bisogna interpretare la marca attraverso i canali sui quali è più rilevante. Il mondo dei Creator si mescola con quello della comunicazione e il loro modello rende il consumatore attivo". 

 

Claudia Barbieri