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IAB Forum 2019. GroupM: AI applicata all'adv? Il 30% dei clienti in Europa si dichiara "non confident". Voice Technology importante per il 67% dei marketers, ma solo il 31% delle aziende la utilizza

E' quanto emerso dai workshop e dalle attività che hanno visto impegnate le agenzie della holding media e GroupM Digital all'evento in corso al MiCo fino a domani.

Anche quest’anno GroupM ha partecipato a IAB Forum con 5 workshop complessivi, 3 organizzati dalle agenzie del gruppo, Wawemaker, Mindshare e MediaCom e 2 organizzati da GroupM Digital, l’hub digitale del gruppo.

Un momento importante, quello dedicato al digital, per condividere, assieme ai clienti e agli stakeholder principali del mercato, due temi innovativi e di grande attualità, l’Intelligenza Artificiale e il fenomeno della Voice Technology.

 

L’Intelligenza Artificiale è davvero utile alle performance?

Cos'è l’Intelligenza Artificiale e a cosa serve in ambito pubblicitario, parlando in particolare di performance e outcome? Secondo una ricerca di Xaxis sulla conoscenza dell’AI, presentata da Erik Rosa, Managing Director di Xaxis, l’Outcome Media Company di GroupM, il livello di conoscenza del tema in Europa è ancora migliorabile, con un 30% dei clienti che si dichiara “non confident”. Un ambito ancora da esplorare se si pensa alle potenzialità dell’AI applicata al mondo digital advertising. Xaxis ha infatti sviluppato internamente Copilot, un algoritmo di Intelligenza Artificiale che ottimizza la performance delle campagne, assicurando risultati concreti. Nel workshop è stata mostrata la case history con la partecipazione di UnipolSai, cliente che sta testando lo strumento in ottica performance e su cui Xaxis si attiverà nei prossimi mesi nella costruzione di algoritmi ad hoc, per le esigenze specifiche del brand.

 

Lo stato del voice in Italia e perchè gli advertiser non dovrebbero trascurarlo

Si parla sempre più spesso di Voice Technology, ma quasi esclusivamente a livello di scenario: ormai tutti hanno letto o sentito dire che nel 2020 la metà delle ricerche sarà vocali. Poco o nulla, invece, si legge su quello che dovrebbero fare le aziende per non perdere opportunità di business o sullo stato dell’arte del mercato italiano. Una ricerca condotta da GroupM Consulting (la unit di consulenza specializzata su Data Tech&Insight di GroupM) su un campione di più di 100 advertiser italiani, mostra come il 67% dei marketer siano coscienti dell’importanza del tema per il consumatore, ma solo il 31% delle aziende ha iniziato a prendere in considerazione il fenomeno attivamente. Il workshop ha mostrato come GroupM Consulting ha tracciato le linee guida per l’implementazione di una strategia SEO volta a massimizzare il traffico generato attraverso le ricerche online derivanti da smart speaker rendendo l’esperienza del consumatore il più naturale possibile.

Entrambe le tematiche sono alla base dell’innovazione del business pubblicitario su cui il Gruppo sta investendo e continuerà ad investire in termini di specializzazioni e risorse, per supportare al meglio le esigenze degli investitori.

“E’ infatti recente la notizia della riorganizzazione globale di Platform (Christian Juhl, GroupM global Chief Executive Officer, ha riorganizzato la struttura business settimana scorsa), per offrire un approccio più solido a tutto il gruppo. A livello globale GroupM  ha visto la suddivisione di Platform in due diverse aree: l’area Services e l’area dello sviluppo tecnologico delle piattaforme. La prima specializzata sui servizi di gestione delle piattaforme search, social e programmatic a supporto delle agenzie, l’altra derivante dall’unione delle competenze Tech di Platform con 2Sixty, unit di innovazione di Essence. Quest’ultima area combinerà strategicamente gli asset proprietari, tra cui [m]core, la data management platform del gruppo, al fine di accrescere le capabilities di GroupM su larga scala. Percorso di sistematizzazione degli asset proprietari e delle competenze digitali che, come Italia, abbiamo condotto negli ultimi due anni e ha generato l’organizzazione già in essere” commenta Giovanna Loi (in foto), Chief Digital Officer di GroupM Italia.

In GroupM Digital, infatti, come raccontato di recente, da più di un anno sono convogliati gli asset digitali del gruppo al servizio delle agenzie Wavemaker, Mindshare e MediaCom. Una struttura trasversale composta da più di 160 professionisti tra Milano e Roma, guidata da Giovanna Loi, Chief Digital Officer di GroupM Italia, che include le unit di service in ambito media (Programmatic, Search, Social, Ad Operations), Xaxis, l’outcome media company, e la unit Consulting che annovera figure di consulenza specialistica su Data Tech & Insight, oltre che su eCommerce.