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Teads - Switch: nuovi layer tecnologici per una brand experience di qualità

Per sviluppare video da fruire da mobile, è importante utilizzare formati efficaci per questi device, utilizzando anche diverse soluzioni tecnologiche oggi a disposizione. Come dimostrano alcune delle case history realizzate da Teads Studio.

Nel pomeriggio della prima giornata di Teads Switch ampio spazio è stato dato anche alle case history dei principali brand che lavorano con Teads: ad illustrarle Donatella Urrai, head of Teads Studio Italia (nella foto). “Gli utenti apprezzano sempre di più pubblicità rispettose della user experience - ha esordito Urrai -. Ecco perché sono nati dei formati che non solo offrono un benefit all'utente, ma rispettano tutta la filiera perché garantiscono la viewability”.

Importante, però, non è solo raggiungere l'audience, ma anche entrare in contatto con essa: lo strumento più efficace è senza dubbio il video, perché avvicina il brand al vissuto dell'utente umanizzando il brand. “L'aspetto emotivo è fondamentale  - ha spiegato - in quanto  ci identifica come esseri umani e non come macchine”.

 

Alcuni aspetti da considerare

Un primo aspetto critico è che l'85% dei video che vengono fruiti da smartphone sono stati creati per uno schermo panoramico. Inoltre, fa notare Urrai, l'80% dei consumatori guarda il video da mobile senza attivare audio. C'è poi il discorso del tempo medio a disposizione, che in media  di 1,7 secondi, e nel caso di contenuti di ottima qualità, arriva a 12 secondi.

“La sfida oggi è quindi quella di ottimizzare i formati e gli asset che non nascono per il digitale e creare contenuti di qualità”, spiega Urrai.

Molte sono le diverse soluzioni sviluppate da Teads Studio nei video per i propri clienti: si va dall'utilizzo di elementi dinamici come il 3D all'atomizzazione di uno spot televisivo trasformato in format al 100% mobile.

Inoltre, Teads Studio ha sviluppato anche una full funnel strategy attraverso un portafoglio di formati preprodotti che sfruttano tutti i momenti della customer journey.

La case history di Alpro

Molto interessante poi,è stata la testimonianza di Elisabetta Corazza, Head of Digital & Precision Marketing Italia and Grecia, Danone, che ha raccontato il caso della comunicazione digitale di Alpro, marchio belga di yogurt e prodotti vegetali acquisito da Danone. “La sfida era quella di creare una comunicazione locale, adatta al mercato italiano, individuando la audience corretta e producendo contenuti adatti - ha spiegato -. Abbiamo quindi individuato il target dei flexitariani, cioè coloro che hanno un'alimentazione flessibile, da coinvolgere attraverso contenuti che parlano di cibo”.

La campagna è partita oggi 8 aprile ed è stata sviluppata da Teads: completamente data driven, prevede tre formati differenti a seocnda del target specifico a cui si rivolge. Sono anche previsti dei formati display. Dopo il ponte del primo maggio, poi, partirà una campagna per la linea barista, dedicata alla nuova audience dei 'coffe lovers'. “Fondamentale è che le agenzie creative capiscano quanto il media sia centrale nel pensiero creativo”, conclude Corazza.

 

Ilaria Myr