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Presentato a Milano 'Don't treat me like an object' di Patricia Urquiola e Federico Pepe, progetto ibrido di arte, design e tecnologia che trasforma gli oggetti in entità interattive ed empatiche

Protagonista dell'evento, presso FutureDome, in Via Paisiello 6 a Milano, nell'ambito del Salone del Mobile, il progetto di realtà virtuale che con un'esperienza immersiva consente l'accesso a una dimensione altra, in cui gli oggetti smettono di essere solo materia forma e funzione. L'iniziativa è realizzata con Proxima Milano, Six N. Five, Opera Music, Asus e Listone Giordano. Brand supporter: Basement, Nastro Azzurro e Belvedere Vodka.

Un’esperienza immersiva che consente l'accesso a una dimensione altra, in cui gli oggetti smettono di essere solo materia forma e funzione e si riconfigurano come entità dotate di sentimenti, capacità predittive, interattive ed empatiche. Si tratta del progetto di Realtà Virtuale “Don’t treat me like an object” di Patricia Urquiola e Federico Pepe (che con Stefania Siani è direttore creativo esecutivo DLV BBDO) , presentato ufficialmente ieri, 15 aprile, a Milano, dalle 18.30 alle 23,30 presso FutureDome, in Via Paisiello 6  a Milano, nell'ambito del Salone del Mobile. 

Un'iniziativa al confine tra arte e design che segna il continuum della collaborazione tra i due artisti, dopo la mostra “Maybe one day” (Le Dictateur 2015) e le collezioni d’arredo “Credenza” (2016) e “Miscredenza” (2017).

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Davanti ai nostri occhi si compie la loro trasformazione da materia a intelligenza: un’esperienza di natura poetica e artistica che ha l’obiettivo di arricchire di nuova carica emotiva il contatto con ambiente e oggetti.

Il progetto è stato realizzato da Proxima Milano, lo studio di effetti speciali per cinema e pubblicità nato nel 2003 e tra i piú attivi in Italia nell'ideazione e produzione di soluzioni tecniche e artistiche che utilizzano il linguaggio della Realtà Virtuale e le potenzialità del machine learning.
Attraverso l'imitazione dell’intelligenza umana, si è creata una personalità diversa per ciascun oggetto, costruita sulla base di diverse variabili tra cui paura/ coraggio/ resilienza.
Il design è stato sviluppato in collaborazione con Six N. Five, giovane studio con sede a Barcellona, riconosciuto per le sperimentazioni visive contemporanee; il progetto di musica e spazializzazione audio del sound design é a cura di Opera Music, struttura italiana con sedi a Milano, Torino e Londra che da quasi dieci anni si occupa di produzione e ricerca di musica “cinematica” (musica e suono per immagini).

Asus, partner tecnologico del progetto, consentirà di vivere l'esperienza immersiva grazie al suo recente visore di Mixed Reality, affiancato da un PC ad alte prestazioni che non mancherà di suscitare stupore già nella sua ricercatezza ed originalità estetica.

Listone Giordano fornirà la nuova collezione di parquet firmato Patricia Urquiola, Grafi, con il quale verrà rivestito l’ambiente dedicato all’esperienza VR, richiamando nello spazio reale la griglia grafica che delimita lo spazio virtuale; Vescom supporterà il progetto con la fornitura di tessili della sua collezione. 
I brand supporter della realizzazione del progetto sono la casa di produzione Basement, Nastro Azzurro e Belvedere Vodka.
 
DONT TREAT ME LIKE AN OBJECT 
é un progetto ibrido di arte, design e tecnologia: un appassionante studio alla ricerca di nuove forme di linguaggio. Un esperimento di pura ricerca che vedrà la luce in occasione della Design Week di Milano, e il cui completamento è previsto per il 2019.

 

 

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