A.Sadoun (Publicis): “Grazie a tutto lo staff per l’impegno in questi mesi e la risposta a razzismo e disuguaglianze. Ora l’obiettivo è tornare a crescere, ma non sarà facile e ci aspettano tempi duri”

Ringraziandoli per aver ‘protetto il business’, in un videomessaggio indirizzato a tutti i dipendenti di Publicis Groupe, il Chairman e Ceo Arthur Sadoun ha sottolineato come la decisione di non ricorrere a nuove assunzioni, ai freelance o a fornitori esterni abbia contribuito a salvare un gran numero di posti di lavoro nonostante il forte calo delle revenue subito da molte delle agenzie del gruppo.

“Nell’ultimo mese – ha aggiunto, riferendosi al movimento Black Lives Matter –, dopo i terribili fatti che hanno avuto luogo negli Stati Uniti, in molti paesi vi siete uniti per accelerare l’implementazione della nostra agenda su temi quali inclusione e diversità, mettendo in atto robuste misure costro il razzismo e le diseguaglianze”.

Ma la lotta al Coronavirus non è affatto terminata, ha messo in guardia, perché non si vedono segni di miglioramento della situazione economica a breve termine e i clienti continueranno a mettere sotto pressione le agenzie: “È chiaro che la lotta è appena cominciata e che abbiamo ancora di fronte giorni durissimi e dovremo convivere con il virus. In un contesto economico che non migliorerà tanto presto i clienti aumenteranno la pressione sulle agenzie: ma dobbiamo essere fiduciosi che la nostra organizzazione, i nostri prodotti e la nostra squadra saranno più forti che mai nell’affrontare queste sfide”.

Diventato un appuntamento settimanale fisso fin dai primi giorni di marzo in pieno lockdown, questo sarà l’ultimo ‘video della domenica’, ha anticipato Sadoun, che dal prossimo weekend ritornerà a viaggiare per incontrare staff e clienti mantenendo il necessario distanziamento sociale: “Da oggi in poi ricomincerò a passare la maggior parte del mio tempo con alcuni di voi, dedicandomi ai clienti e al new business. Tornare a crescere deve essere la priorità – ha concluso –, mia e di tutti voi”.