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Assorel, finisce l'era Guzzi. Garbagnati successore?

Il 15 marzo l'elezione del nuovo consiglio direttivo dell'associazione delle relazioni pubbliche che voterà il nuovo presidente per il 2006/2007. Fra i candidati alla successione si fa il nome del presidente di Weber Shandwick .  

L'assemblea dei soci Assorel si riunirà il prossimo 15 marzo a Milano per nominare il nuovo consiglio direttivo ed eleggere il nuovo presidente per il biennio 2006/2007. Giunge infatti al termine l'incarico del presidente Franco Guzzi (nella foto a destra) non più rieleggibile dopo due mandati consecutivi, come previsto dallo statuto associativo.

Per quanto riguarda il potenziale nuovo presidente, sebbene non ci siano ancora nomi ufficiali, sembra però che l'interesse e il sostegno degli associati si stanno concentrando su Furio Garbagnati (nella foto a sinistra); se fosse così, il presidente di Weber Shandwick sarebbe favorito e eletto dunque quasi all'unanimità.

Ma torniamo a Guzzi, che si appresta a lasciare la massima carica in Assorel, dopo averla ricoperta per 2 anni e 8 mesi, subentrando nel 2001 ad Adriana Mavellia, che aveva deciso di concludere in anticipo il proprio mandato; la sua agenzia, era infatti al centro dell'acquisizione da parte di MS&L.

"Sono stati due mandati intensi - spiega ad ADVexpress - perché sono coincisi con un periodo importante per la storia del mondo, con l'11 settembre del 2001 e tutto ciò che ne è conseguito. E tutto ciò ha ovviamente avuto riflessi anche sul nostro settore. Nonostante le difficoltà, abbiamo comunque raggiunto importanti risultati su vari fronti, primo fra tutti quello degli associati, che sono passati dalle 26 del 2001 ai 50 di oggi, sparsi in tutta Italia. Abbiamo poi realizzato diversi progetti importanti, come, per esempio, il primo documento contenente i principi professionali e di comportamento del settore, introdotto nel 2003 e sottolineato dallo statuto approvato nel 2005 (vedi notizia correlata); il documento di regolamentazione delle gare, tema molto caldo al centro del dibattito di tutti i comparti della comunicazione. Mentre abbiamo mantenuto le iniziative già esistenti, come il Premio Assorel, che ogni anno riscuote un grande successo. In generale, abbiamo sviluppato all'interno del consiglio direttivo una tendenza alla discussione serrata sui diversi argomenti della nostra professione".

Al suo successore Guzzi lascia dunque una associazione viva e forte, che però dovrà continuare ad affrontare i numerosi problemi e le spinose questioni della professione.

"Fra i temi da affrontare, anche se non è certo l'unico, c'è sicuramente quello delle classifiche - spiega -  in quanto è uno degli aspetti caldi del mondo della comunicazione, che non ha ancora trovato una soluzione né negli altri comparti, né in altri Paesi europei. Ciò che è necessario è a mio avviso una discussione profonda sulla loro utilità, e sulle modalità con cui farle. Personalmente penso che continuare a farle abbia un senso se però di fondo esiste la convizione che le grande dimensioni di un'agenzia non sono per default sinonimo di qualità".

Oltre a quello delle classifiche, vi sono però numerosi altre quetsioni che il nuovo presidente Assorel e il nuovo consiglio direttivo dovranno risolvere. "Un altro argomento consistente riguarda il riconoscimento del ruolo dei servizi, ed è legato alla presenza di Assorel all'interno di Fita Confidustria . Il segmento dei servizi, di cui fa parte la professione delle p.r, è diventato sempre più importante negli ultimi anni. Senza dubbio il riconoscimento di questo ruolo aiuterà e semplificherà  le varie questioni calde del settore, prima fra tutte quella delle gare e del prezzo. Quest'ultimo è diventato oggi, purtroppo, il fattore determinante di molte gare pubbliche: più è basso il prezzo, più si ha la possibilità di vincere. Se questa tendenza continuerà a esistere, c'è il reale rischio di un impoverimento  della qualità del lavoro e della capacità produttiva delle imprese".

Un altro tema che sta a cuore a Guzzi è quello relativo alla certificazione di qualità , su cui l'associazione lavora assiduamente da circa un anno. "In un mercato in cui è sempre più in aumento l'offerta, la certificazione è un elemento differenziante, che attesta la buona organizzazione dell'agenzia. A livello europeo, sta diventando una linea imprescindibile, che dovrà dunque essere concretizzata in modo serio anche nel nostro Paese".

Infine, interrogato sui rapporti fra Assorel e AssoComunicazione e di una eventuale partecipazione alla 'Casa Comune', Guzzi risponde: "Ciò che è importante oggi è che vengano sviluppati azioni comuni con AssoComunicazione, cosa che purtropppo non viene fatta. Nel momento in cui ciò avverrà, si potrà allora parlare di un avvicinamento. Un terreno su cui senza dubbio potrebbe essere avviata un'azione comune con AssoComunicazione è quello delle gare, su cui si potrebbe stilare un documento insieme. In generale, Assorel mira a vedere delle inziaitive in modo federato con gli altri comparti".