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Cosa fare quando tutto cambia? Attraverso ADVexpress, M&C Saatchi condivide la sua riflessione strategica con clienti, agenzie e addetti ai lavori: in allegato il documento ‘Make Change’

Le buone idee vanno messe a fattor comune e condivise con il maggior numero di persone possibili: per questo M&C Saatchi ha deciso di rendere pubblico attraverso ADVexpress, un documento (liberamente scaricabile) che indica le linee guida e i principi strategici alla base del nuovo posizionamento ‘Make Change’ definito dall’agenzia per sottolineare, in momenti così difficili, la necessità di adattarsi e promuovere il cambiamento.

“Per affrontare il cambiamento – afferma Carlo Noseda, Managing Partner di M&C Saatchi – dobbiamo noi per primi cambiare il modo in cui lavoriamo e il tipo di risposte che possiamo offrire ai nostri clienti. Con un approccio sempre più snello, flessibile, reattivo. Che abbia nella diversità la sua ricchezza e nella brutale semplicità la sua esecuzione. Sempre mettendo il pensiero e le idee al centro. Idee forti, in grado di propagarsi e creare quel cambiamento che oggi, più che mai, ci è richiesto e nel quale vogliamo accompagnare i brand con i quali abbiamo la fortuna di lavorare”.

Come ha spiegato Noseda nella video-intervista che abbiamo pubblicato (leggi news), negli ultimi mesi M&C Saatchi ha seguito da vicino, giorno per giorno, l’evoluzione della crisi. Dal confronto con i colleghi cinesi l’agenzia ha quindi elaborato un documento – mettendolo a disposizione di colleghi, clienti e addetti ai lavori e liberamente scaricabile in allegato – nel quale, dopo aver identificato le tre fasi più importanti di una situazione
di emergenza come quella attuale, suggerisce le modalità per reagire e alcune delle risposte che ogni brand è chiamato a dare anche attraverso la comunicazione.
La premessa è che pensare al cambiamento è una pratica costante di qualsiasi buona impresa: si monitora continuativamente come cambiano i comportamenti dei consumatori, si lavora sul fronte dell’innovazione, si cerca di anticipare la concorrenza e prepararsi ai nuovi scenari.

Ma cosa fare se all’improvviso capita qualcosa di enorme e totalmente inaspettato che nulla di ciò cui si era abituati ha più alcuna rilevanza? “Simili cambiamenti non si possano ignorare né aspettare che passino – si legge nel documento – ma è necessario agire. È quasi un atto dovuto nei confronti dei consumatori che cercano visione, leadership e soluzioni: per i brand più forti c’è dunque la grande opportunità di dare alle persone questo tipo di risposte”.

Come anticipato, i cambiamenti epocali come quello attuale possono essere suddivisi in tre differenti fasi, ciascuna delle quali richiede una propria serie di azioni/reazioni.
1. Il Momento dell’Impatto
Sono i giorni e le settimane in cui il cambiamento si sente di più perché interrompe ogni aspettodella nostra vita, del nostro lavoro, i viaggi, il commercio, la logiastica…
Il momento della paura e della confusione – ma l’ora della chiarezza e della determinazione.
Key actions: tornare al proprio Brand Purpose, ai propri valori e convinzioni. Elaborare un pensiero che parta dalla certezza della propria ragion d’essere anziché dall’incertezza dell’ambiente esterno.

2. La ‘Nuova Normalità’
A poche settimane di distanza dallo scoppio della crisi, la nuova realtà ha ormai cambiato il
comportamento, i consumi e le conversazioni di tutti.
Il momento di adattarsi e trovare una soluzione – dunque l’ora di aggiornare la propria offerta. Key actions: identificare gli insight più potenti che emergono dalla nuova realtà e adoperarli velocemente per costruire nuove offerte e nuovi messaggi.


3. La Ripresa
Nessuna crisi dura per sempre. Un giorno la maggior parte delle restrizioni sarà attenuata e saremo invitati a tornare a… una nuova vita. il momento della guarigione – perciò l’ora di un nuovo inizio.
Key actions: prevedere lo stato emotivo e i cambiamenti comportamentali di cui ognuno ha bisogno per ricominciare la propria vita in condizioni probabilmente molto diverse.

Da tale premessa M&aSaatchi prende spunto per sollecitare esplicitamente i clienti a cambiare il modo in cui si avvalgono dei servizi dell’agenzia, invitandoli a non domandare semplicemente di creare annunci, campagne, email, esperienze o contenuti, ma a chiedere piuttosto di essere fautori del cambiamento.

“Dato che mai come oggi tutto cambia da un giorno con l’altro – spiega Noseda –, crediamo sia
necessario offrire alle aziende soluzioni modulari e ‘pronte all’uso’ (che spaziano da brainstorming di 4 ore a 4 giorni di analisi strategiche più approfondite, fino a 2 intere settimane di lavoro per mettere a punto soluzioni concrete e più elaborate). Perché in ogni cambiamento, il tempo è sempre il fattore chiave”.