Mercato
FCP-Assointernet: Giorgio Galantis rieletto Presidente per il biennio 2021-2022. Focus su rilevazione dei fatturati pubblicitari e ampliamento dei servizi associativi. Adv online a – 8,3% a febbraio e -4,5% nel 1° bimestre. Definito il nuovo Direttivo
Giorgio Galantis (nella foto), è stato confermato Presidente dall'Assemblea FCP-Assointernet del 24 Marzo per il Biennio 2021-2022. Per Galantis si tratta di una conferma, in un contesto sempre più sfidante anche alla luce del perdurare dell’emergenza socio-sanitaria e dei suoi riflessi sui settori dell’economia e dei media.
Il rinnovo si colloca in una logica di continuità d’azione rispetto alle diverse attività strutturali impostate anche nell’ultimo biennio, che richiedono di essere portate a compimento con il fondamentale contributo del Consiglio Direttivo, attraverso gli appositi “tavoli di lavoro” e la collegiale sintonia con l’Assemblea FCP-Assointernet.
L’Assemblea ha inoltre deliberato l’assetto del nuovo Consiglio Direttivo, con l’ingresso di Massimo Miele (Condé Nast) e la conferma degli attuali consiglieri Simone Branca (Rai Pubblicità), Carla Costa (Hearst Italia), Massimo Crotti (Italiaonline), Alessandro Furgione (Manzoni) e Roberto Zanaboni (CAIRORCS Media).
Il Presidente Galantis ed il nuovo Consiglio Direttivo sono già all’opera per articolare ulteriormente le attività in essere e svilupparne di nuove. La mission associativa si indirizza ancora una volta verso alcune fondamentali direttrici:
Rilevazione sempre più analitica dei fatturati pubblicitari, tramite la società Reply
Ampliamento dei servizi associativi
Progetti rivolti alla crescita del business
Interazione e partnership con il mercato e le altre realtà associative
Nel corso dell’Assemblea sono stati inoltre presentati dall'Osservatorio FCP-Assointernet i dati di fatturato pubblicitario del mese di Febbraio 2021 (in allegato) che hanno registrato un – 8,3%, con un dato cumulato del primo bimestre al -4,5%.
L’evidenza del dato di febbraio, va “letta” sia nel confronto con mese omologo del 2020, che aveva fatto registrare una crescita del 4,1%, sia nell’evidente discontinuità rispetto ad un periodo in cui non vi era alcuna traccia dell’emergenza sanitaria verificatasi poi a partire dal mese di marzo 2020.