Mercato

Just Eat: i professionisti del marketing e della comunicazione vincono la classifica delle professioni che ordinano il cibo a domicilio in ufficio

L’Osservatorio dell’app per ordinare online pranzo e cena a domicilio ha analizzato le abitudini di oltre 7.000 Italiani e 17 professioni diverse per rivelare gusti, cibi e occasioni di consumo del digital food delivery al lavoro. Nella top 10 di chi ordina di più troviamo anche i settori finanza, digitale, liberi professionisti e vendite. Vince la pausa pranzo (72%), ma anche la cena recapitata al lavoro è sempre più un’abitudine per gli Italiani (25%). Il sushi è la cucina preferita (39%) per il food delivery al lavoro, soprattutto in piatti come nigiri saké e al salmone, seguita dagli hamburger, in versione classica e cheese e dai panini (37%).

Just Eat, l’app per ordinare online pranzo e cena a domicilio in tutta Italia e nel mondo, presenta i risultati dell’Osservatorio sul Cibo a Domicilio dedicato al mondo del lavoro e alle professioni per svelare le nuove tendenze del food delivery degli Italiani al lavoro. Il 72% ordina il pranzo a domicilio dal proprio impiego e il 25% lo fa la sera per la cena che sta diventando un nuovo trend tra i professionisti per gustare i cibi preferiti durante riunioni o quando si allunga l’orario sul posto di lavoro. Tutti i settori dimostrano infatti di utilizzare sempre più il food delivery per variare alimentazione, gustare le proprie passioni culinarie e condividere con i colleghi un momento piacevole. 

In un panel di ben 17 categorie, gli addetti al settore marketing e comunicazione vincono la classifica delle professioni che ordinano di più cibo a domicilio in ufficio, seguiti da finanza e amministrazione, digitale, liberi professionisti, vendita e commerciale, sanità e medicina, intrattenimento e spettacolo, risorse umane, bancario, grafica, moda, design e arredamento, automotive, food & beverage, editoria, immobiliare, fino a chi è impiegato nell’estetica e nella bellezza. I professionisti del marketing e della comunicazione sono anche particolarmente attenti alle sane abitudini in cucina e per questo scelgono di rivolgersi spesso (anche 2-3 volte al mese) al food delivery per ordinare soprattutto healthy, una cucina che è anche nella top 5 delle più richieste da tutte le professioni. La possibilità di variare menù e la praticità di pagare con i buoni pasto sono leve importanti per questa categoria professionale, che vede il pranzo o la cena come un importante momento per socializzare e infatti preferisce ordinare con un collega anziché da soli.

 

Ad ogni mestiere il proprio pasto del cuore

Oltre a marketing e comunicazione, tra le altre 16 professioni coinvolte nell’analisi emergono tendenze alimentari molto diverse legate a necessità, come tempo, modalità di lavoro e stili di vita professionale e l’analisi Just Eat è entrata nelle giornate lavorative di ognuna, rivelando che gli impiegati ordinano di più (40%), seguiti da studenti (33%) e da liberi professionisti (18%), ma ogni lavoro ha la sua cucina preferita a domicilio. Anche per il settore immobiliare, come per marketing e comunicazione, l’healthy è top, mentre chi è attivo nel digitale preferisce l’hamburger, così come i liberi professionisti, mentre nelle risorse umane si ordina sushi e nell’intrattenimento, cinese e ramen. Nel settore sanitario/medicale predomina il sushi, a pari merito con chi è impiegato nel settore bancario e in quello finanziario/amministrativo, mentre chi è nelle vendite e nel commerciale vuole i tramezzini. Nell’estetica e nella bellezza spopolano le insalate, nella moda gli hamburger, nella grafica il pokè. Per il comparto food & beverage spazio a cinese e ramen, ed etnico per l’editoria, mentre nell’automotive i panini, insieme a design e arredamento.

Ma che cosa amano ordinare gli Italiani quando sono al lavoro? Nel 2018 è il sushi a trionfare (39%) (con piatti come nigiri sake e nigiri al salmone, e uramaki) sui panini, con ingredienti a scelta (37%) e sulle piadine (36%), re e regina del 2017, che pur scendendo dal primo posto, restano sul podio. Ecco così la nuova top ten delle abitudini degli Italiani che ordinano a domicilio dal proprio posto di lavoro.

 

TOP 10 CUCINE PREFERITE (oltre alla pizza)

  1. Sushi: 39%
  2. Hamburger e panini: 37%
  3. Piadine: 36%
  4. Poké: 18%
  5. Healthy: 16%
  6. Cinese e ramen: 15%
  7. Etnica: 11%
  8. Insalate: 10%
  9. Tramezzini: 7%
  10. Dolci e gelato: 3%

 

Tra le cucine preferite i lavoratori italiani scelgono piatti intramontabili come nigiri saké e nigiri al salmone, uramaki ed edamame quando ordinano sushi, varianti classica e cheese per l’hamburger, ingredienti a scelta quando optano per un gustoso panino, e infine cous cous, riso indiano e hummus per gli ordini di cucina etnica.

 

I trend per i pranzi al lavoro: le cucine e piatti più in crescita

L’Osservatorio Just Eat rivela anche le cucine più trendy nelle scelte dai lavoratori, cioè quelle che dimostrano la maggior crescita. Al primo posto il fascino hawaiano del poké, cresciuto in modo esponenziale, con salmone ed edamame, e takoyaki con salsa teriyaki come piatti più amati, al secondo posto la nostrana gastronomia e al terzo la cucina healthy, sempre più ricercata a pranzo. La mania del cibo sano invade infatti l’ambiente di lavoro, privilegiando insalata, riso venere e chicken salad.  

Tra i “desk” degli Italiani si consumano però anche gelato, pinsa e proposte di rosticceria e si confermano intramontabili gli ormai famosi pack a domicilio di cucina giapponese, messicana e a base di pollo.

Tra i piatti più in crescita anche qualche curiosità come la zucca al forno, il cous cous con le verdure e le piadine.

 

Da Nord a Sud il food delivery al lavoro

Da Nord a Sud si ordina più dal lavoro nelle grandi città: vince Roma che ha scalzato il primato degli ordini a Milano, sul podio nel 2017. Seguono Bologna, Torino, Genova, Napoli, Trieste, Palermo, Firenze, Verona e Parma. La crescita maggiore si registra però nelle altre città sparse lungo la Penisola, come Rimini e Ravenna, Arezzo, Recco, Siracusa, Foggia ma anche Potenza e Caserta, segno di una grande attenzione ai vantaggi del food delivery al lavoro, apprezzato sempre di più anche grazie alla capillarità di un servizio come Just Eat presente ormai in oltre 1.000 comuni italiani.

 

Ma cosa vogliono gli italiano che scelgono il food delivery in ufficio?

In primis i tempi di consegna affidabili, seguono la varietà di cucine disponibili, la possibilità di usufruire di sconti e offerte, la rapidità della consegna, la possibilità di pagare con i buoni pasto.

A riconoscere i plus del food delivery, come la praticità e la possibilità di sperimentare cucine lontane e della tradizione locale, sono proprio i professionisti del marketing e comunicazione, i tempi di consegna affidabili sono fondamentali per le risorse umane, mentre la varietà è apprezzatissima soprattutto nell’ambito dell’editoria. La possibilità di godere di sconti speciali è un must per il settore bancario, ma anche per chi lavora nella moda. Chi è impiegato nel food & beverage ama la possibilità di pagare con i buoni pasto, metodo di pagamento che è cresciuta del 70% rispetto al 2017, soprattutto per chi è impiegato nel settore bancario.

Ma ordinare cibo a domicilio in ufficio è anche un momento per condividere i pasti con i colleghi, infatti il 30% delle persone ordina per il team, in particolare nel settore bancario, il 16% in gruppi più numerosi e il 28% con un altro collega, soprattutto per i professionisti dell’estetica e della bellezza. In termini di frequenza degli ordini, emerge che i professionisti ordinano almeno 2-3 volte al mese (30%), 1 volta al mese (21%) e anche ogni settimana (14%) e anche più di una volta al mese (7%).

 

Età, sesso e ordini preferiti

Anche nel food delivery al lavoro i gusti cambiano in base all’età: dai 26 ai 35 anni il cibo preferito è il sushi e si ama provare diversi ristoranti, mentre dai 36 ai 45 anni si ordina soprattutto l’hamburger e si spende di più. E fra uomo e donna? A ordinare di più in ufficio sono gli uomini, poco fedeli ai medesimi ristoranti, a differenza delle donne che però spendono anche di più (circa +10%), con buona predilezione di sushi (+15% rispetto agli uomini) e piatti healthy (+13% rispetto agli uomini).