Mercato

Iliad arriva in Italia con un piano investimenti da oltre 1 mld e rivoluziona la telefonia mobile partendo dal prezzo. Il 5% di quota di mercato è l'obiettivo entro Natale. A breve il debutto in comunicazione con PHD e STV DDB

Unica offerta a 5,99 euro al mese per chiamate e sms illimitati, anche all'estero, e 30 gigabyte di internet. Questa la politica commerciale di esordio nel nostro Paese dell'operatore francese che premierà il primo milione di clienti. Secondo rumors, ancora non ufficializzati dalla company, sarebbero la sigla del gruppo DDB e l'agenzia media di OMG i partner incaricati per la gestione delle prossime campagne pubblicitarie.

Iliad, società francese fondata nel 1990 dall’imprenditore Xavier Niel che ne è anche l'azionista di maggioranza (con il 52,43% del capitale), ha finalmente svelato l'offerta commerciale a supporto del debutto italiano (leggi news) reso possibile dalla fusione nel 2016 tra Wind e 3 Italia che ha liberato una posizione permettendo l'ingresso di un quarto operatore mobile.

Il lancio è stato preceduto da una campagna social al grido di #RivoluzioneIliad (leggi news) e seguirà a breve un'importante campagna adv di cui l'azienda non ha voluto svelare i particolari, ne l'investimento. A firmarla, secondo rumors di settore, dovrebbe essere StvDDB (essendo il Gruppo DDB già partner creativo in Francia) mentre il media sarebbe stato affidato a Phd (leggi news). Dall'azienda nessuna conferma relativamente ai partner italiani.

Levi

Le motivazioni alla base dello sbarco in Italia sono state illustrate in conferenza stampa dal giovane (29 anni) amministratore delegato di Iliad nel nostro Paese Benedetto Levi. Era giunto il momento di dire "basta a tariffe poco trasparenti, costi nascosti e vincoli. L'anno scorso con stratagemmi e pubblicità ingannevoli le principali compagnie hanno registrato in giro d'affari di 4 miliardi di euro. E' venuto il momento di voltare pagina e ricominciare da zero con la nostra rivoluzione". Da qui la nascita della loro prima e per ora unica offerta mobile (solo ricaricabile): per sempre 5,99 euro al mese per sms e chiamate illimitate in Europa, 30 gigabyte di internet 4g+ in Italia e chiamate illimitate in 65 paesi del mondo. 

Una tariffa estremamente aggressiva ma dedicata solo a 1 milione di clienti. I primi e più veloci a sottoscriverla attraverso i tre canali distributivi: sito ufficiale, Iliad store (Milano, Roma e Catania) e distributori automatici SimBox sparsi in tutto il Paese (sul sito i dettagli delle posizioni). Oltre il primo milione di clienti non è stato rivelato quale sarà il prezzo dell'offerta. 

Rimarrà comunque la politica adottata di non prevedere vincoli, nessun costo nascosto tipo segreteria telefonica, hotspot, controllo credito residuo, e nemmeno rimodulazione delle tariffe in capo ai vecchi clienti, come è oramai d'abitudine per gli operatori attualmente sul mercato.

Iliad, che in Italia non può utilizzare il nome commerciale Free, come in Francia, perché registrato da Vodafone, ha previsto per il nostro Paese "investimenti per oltre 1 miliardo di euro nei prossimi anni, con la creazione di più di mille posti di lavoro nel breve periodo" ha puntualizzato l'Ad. Iliad oggi ha già 200 dipendenti in Italia e nel budget previsto sono compresi i 300 milioni già stati spesi nel 2017 per l’acquisto delle frequenze e le aste per le frequenze 5G, perché va ricordato che non si tratta di operatore virtuale ma infrastrutturale. 

La rete di proprietà è in via di sviluppo, sarà pronta tra qualche anno (entro il 2025). Nel frattempo ha stretto un accordo per appoggiarsi in roaming alla rete Wind 3. E per i device da proporre ai clienti, è stata siglata una partnership con Apple.

Nonostante la politica low cost, l'azienda assicura di non andare in perdita. Come dichiarato da Levi: "siamo un'attività economica con un piano industriale di lungo periodo. La nostra è una struttura leggera con costi da startup, ecco perché possiamo essere profittevoli con offerte estremamente competitive". Iliad intende arrivare al break even con una quota di mercato inferiore al 10% a livello di ebitda, di cui il 5% già entro Natale 2018.