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NC. H48, il nuovo avanza (e vince)

Con ben 10 premi per diversi progetti, e tre riconoscimenti all'agenzia, la struttura guidata da Pasquale Ascione conferma la bontà del suo posizionamento: offrire ai clienti delle soluzioni davvero Omnichannel, in cui l'idea viene 'cucita' su ogni singolo canale, grazie a un reparto creativo composto da professionalità specializzate nei nuovi linguaggi. Pubblichiamo l'intervista a Pasquale Ascione, (in foto), ceo & founder H48, tratta dall'ultimo numero Ottobre/Novembre di NC-Nuova Comunicazione.

L’anno scorso si era aggiudicata la ‘Best Digital Campaign’ con ‘#LaMarchetta’ per Carrefour: quest’anno H48 si porta a casa un bottino diverso, ma molto prestigioso, con diversi progetti che le hanno fatto meritare ben 10 premi in differenti categorie. A questi si aggiungono ben tre riconoscimenti all’agenzia: ‘Best Digital Agency’, ‘Best creative digital department’ e il premio speciale ‘Enrico Gasperini’ per la migliore start up digitale. Il segreto del successo? Lo spiega in questa intervista Pasquale Ascione, ceo & founder H48.

Quali sono gli aspetti del vostro approccio che vi hanno consentito di vincere riconoscimenti quali ‘Best digital agency’,‘Best creative digital department’ e il premio ‘Enrico Gasperini’ perla migliore start up digitale?

La nostra realtà nasce tre anni fa con la chiara volontà di creare un prodotto diverso, e questi traguardi ci rendono ottimisti sul fatto che il nostro approccio innovativo sta funzionando. Il titolo di ‘Best Digital Department’ va a premiare un reparto creativo composto da personalità ibride che richiamano i nuovi linguaggi videomaker, motion designer, autori, ecc, grazie al quale siamo in grado di utilizzare paradigmi diversi che cavalcano gli attuali trend. Siamo, poi, molto orgogliosi anche del premio ‘Enrico Gasperini’, che riconosce l’importanza dei risultati di crescita che la nostra start-up ha conseguito grazie all’offerta che abbiamo confezionato. Il titolo di ‘Best Digital Agency’? Per noi essere digitali è un mindset che ci caratterizza. Ciò è dimostrato dai premi che abbiamo vinto in categorie diverse con progetti che non sono tecnicamente digitali, ma che utilizzano gli strumenti a disposizione in funzione degli obiettivi del cliente.

Fra i vostri progetti il più premiato è ‘#ATuttaBenza’ per Carrefour, a cui vanno il 2° premio‘Best digital integrated campaign’, il 2° ‘Premio Facebook/Instagram’, e il 1° premio categoria ‘Distribuzione e ristorazione’. Quali sono i plus che lo hanno portato a sbancare?

Questa campagna è un esercizio pratico di quello che è per noi l’integrazione: prendere un concetto fertile a prescindere dal canale e ‘cucirlo’ su mezzi diversi fra loro. Attenzione, non stiamo parlando di declinazione, ma di progettazione per ogni singolo canale, con le competenze necessarie. Ciò è evidente nelle stories che abbiamo creato specificamente per Instagram, ragionando con attenzione sui formati, i linguaggi e i giusti secondaggi. Un esempio, insomma, di campagna perfettamente omnichannel. 

L’operazione sviluppata per il lancio dell’e-commerce di Carrefour (1°Premio‘Siti di prodotto e micrositi’) era invece mirata all’engagement territoriale. Ce ne parla?

Abbiamo trasformato la normale consegna della spesa in un momento indimenticabile: una serenata. Abbiamo così fatto una sorpresa ai clienti che avevano ordinato su carrefour.it con una canzone romantica (eseguita live da una banda, ndr) per farli innamorare di noi, regalandogli la spesa ordinata. In ciascuna città abbiamo realizzato una canzone nel ‘dialetto’ del luogo per sorprendere in modo ‘nativo’ i clienti del posto; le serenate sono poi diventate dei video sui social. Infine, gli utenti potevano partecipare a un contest su una piattaforma dedicata per realizzare la propria serenata a una persona speciale. È stato un progetto molto coinvolgente e impegnativo anche da un punto di vista logistico: tutto si svolgeva in tempo reale, ma grazie alla tecnologia riuscivamo conoscere il momento migliore per consegnare la spesa e, quindi, intervenire con la serenata.

In ‘#LaVendettaDiRachida’ (2°premio‘Social communication’) è stata vincente l’idea di ‘cavalcare’ Masterchef, uno dei programmi più seguiti in Italia. Ma non è stato scelto il solito PP...

Masterchef è un’occasione importante per i brand. Ma entrare nel giro delle sponsorizzazioni è difficile e... costoso. Così quest’anno Carrefour Italia ha cercato una via alternativa al classico product placement per partecipare alla conversazione su Twitter. Abbiamo scelto di dare a Rachida, uno dei concorrenti di un’edizione passata, la possibilità di tornare a Masterchef per servire finalmente il piatto più freddo.... La sua vendetta si compie durante semifinale e finale con la pubblicazione su Twitter di pillole video, postprodotte in real-time, in cui fa commenti sarcastici su ciò che succede in trasmissione e interagisce con il popolo di Twitter. Un vero successo: una real time activation implementata con una work room a stretto contatto con il set, per produrre e pubblicare i video-contenuti in soli 6 minuti.

Ancora per Carrefour, avere vinto il 3° premio ex aequo ‘Viral video adv ’nella nuova tipologia ‘IMA-Influencer Marketing Awards’ con‘ #NonTirareIlPacco’. Ci racconta il progetto? 

L’obiettivo di questa operazione era comunicare le gift card Carrefour: siamo quindi partiti dall’assunto di base che è meglio regalare una card, piuttosto che qualcosa che può non essere gradito. Per raccontare tutto questo, abbiamo mandato i The Show a presentare i 20 pacchi da non tirare a Natale, una carrellata di spassosi scherzi ambientati tra le corsie di un Carrefour. In ogni singola candid, i The Show hanno ‘tirato un pacco’ a un cliente Carrefour, ignaro di essere ripreso: un comportamento anomalo e inaspettato che ha stravolto il normale momento della spesa.

‘#BioDentro’ racconta come la scelta di un prodotto non dovrebbe dipendere dall’aspetto ma dalla qualità.Come avete
fatto a trasmettere tale concetto?

Per veicolare questo concetto, abbiamo realizzato una campagna digital e social i cui protagonisti sono personaggi inaspettatamente bio: uomini e donne che, per aspetto, tutto potrebbero sembrare tranne che attenti all’alimentazione e alla scelta dei prodotti (un centauro, una donna volgare, ndr). La campagna è stata lanciata con due social experiment in cui, con la scusa di un focus group dedicato ai prodotti Carrefour Bio, una serie di persone veniva messa di fronte a esperti del settore decisamente fuori dagli schemi. Abbiamo ‘spiato’ le reazioni delle persone coinvolte, rivelando che la prima impressione spesso è quella sbagliata. I video degli esperimenti hanno raccontato il tema sui canali social del brand e, con una call to action, hanno portato gli utenti su un mini-sito dove,‘giocando’ con i prodotti Bio e con il concetto, questi po- tevano vincere premi a tema.

Infine, ben tre premi a ‘#Pubblicità VS vita vera di Müller Italia’. Il segreto del suo successo?

L’obiettivo era riportare Müller ad avere un approccio fresco e innovativo sui canali social, riprendendo la famosa campagna ‘Fate l’amore con il sapore’, che a suo tempo fu molto innovativa. Giocando sulla meta pubblicità, ne abbiamo ripreso il concetto in una web serie ironica con protagonista Fru dei The Jackal su Donna Fanpage e i canali social dei The Jackal e del brand. In questo caso, il gioco creativo faceva da guida in tutto lo storytelling.

Quali sono le previsioni perla chiusura del 2018 e l’andamento del 2019?

Il 2018 è stato un anno molto proficuo in cui abbiamo vinto diverse gare per brand importanti, come Sony Playstation, Wind-Tre, per la comunicazione social, e Tuborg Italia, oltre ad avere consolidato i rapporti con Müller, Carrefour e due brand distribuiti dal Gruppo Montenegro: Kraken e Bushmills. Prevediamo di registrare una crescita del +35-40%. Per quanto riguarda il futuro, stiamo cercando di svilupparci sul fronte internazionale, creando partnership e sinergie, con altre realtà europee a noi equivalenti e complementari, per creare un prodotto sempre più innovativo.

Ilaria Myr