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Roma 2024, il verdetto è ufficiale: Raggi dice NO alle "Olimpiadi del mattone e dello spreco"

"Vogliamo uscire dalle logiche dei grandi eventi che portano grandissimi soldi e debiti ancora più grandi. Abbiamo un progetto ancora più ambizioso: riqualificare i servizi e restituire ai cittadini una città che sia degna delle grandi capitali europee", queste le parole del sindaco di Roma in conferenza stampa.

Il giorno del verdetto tanto atteso sulla sorte della candidatura italiana a Roma 2024 è arrivato. In conferenza stampa, il sindaco di Roma Virginia Raggi ha dichiarato che "è da irresponsabili dire sì a questa candidatura", ufficializzando così il NO.

Ha aggiunto: "Non permetteremo che lo sport venga usato come pretesto per nuove colate di cemento".

"È stata già depositata una mozione, che rappresenta l'impegno del sindaco e della giunta a ritirare la candidatura. È stato fatto in giornata", ha spiegato il vicesindaco Daniele Frongia.

"Non abbiamo nulla contro le Olimpiadi e contro lo sport, che è parte integrante del nostro programma, madiciamo di 'no' alle Olimpiadi del mattone. Assolutamente no" - ha proseguito Raggi -. Io non credo di aver mai tentennato, abbiamo detto un 'no' chiaro a giugno, lo abbiamo ripetuto in campagna elettorale e ci siamo astenuti da qualunque commento per rispettare la tregua olimpica. Abbiamo ribadito il nostro no alle Olimpiadi dello spreco", ha chiarito.

"Non vogliamo che lo sport venga usato come pretesto per ulteriori colate di cemento. Vengono fatte tante promesse in occasione delle Olimpiadi e ricordiamo bene come sono andati i mondiali di nuoto (Roma 2009). Siamo pieni di impianti abbandonati che rimangono lì e Roma sta ancora pagando i debiti delle Olimpiadi del 1960".

"Vogliamo uscire dalle logiche dei grandi eventi che portano grandissimi soldi e debiti ancora più grandi. Abbiamo un progetto ancora più ambizioso: riqualificare i servizi e restituire ai cittadini una città che sia degna delle grandi capitali europee", ha evidenziato.

Virgiania Raggi ha poi spiegato che "oltre a sistemare gli impianti esistenti dobbiamo concentrarci sul futuro e trasformare i cantieri fatiscenti in occasione per la città. La città del nuoto si trasformerà in vela della conoscenza, l'impianto delle Tre Fontane diventerà impianto paralimpico e gli impianti comunali saranno via via sistemati".