Mercato

Sassoli (UPA): “Mercato in prognosi riservata. Le marche il motore dell'Italia che riparte. Servono misure veloci per dare liquidità al Paese e far decollare consumi e investimenti. Le nuove campagne segno di un più stretto rapporto cliente-agenzia"

Questo il commento del presidente dell'UPA ai dati sugli investimenti pubblicitari nel primo trimestre 2020 forniti oggi da Nielsen. Sassoli auspica interventi dal Governo, come tax credit, cassa integrazione e bonus per stimolare i consumi e nuove risorse pubblicitarie che mantengano le marche forti. "Usciremo da questa situazione quando la coscienza sociale accetterà i rischi di una nuova normalità. Serviranno coraggio, che al Paese non è mancato, visione e una consapevolezza che ci permetta di avere una prospettiva per far tornare la fiducia" ha commentato il manager. Attenzione ai tempi di remunerazione per le agenzie e corretta gestione delle gare due asset per una relazione più efficace e trasparente tra aziende e partner creativi.

“I dati sul mercato pubblicitario non sono incoraggianti, ma è presto per fare bilanci perchè siamo immersi in un clima di estrema incertezza, caratterizzato da un circolo vizioso di tipo emotivo. Anche da parte delle aziende. Difficile vedere prospettive. Usando una metafora medica, oggi il mercato è in prognosi riservata. Assistiamo a una discesa rapidissima degli investimenti a livello globale, ma in questo processo c'è un fatto positivo: le aziende di molti settori che avevano viste azzerate le vendite nel periodo di quarantena e chiusura, come automotive e abbigliamento, hanno solo dimezzato gli investimenti non azzerandoli. Convinti che sostenere la marca sia fondamentale anche in assenza dei consumi come in questa fase inedita per il Paese. Tale atteggiamento fa sperare che quando i consumi riprenderanno, si registrerà un'altrettanto rapida risalita degli investimenti” ha commentato Lorenzo Sassoli de Bianchi presidente dell'UPA, nel webinar Nielsen per presentare i dati pubblicitari del primo trimestre e di marzo 2020.

Per il manager, l'industria e gli italiani hanno reagisto al virus con una rapidità sorprendente, puntando sulla smartworking e sulla sicurezza dei dipendenti. Anche in termini di creatività, "in pochi giorni è cambiata la comunicazione di quasi l'80% delle marche in risposta al nuovo mercato, segno di un più stretto rapporto tra cliente e agenzia.  Le aziende sono riuscite a far sentire la propria vicinanza ai consumatori ed hanno rappresentato un aggancio emotivo. "Ho visto grandi campagne che uniscono, che hanno spinto alla coesione ridestando l'orgolio nazionale. Ora il tono cambia e si dà fiducia nel futuro” aggiunge Sassoli.

Riguardo ai media il presidente dell'UPA ha dichiarato: “E' stato un momento d'oro per i mezzi in termini di audience, grazie  a un'attenzione senza precedenti da parte degli italiani a informazione e comunicazione, generando grandi opportunità di investimento per le marche, il nostro vero patrimonio”  Le marche sono il motore dell'Italia che riparte, si nutrono di emozioni e se il loro ricordo si allenta si indeboliscono. Per questo servono misure dal Governo che diano liquidità agli italiani, per far ripartire i consumi e di conseguenza gli investimenti in pubblicità. Probabilmente gli incentivi attuali come il tax credit, la cassa integrazione, il bonus famiglie, i finanziamenti alle imprese non saranno sufficienti, ma almeno daranno una spinta agli investimenti nei prossimi mesi”.

"Usciremo da questa situazione quando la coscienza sociale accetterà i rischi di una nuova normalità. Serviranno coraggio, che al Paese non è mancato, visione e una consapevolezza che ci permetta di avere una prospettiva per far tornare la fiducia" ha concluso Sassoli. 

In risposta alla domanda relativa a un nuovo patto che clienti agenzie dovrebbero stringere per fare fronte alle conseguenze, anche di natura economica, che proseguiranno anche nei prossimi mesi sul mercato, Sassoli ricorda ad ADVexpress, anche in risposta all'appello di UNA alle aziende, di aver più volte invitato le aziende a sostenere le imprese creative, spesso più fragili dal punto di vista finanziario rispetto alle grandi realtà industriali, con "pagamenti effettuati nei giusti tempi o ancora meglio anticipati, soprattutto in questo difficile periodo”.

Guardando al futuro Sassoli ribadisce che “sarà essenziale un atteggiamento di coesione tra i due player” ed evidenzia come la presenza concomitante, oggi al webinar, di aziende, agenzie e mezzi sia un segnale molto positivo per una futura collaborazione ancora più stretta tra gli stessi.

Il nuovo patto con le aziende passa anche da una maggiore correttezza delle gare, coerentemente con il rispetto delle nuove linee guida definite insieme nel manuale 'La Buona Gara' nel 2019 per 'costruire una relazione corretta, trasparente ed efficiene tra cliente e agenzia'. “Stiamo chiedendo allo Stato che i processi vengano semplificati e deburocratizzati in modo da consentire alle aziende risposte più rapide e maggiore trasparenza verso i partner creativi” spiega Sassoli.

Cosa si aspettano le aziende dalle agenzie? “Massima collaborazione e la capacità di analizzare le grandi trasformazioni sociali che inevitabilmente seguiranno a questa fase, aiutandoci a rimodulare i nostri messaggi. Ripeto, come auspicio, un invito alle aziende che sostengo da tempo 'Don't squeeze the supplier' che mai come oggi è valido”.