Mercato

Svolta per Facebook: pagherà la tasse nei Paesi in cui realizza i ricavi

Il nuovo modello organizzativo basato su strutture di vendite locali sarà operativo dal 2018 e si concluderà nei vari Paesi nei quali la società è presente, Italia compresa, entro il 2019.

Facebook ha avviato una rivoluzione organizzativa dotandosi di strutture locali dedicate alle vendite nei Paesi dove è presente. (Nella foto il fondatore Mark Zuckerberg).

Lo ha annunciato Dave Wehner, Chief Financial Officer della società, nella newsroom del social network.

Dal 2018, dunque: " i ricavi pubblicitari ottenuti dai team locali non saranno più registrati dal quartier generale internazionale a Dublino ma saranno fatturati dalle società locali che operano nei singoli Paesi". Dunque, Facebook pagherà le tasse localmente, nei Paesi nei quali totalizza i ricavi. 

A detta di  Wehner, il nuovo modello garantirà "maggiore trasparenza ai governi e ai policy makers che nel mondo hanno chiesto una maggiore visibilità sui ricavi legati alle vendite locali".

Il nuovo approccio dovrebbe essere operativo dal 2018 e concludersi per tutti i mercati, circa una trentina, entro la prima metà del 2019. Italia compresa, dove, dall'anno prossimo, i ricavi pubblicitari contabilizzati nel nostro Paese dovrebbe essere soggetti alla fiscalità italiana. 

ll nuovo approccio richiederà anche un’analisi delle leggi locali di ogni Paese interessato.

“Ogni paese è unico e vogliamo essere sicuri di realizzare questo cambiamento in modo corretto. Si tratta di un grande impegno, che richiederà risorse significative per poter essere attuato in tutto il mondo. Introdurremo, il più rapidamente possibile, nuovi sistemi e modalità di fatturazione per garantire una transizione agevole alla nostra nuova struttura”, fa sapere Facebook.

Il quartier generale di Menlo Park (California) continuerà ad essere la sede centrale di Facebook negli Stati Uniti, e gli uffici a Dublino (Irlanda)  l'headquarter internazionale.

La nuova posizione di Facebook è stata apprezzata dal ministero dell’Economia e delle finanze italiano. «È molto positiva la decisione annunciata da Facebook di passare ad una “struttura di vendita locale” - commentano fonti del Mef - con la conseguenza che i ricavi da servizi pubblicitari saranno tassati nel Paese in cui vengono venduti. Si tratta di un cambiamento importante che va nella direzione giusta: assicurare che i redditi siano dichiarati e tassati dove vengono prodotti».