Nastro Azzurro e Fabio Zaffagnini insieme a sostegno del talento. Fontana: "Vogliamo che la storia di Rockin'1000 sia d'ispirazione per i giovani italiani'

"Siamo rockettari e i rockettari bevono birra, inoltre anche il nostro progetto è partito dall'Italia per poi farsi conoscere anche all'estero", così Fabio Zaffagnini, founder di Rockin'1000, spiega ai microfoni di ADVexpressTv le ragioni della collaborazione avviata tra lui e Nastro Azzurro, che racconterà proprio la storia di Zaffagnini nel nuovo spot a firma DLV BBDO (leggi news). 

Come ha spiegato ai nostri microfoni Sabrina Fontana, marketing manager Nastro Azzurro, la partnership è nata in modo naturale: nel suo ruolo di supporter del talento, Nastro Azzurro vuole puntare sul racconto di Rockin'1000 perché sia di ispirazione per tutti gli altri giovani talenti italiani che hanno un sogno da relizzare.

Proprio i Millennials sono infatti il target di riferimento del brand, che vuole essere percepito sempre più come moderno e innovativo, come dimostra anche il fatto che destini ben il 40% del budget in comunicazione al web. Come ha anticipato Fontana ai microfoni di ADVexpressTv, quello iniziato con Fabio è un percorso che si basa su valori comuni e che verrà sviluppato nel tempo attraverso varie iniziative. A settembre si sarà un altro appuntamento molto importante.

In futuro non si eslcude inoltre la nascita di una collaborazione con altre personalità che rappresentino il talento italiano. "Ogni giorno c'è una storia di talento ed è bello farla conoscere per far sognare i giovani italiani", ha affermato Fontana. 

Riguardo a Rockin'1000, come ha anticipato Zaffagnini ai nostri microfoni, il team sta lavorando alla messa a punto di un documentario dedicato al progetto. Inoltre, a fine luglio ci sarà il Rockin'1000 Summer Camp, ovvero una due giorni a Courmayeur tra musica e natura di cui Nastro Azzurro sarà proud supporter.

"Non ci fermiamo mai. Lo spot si conclude con un brindisi all'insegna del 'Ce l'abbiamo fatta', ma non si tratta di un punto di arrivo. La domanda sottintesa è: 'E ora cosa facciamo?'", chiosa Zaffagnini.

Serena Piazzi