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Bogarelli: per Eurosport possibile una gestione autonoma della raccolta

A margine della conferenza stampa di presentazione del nuovo sito Internet di Eurosport, Bruno Bogarelli, direttore Sportitalia, ha dichiarato che in seguito al "trasloco" di Sportitalia sulla piattaforma di Sky, dal 31 dicembre si è interrotto il rapporto con Radio e Reti non solo per Sportitalia ma anche per Eurosport. 

A margine della presentazione del nuovo sito di Eurosport (vedi notizia correlata), Bruno Bogarelli, direttore di Sportitalia (nella foto), ha annunciato una novità in vista per il canale televisivo Eurosport: in seguito alla cessione a Mediaset delle frequenze in analogico di Europa Tv da cui trasmette Sportitalia, con il conseguente "trasloco" del canale su Sky (vedi notizia correlata), lo scorso 31 dicembre si è chiuso il rapporto con la concessionaria Radio e Reti non solo per quanto riguarda Sportitalia ma anche per Eurosport. "Nel caso di quest'ultimo, il progetto per ora è quello di una gestione autonoma della raccolta, ma valutiamo anche la possibilità di partnership" ha detto Bogarelli. Per Sportitalia, invece, Bogarelli ha confermato che "c'è l'intenzione da parte di Sky Pubblicità di gestire la raccolta. L'accordo sarà definito entro i prossimi giorni. Da parte nostra c'è un atteggiamento positivo, Sportitalia è entrata nella piattaforma di Sky per valutazioni di marketing, target e brand. E il brand vede il suo valore crescere, Sky ha un pubblico affezionato che ha fatto delle scelte precise".

Sky Pubblicità potrebbe essere interessata anche all'offerta di Sportitalia presente sulla piattaforma D-Free, che ospita anche Si Live 24, Si Solo Calcio, Italia 1 e Rete 4. "Noi continueremo comunque a trasmettere in analogico fino a luglio, sempre che l'Antitrust dia il via libera all'accordo – ha proseguito Bogarelli -. Dal 2008, poi, tutto ciò che oggi è analogico migrerà sul digitale terrestre, Sportitalia fa solo un passaggio anticipato, in attesa che il digitale sia la nuova frontiera di tutta la televisione free". Bogarelli ha poi ribadito che l'Auditel è stata causa di discriminazione nei confronti di Sportitalia. "A noi risultavano milioni di famiglie sintonizzate, non riconosciute però da Auditel, il che ha portato a una raccolta pubblicitaria di circa 9 milioni di euro, non in linea con la popolarità raggiunta, e a un ridotto numero di clienti, 110. Tarak ben Ammar ha avvertito perciò il bisogno di un cambiamento nella strategia".