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Gruppo Espresso: nel 2016 ricavi a 585,5 mln (-3,2%), raccolta in linea con il 2015

Il Gruppo guidato da Carlo De Benedetti ha chiuso il 2016 con un risultato netto positivo pari a 10,4 milioni di euro. I ricavi diffusionali (inclusi i diversi), pari a 242,5 milioni, sono scesi del -6,4% rispetto all’esercizio precedente. La raccolta su radio e internet ha mostrato una leggera crescita rispetto al 2015, mentre la stampa ha risentito dell’andamento critico del mercato.

Si è riunito oggi, 27 febbraio, a Milano il Consiglio di Amministrazione di Gruppo Editoriale L’Espresso che ha approvato i risultati consolidati al 31 dicembre 2016 presentati dall’Amministratore Delegato Monica Mondardini e la proposta di aumento di capitale a servizio del conferimento in Gruppo Editoriale L’Espresso SpA dell’intero capitale sociale di Italiana Editrice SpA. 

Il Gruppo ha chiuso il 2016 con un risultato netto positivo pari a 10,4 milioni di euro.  
I ricavi consolidati del Gruppo, pari a 585,5 milioni di euro, hanno registrato un calo del -3,2% rispetto al 2015 (-2,7% a perimetro omogeneo).  
I ricavi diffusionali (inclusi i diversi), pari a 242,5 milioni, sono scesi del -6,4% rispetto all’esercizio precedente (-5,5% a perimetro omogeneo), in un mercato che ha continuato a registrare una significativa riduzione delle vendite dei quotidiani.  

I ricavi pubblicitari si sono mantenuti sostanzialmente in linea rispetto all’esercizio precedente (-0,9%)
La raccolta su radio e internet ha mostrato una leggera crescita rispetto al 2015, mentre la stampa ha risentito dell’andamento critico del mercato.  
I costi sono scesi del -2,4%, con una riduzione sostanzialmente analoga a quella dei ricavi; sono diminuiti in particolare i costi fissi industriali (-11,9%), grazie al proseguimento delle attività di riorganizzazione della struttura produttiva del Gruppo, i costi di logistica e distribuzione (-5,2%), per la razionalizzazione operata sui trasporti, i costi redazionali ed i costi di gestione e amministrazione (complessivamente -5,4%), grazie alle misure adottate per il contenimento del costo del lavoro e delle spese generali. 

Il margine operativo lordo consolidato è stato pari a 44,7 milioni (47,5 milioni nel 2015), includendo 7,7 milioni di oneri per riorganizzazioni. 

Il risultato operativo consolidato è stato pari a 23,4 milioni (30,5 milioni nel 2015) includendo 4,4 milioni di svalutazioni di avviamenti di testate effettuate a seguito delle verifiche di impairment test. La redditività per area di attività mostra una flessione dei risultati dei quotidiani ed un incremento delle radio, di internet e della concessionaria.  

La vendita, a fine gennaio 2015, del canale televisivo DeejayTV a Discovery Italia ha dato luogo a plusvalenze, classificate tra le attività cessate, pari rispettivamente a 10,3 milioni nel 2015 ed a 2 milioni nel 2016. 

Il risultato netto consolidato ha riportato un utile di 10,4 milioni rispetto ai 17 milioni dell’esercizio precedente; la differenza è riconducibile alla plusvalenza, di cui sopra, registrata nel 2015. 
La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2016 era positiva per 31,7 milioni, essendosi registrato nell’esercizio un avanzo finanziario di 42,4 milioni.  
L'organico del Gruppo ammontava a fine 2016 a 1.940 dipendenti, inclusi i contratti a termine, con una riduzione di 282 unità rispetto al 31 dicembre 2015, di cui 223 per effetto del deconsolidamento delle attività di cui sopra. L’organico medio del 2016 è inferiore del 5,1% rispetto a quello dell’esercizio precedente. 

Il fatturato della Capogruppo è stato pari a 263,3 milioni (283,2 milioni nel 2015). Il risultato operativo è stato negativo per 6,5 milioni (-0,7 milioni nel 2015). Il risultato netto registra un utile di 17,4 milioni (perdita di 4,0 milioni nel 2015).  

Principali eventi successivi alla chiusura dell'esercizio e prevedibile evoluzione della gestione

Nel 2016 l’evoluzione del settore è restata critica: le diffusioni di quotidiani e periodici hanno nuovamente registrato un calo significativo (-8,0%) e la raccolta pubblicitaria, seppure globalmente in leggera ripresa, sulla stampa è scesa del 5,6%.  

In questo contesto ancora difficile il Gruppo ha conseguito un risultato netto decisamente positivo mantenendo una redditività in linea con quella dell’esercizio precedente, una volta escluse le componenti non ricorrenti. 

Il Gruppo ha inoltre proseguito il proprio sviluppo nel settore digitale, confermando la leadership di Repubblica.it e lanciando sul mercato italiano, in joint venture, la nuova testata Business Insider

L’accordo definito con FCA e Ital Pressconsentirà di unire la forza di testate storiche autorevoli quali la Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX e i numerosi giornali locali del Gruppo Espresso. 

Per quanto riguarda l’evoluzione dei primi mesi del 2017, le evidenze ad oggi disponibili non consentono di prevedere evoluzioni di mercato significativamente diverse da quelle che hanno caratterizzato il 2016. 

SP