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Il magazine 'Link' di Mediaset racconta la mediamorfosi della tv a 10 anni dalla rivoluzione digitale

In un viaggio tra passato e futuro, con 30 articoli longform dei principali esperti italiani di media, «Mediaforfosi 2», in edicola dal 12 dicembre, fornisce analisi, elabora dati, disegna scenari, innesca discussioni su dove ci ha portato la rivoluzione digitale e su cosa aspettarci nel prossimo futuro.

«Link. Idee per la televisione», il magazine fondato da Mediaset nel 2002 e dedicato alla cultura televisiva, torna in libreria da domani 12 dicembre per fare il punto sull’evoluzione dell’industria del’audiovisivo a dieci anni dalla cosiddetta “rivoluzione digitale”.

Nel 2006 infatti usciva un numero speciale di «Link» intitolato «Mediamorfosi». Raccontava la trasformazione della tv di quell’epoca: l’abbandono dell’analogico per il digitale terrestre, i primi passi della distribuzione di video attraverso le reti telefoniche, l’inizio di un nuovo
mondo fatto di contenuti on-demand.

In realtà, in questo decennio tutto è cambiato molto più velocemente di quanto ci si potesse aspettare. «Mediamorfosi 2» descrive l’inarrestabile sviluppo tecnologico che ha caratterizzato l’universo della tv e dintorni.

L’alta definizione. La distribuzione dei contenuti su smartphone e tablet.
L’ingresso in scena di nuovi attori globali, gli OTT. Ma racconta anche il clamoroso fallimento della profezia sulla morte della tv, oggi più viva che mai.

In questo viaggio tra passato e futuro, con 30 articoli longform dei principali esperti italiani di media, «Mediaforfosi 2» fornisce analisi, elabora dati, disegna scenari, innesca discussioni su dove ci ha portato la rivoluzione digitale e su cosa aspettarci nel prossimo futuro.

Il numero 22 di «Link, idee per la televisione» (336 pagine) è in libreria al prezzo di 15 euro ed è disponibile anche negli store digitali.