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'La Prima Svolta' è il titolo scelto per il primo Podcast di Friendz

Ogni lunedì verrà caricata su Spotify e iTunes una nuova puntata del podcast che racconta le storie di persone che sono riuscite a creare un impero dal nulla. Frito Lays, Adidas, Puma, Campari e Miracle Mop sono alcune delle aziende protagoniste dei racconti. La prima stagione terminerà verso le vacanze natalizie, ma è già prevista una seconda stagione.

Ogni lunedì, La Prima Svolta - disponibile su Spotify e iTunes - racconta le storie di persone che grazie ad un mix di audacia, sensibilità e intuizione sono riusciti ad abbattere dubbi e paure tipici di ogni prima volta, facendo così cambiare radicalmente strada alle loro vite.

Spesso si rimane affascinati dalle storie di chi ce l’ha fatta ed è riuscito, dal nulla, a creare un impero. Esistono libri biografici, seminari di empowerment e persino film a riguardo, pronti ad ispirare e infondere grinta in chi li legge, segue o guarda.

In molti sognano di calcare quelle stesse orme e fare la differenza. Per questo Friendz ha voluto racchiudere in un podcast i momenti in cui i migliori lampi di genio e creatività incontrano il mondo del marketing e dell’imprenditoria.

Frito Lays, Adidas e Puma, ma anche Campari e Miracle Mop; queste sono solo alcune delle aziende e dei prodotti protagonisti delle storie raccontate da Friendz. Non si tratta del classico podcast di business e marketing con ospiti e interviste, ma veri e propri racconti in pillole in grado di cambiare la propria percezione e definizione di successo.

La prima stagione terminerà poco prima delle vacanze natalizie, ma Friendz è già all’opera per cercare nuove storie per creare una seconda stagione.

Cecilia Nostro, co-founder di Friendz, commenta: “Per noi, che da sempre ci occupiamo di digital e di contenuti user generated, il podcast è un mezzo nuovo ma che ci ha immediatamente incuriosito e che abbiamo voluto sperimentare. Ci piaceva l’idea di creare qualcosa per le persone, di riempire i loro viaggi in macchina o sui mezzi verso il lavoro, ma che portasse con sé la nostra stessa grinta e sguardo sul mondo.”