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Media Italia: nuovo marchio e crescita del 10-15% nel 2006

"In piena sintonia con l'evoluzione nel mondo dei media, il nuovo simbolo, creato da InTesta, rappresenta una consolle multimediale interattiva - ha spiegato il presidente Eugenio Bona ad ADVexpress - a dimostrazione di un approccio al mercato più ampio e proiettato nel futuro. Stimiamo di chiudere l'anno con 350 milioni di euro di billing".

Nuovo marchio e una previsione di chiusura del 2006 a 350 milioni di billing con una crescita a due cifre dall'inizio dell'anno per Media Italia. Il centro media del Gruppo Armando Testa, guidato da Eugenio Bona (nella foto a sinistra), cavalcando l'onda della multimedialità, ha presentato in anteprima alla stampa il nuovo logo che da oggi lo rappresenterà.

Il marchio, creato da InTesta, società di Graphic Design e Corporate Identity del Gruppo, si presenta dinamico come il mondo a cui si rivolge: declinabile in una serie di specializzazioni tutte diversamente colorate, con la "i" di "Italia" che di volta in volta si trasforma in Intelligence, Innovation, Interactivity, Insight, Idea, Instreet ecc. Tante specializzazioni diverse all'interno di un'unica filosofia: l'eccellenza del pensiero che diventa efficacia dell'azione.

Dall'icona di Giuseppe Verdi, simbolo del primo centro media nato in Italia nel 1982, al nuovo marchio che debutta oggi. La storia di Media Italia compie con questo atto un altro significativo passo in avanti, dopo l'arrivo a marzo di quest'anno di Valentino Cagnetta (nella foto a destra), nuovo amministratore delegato al fianco di Eugenio Bona."Abbandonare Verdi è stata una decisione a lungo meditata - ha dichiarato oggi Eugenio Bona, presidente di Media Italia -, ci ha accompagnato in tanti anni di cammino e soddisfazione. Siamo certi che il nostro nuovo logo ci accompagnerà verso un futuro di grandi successi".

"In piena sintonia con l'evoluzione oggi in opera nel mondo dei media, il nuovo simbolo rappresenta una sorta di consolle multimediale interattiva - ha spiegato Bona ad ADVexpress - a dimostrazione di un approccio al mercato ancora più ampio e proiettato nel futuro. Mai come in questo momento una corretta visione delle potenzialità del mercato dei media, unita a una concreta capacità di analisi e pianificazione sia del conosciuto che del nuovo in arrivo costituisce un asset strategico irrinunciabile per la marca. Un fattore competitivo che può fare e farà sempre di più la differenza. La visione in questa ottica del servizio proposto, agito con professionalità, esperienza, creatività e passione è la mission che il nuovo simbolo di Media Italia intende rappresentare. Due anni fa tutto era statico, la televisione generalista faceva ancora la parte del leone ed erano poche le novità nel mondo dei mezzi. Ora il mercato dei media è in esplosione, la pubblicità viaggia sui telefonini e trova forme innovative anche in radio e su stampa. Siamo in un mondo in trasformazione e Media Italia intende cavalcare quest'onda esplorando e sfruttando tutte le potenzialità dei nuovi media, studiandone a fondo le caratteristiche, per poi consigliare al cliente il modo migliore per approcciare la media interactivity, in continuità ed equilibrio con i media classici".

Il presidente non esclude, tra le prossime novità, l'allargamento verso nuove aree di business. "E' possibile che Media Italia in futuro esplorerà i settori di maggior sviluppo - ha precisato Bona - come gli eventi e il product placement, ma tutto avverrà in sinergia con le altre società del Gruppo di cui facciamo parte. Sono tante le possibilità di sviluppo. L'importante è sottolineare al mercato che stiamo seguendo l'onda dell'esplosione dei media in tutte le sue declinazioni".

Sul fronte dell'andamento della centrale, Bona ha dichiarato ad ADVexpress: "Nonostante l'uscita del Gruppo Telecom dal nostro portfolio, stiamo andando molto bene e stimiamo di chiudere l'anno con una crescita intorno al 10-15%. Nel primo semestre abbiamo acquisito new business di pregio, come il Gruppo Numico (Mellin, Aptamil), Erg Petroli e, per un trimestre, Suzuki. Altri budget sono in fase di acquisizione, quindi siamo ottimisti e prevediamo entro l'anno 350 milioni di billing. L'obiettivo del nostro 'nuovo corso' è di entrare nell'occhio del ciclone del mercato digitale e interattivo e dare al nostro centro media una visibilità sempre più elevata".

Valentino Cagnetta neo Amministratore Delegato di Media Italia, ha commentato: "Il nuovo marchio rappresenta la superficie emersa del nostro processo di rinnovamento, molto più consistente sarà il cambiamento nell'approccio al business, ma certamente sempre coerente con i punti di forza di Media Italia".

Fanno parte del Consiglio di Amministrazione di Media Italia, oltre ad Eugenio Bona e Valentino Cagnetta anche Paola Allais (Direttore Centrale) e Roberto Roseano (Direttore Ricerche). Fondata a Torino nel 1982, Media Italia vanta 85 addetti e 4 sedi in Italia (Torino, Milano, Roma e Bologna). Opera attraverso sei divisioni operative (planning e buying), affiancate da cinque divisioni specializzate: Digital Media (in collaborazione con Testawebedv), Outdoor, Telepromozioni (con il marchio Celebrity Fair), Internazionale e Media Research. Tra i suoi principali clienti ci sono: Lavazza, Martini&Rossi, Parmigiano Reggiano, Beghelli, Citterio, Fater, San Pellegrino.