Media

Con la direzione di Michele De Lucchi al via il nuovo corso di Domus, che guarda al 2018 con una stima di raccolta a +20% e focus su eventi e punti vendita

Il celebre architetto sarà il primo di dieci professionisti di fama internazionale che nel prossimo decennio dirigeranno il magazine. A supporto del lancio della nuova direzione, una campagna di comunicazione sui principali siti web e quotidiani cartacei, ma anche sui Social Network sui quali Domus vanta un grande seguito.

Michele De Lucchi è il nuovo Direttore di DomusCon questo annuncio, l'icona mondiale dell’architettura, del design e dell’arte contemporanea, apre un nuovo ciclo, che vedrà dieci architetti di fama internazionale avvicendarsi alla direzione della rivista per i prossimi dieci anni, sino a raggiungere il traguardo dei cento anni: 1928 - 2028.

Domus si appresta, quindi, ad affrontare le sfide del futuro dell’editoria da un lato e dell’architettura e del design dall’altro, affidando i prossimi anni a una pluralità di voci e visioni d’eccellenza, individuando nel dialogo e nell’incontro di prospettive diverse, la base per lo sviluppo.

Ringrazio Nicola Di Battista per l’ottimo lavoro alla guida di Domus di questi ultimi anni e sono felice di annunciare l’arrivo di Michele De Lucchi alla direzione” – afferma Maria Giovanna Mazzocchi, (in foto seconda da sinistra) Presidente di Editoriale Domus.Michele De Lucchi rappresenta l’eccellenza della progettualità italiana capace di una visione internazionale, e il suo lavoro dimostra quanto sia fecondo il dialogo tra architettura, design e arte. Tutti elementi vicini allo spirito di Domus e sono sicura sia la persona giusta per inaugurare questo nuovo ciclo di vita della rivista”.

Sono emozionato per questa nuova avventura alla guida di Domus, rivista alla quale sono legato sin dagli anni della mia formazione universitaria”, dichiara Michele De Lucchi (in foto terzo da sinistra) “La mia Domus sarà dedicata agli oggetti, al loro valore e ai loro significati” scrive l’Architetto nel suo manifesto di intenti, pubblicato insieme allo speciale monografico che accompagna il numero di dicembre di Domus. “Riflettere sugli oggetti”, spiega De Lucchi, “significa riflettere sull’uomo e sulla società, perché siamo l’unico animale capace di immaginare e costruire oggetti. Animals don’t”. Nella capacità dell’uomo di costruire e ricostruire oggetti è celato il senso, il valore delle cose e la relazione tra soggetti e oggetti, una relazione che prende il nome di design, architettura, società. Da questa prospettiva l’architettura che De Lucchi racconterà nella sua Domus, a differenza di altre interpretazioni, è un’architettura di oggetti, che dalle lampade agli edifici si muovono nello spazio su scala differente. Progettare le architetture e progettare gli oggetti è quindi lo stesso gesto di creazione.

Per esprimere questa visione Michele De Lucchi mette a punto un elenco di parole chiave, tra queste ribellione, silenzio, emozione, caos, con le quali identificherà ognuno dei dieci numeri della sua direzione

La guida di De Lucchi segna un cambiamento anche nella struttura del giornale, che presenterà una serie di argomenti radicalmente diversa dal quello del suo passato recente.

L’architettura incontrerà il design e l’arte contemporanea, insieme all’antropologia, l’economia, la meteorologia e la filosofia. In altre parole, nella nuova Domus l’architettura non sarà “verticale” ma in dialogo con altre discipline. In questo senso, i contributi di architetti, progettisti e designer si alterneranno ad articoli e rubriche affidate a sociologi, economisti, artisti visivi e non solo.

L’evoluzione di Domus s’inserisce nell’evoluzione dei magazine globali più innovativi, che si propongono come piattaforme esperienziali differenziandosi dall’informazione fruibile sulla rete, con cui dialogano à rebours. Domus diventerà quindi un sistema sempre più articolato e indipendente, capace di dare ai singoli architetti uno strumento per diffondere la loro visione”, spiega Walter Mariotti (in foto primo da sinistra) da settembre alla guida della macchina editoriale del sistema Domus, con il compito di coordinare e sviluppare carta, web e iniziative speciali da un lato, di assicurare continuità nell’avvicendarsi della visione creativa e scientifica dei dieci architetti dall’altro.

A firmare il progetto grafico della nuova direzione è Mark Porter, uno dei più noti news designer del mondo, autore anche del recente restyling della piattaforma domusweb.it, che lanciata lo scorso ottobre sta riscuotendo consensi di pubblico e di critica. Nel nuovo layout grafico del giornale trovano più ampio spazio le immagini e le fotografie e un’organizzazione delle news per blocchi, garantendo una fruizione della rivista più contemporanea.

Il primo numero firmato da Michele De Lucchi sarà disponibile nelle edicole, nelle migliori librerie specializzate e bookshop museali sia in Italia che all’estero dall’8 gennaio 2018. 

A sostegno del lancio, da gennaio Editoriale Domus sarà in comunicazione, con creatività sviluppata internamente, sui principali siti web e quotidiani cartacei, ma anche sui social network sui quali il brand vanta un grande seguito. A dichiararlo il brand manager Tommaso Vincenzetti (primo da destra in foto), che ha precisato: "Ad ottobre il nostro profilo Instagram con 136 mila contatti è cresciuto del +104% verso il pari periodo precedente, mentre Facebook sfiora i 700 mila like e su Twitter i fan sono cresciuti del +50% raggiungendo quota 213.000. Anche il sito web di Domus, sempre in un anno, ha visto lievitare del +98% le pagine viste. Numeri questi che rendono l'idea di una nostra presenza digitale sempre più importante. Ed è prorpio dal digitale che ci aspettiamo per il 2018 la maggiore crescita in termini di revenew pubblicitarie (+50%), in un contesto in cui stimiamo un totale raccolta a +20% sul 2017. Ad oggi il 50% del nostro fatturato è prodotto dalla carta, il 30% dal digitale e il 20% dagli eventi. Ed è proprio su questo fronte, insieme alla valorizzazione dei punti vendita, che stiamo investendo molto. Attualmente siamo al lavoro su due grandi eventi che possiamo anticiparvi e vedranno la luce uno a maggio 2018 e l'altro il prossimo autunno. Il primo sarà dedicato alla celebrazione dei 90 anni di Domus, mentre il secondo sarà un evento dove lavoreremo sui contenuti e si svolgerà a Milano."

Il 2018 sarà un anno di crescita anche sul fronte diffusionale per Domus, che punta a mettere a segno un +10% per le copie italiane e oltre il +20% fuori dai confini nazionali. Ricordiamo che la testata è presente in 89 paesi con 6 edizioni: Cina, India, Sri Lanka, Sud America e Germania (insieme ad Austria e Svizzera) a cui si è recentemente aggiunta l'Africa.

Domus archivierà il 2017 con una diffusione media di 60.000 copie e un giro d'affari flat rispetto allo scorso anno. Un risultato di cui il management è soddisfatto considerato l'andamento negativo del mercato della periodica italiana che secondo loro stime chiuderà tra il -5% e il -7%. 

Nell’attesa di sfogliare il primo numero della nuova era, Domus a dicembre accoglie il suo nuovo direttore e gli rende omaggio pubblicando una monografia non convenzionale che racconta Michele De Lucchi sia come artista che come uomo, entrando in quell’habitat privato e per molti versi segreto dove idee e visioni nascono, si rinforzano e diventano realtà.