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Nuova veste per Vanity Fair che lancia un video di Paolo Genovese con 17 volti noti. Tra le nuove firme Luca Guadagnino, Fabio Volo e Bret Easton Ellis. Tiratura a +15% per i primi due numeri rinnovati

Cambia la struttura del magazine: una sezione – Next – raccoglie le news di attualità e quelle più leggere e apre una sequenza ancora più snella, ordinata e razionale. Nuova anche estetica, grazie alla visione di un direttore creativo ultracontemporaneo, Sergio Ibáñez. Il nuovo Vanity Fair sarà promosso anche attraverso una serie di spot televisivi rivolti al target premium di SKY e con una campagna su Radio Italia.

I restyling servono a chi ha bisogno di lifting; l’evoluzione è l’impegno costante di chi ha capito, da sempre, che non può smettere di rinnovarsi. Vanity Fair evolve, ancora una volta, sfoggiando nel numero in edicola da mercoledì 18 aprile una veste nuova – e anche una struttura nuova, perché sotto il vestito deve esserci qualcosa.

Nuove firme: Luca Guadagnino, primo autore italiano candidato all’Oscar più prestigioso – quello per il miglior film – dai tempi di Troisi e Benigni, chiamato a recensire ogni settimana un ristorante; Fabio Volo e Bret Easton Ellis, primo doppio anello di una collana di commentatori di attualità che si alterneranno a rotazione in ogni numero. Nuova struttura: una sezione – Next – che raccoglie le news di attualità e quelle più leggere, ad aprire una sequenza ancora più snella, ordinata e razionale. Nuova estetica: grazie alla visione di un direttore creativo ultracontemporaneo, Sergio Ibáñez.

“Perché oggi la vanità non è più solo un selfie, un desiderio fugace di apparire, ma ognuno di noi vuole svelare una parte più intima e profonda di se stesso”, dice il direttore di Vanity Fair Daniela Hamaui.  “E Vanity Fair, che è sempre stato il luogo dove la vanità si esprimeva ed evolveva, ha deciso di cambiare per raccontare questo nuovo sentimento. Sul giornale, sul sito, su tutti i nostri social dove i lettori ci trasmettono in tempo reale tutte le loro reazioni a quello che i nostri personaggi hanno avuto il coraggio di confessare”.

E a segnare la nuova tappa di un brand che ha fatto dell’abbracciare i mutevoli formati di espressione la sua mission – 12 milioni gli accessi mensili e 152 milioni le pagine viste sul sito, 2 milioni 400 mila la social fan base – non poteva non esserci un contenuto multimediale. Un video in cui Paolo Genovese, il regista di Perfetti sconosciuti, ha chiamato a raccolta 17 perfetti conosciutissimi – da Pierfrancesco Favino a Kasia Smutniak (protagonista della prima copertina del 'nuovo corso'), da Miriam Leone a Marco Giallini, da Marco D’Amore a Carolina Crescentini, da Alessandro Roja a Claudia Gerini - chiedendo a ognuno di raccontare, davanti alla cinepresa, il proprio rapporto con la vanità e con Vanity Fair. Il filmato, nella sua interezza e in video pillole, sarà visibile sui siti e sulle piattaforme social di Condé Nast.

Il nuovo Vanity Fair sarà promosso anche attraverso una serie di spot televisivi rivolti al target premium di SKY e con una campagna su Radio Italia. La tiratura per i primi due numeri rinnovati, supportati da campagna TV, affissione e radio, è superiore del +15%.

Hashtag #MeAndMyVanity, che ogni lettore/utente/fan/follower può usare sui social media per mostrare, con immagini o parole, che cosa lo lega alla 'fiera delle vanità'. Il contest verrà potenziato sul profilo Instagram di Vanity Fair attraverso l’utilizzo di social card per ingaggiare i follower a postare a loro volta frasi sul tema della nuova vanità.

SP