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Sole 24 Ore: il nuovo Cda riapprova il piano 2019-2022 basato su approccio customer centric, sviluppo digital, prodotti tematici, efficienze sui costi. Previsti ricavi a +2,7%. Nel 1' trimestre 2019 ricavi pubblicitari a -4,3%

Nel primo trimestre 2019 i ricavi consolidati, pari a 50,2 milioni, si confrontano con un valore di 51 milioni dello stesso periodo del 2018 (-0,8 milioni, pari al -1,6%). La flessione è dovuta in particolare alla diminuzione dei ricavi editoriali di 0,5 milioni di euro (-1,9% da 26,6 a 26,1 milioni) e al calo dei ricavi pubblicitari per 0,8 milioni (-4,3% da 19,3 a 18,5 milioni), parzialmente compensata dalla crescita degli altri ricavi per 0,5 milioni (+10,5% da 5,1 a 5,6 milioni di euro).

Il Sole 24 ORE ha riapprovato il Piano 2019-2022 e approvato il Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2019. (Nella foto l'AD Giuseppe Cerbone).

IL PIANO 2019-2022 sviluppato dal nuovo management, e già precedentemente approvato dal CdA in data 7 febbraio 2019, conferma l’indirizzo strategico e i trend di miglioramento degli indicatori economico-finanziari del precedente Piano 2018-2021, prevede infatti lo sviluppo basato su approccio customer centric, sviluppo digital, prodotti tematici, efficienze sui costi.

Il Piano prevede nel dettaglio lo sviluppo di un sistema di offerta integrato che adotta un approccio maggiormente customer centric (rispetto a quello tradizionale product driven) partendo dall’individuazione di cluster di utenti ai quali offrire contenuti su misura e cogliendo le potenziali sinergie di ricavo e di costo. Le nuove iniziative individuate sono finalizzate ad ampliare l’offerta di contenuti con un particolare focus sullo sviluppo integrato di servizi digital e prodotti dedicati ai professionisti e al core target business, e ad allargare la base clienti a nuovi segmenti di clientela attualmente non raggiunti dai prodotti del Gruppo.

Al fine di supportare lo sviluppo dei ricavi, il Piano 2019-2022 prevede un’accelerazione degli investimenti commerciali e di quelli in tecnologie abilitanti nuovi modelli di business con particolare riferimento alle nuove piattaforme digital e social che consentano la sperimentazione di nuovi formati audio/visual e di nuovi canali distributivi dell’informazione, la customizzazione dei contenuti e la profilazione degli utenti.

I risultati economici del primo trimestre 2019 confermano i dati previsionali riferiti allo stesso periodo del Piano 2019-2022 approvato in data 7 febbraio 2019.

Nel periodo di piano sono previsti ricavi consolidati in crescita del 2,7%  e una marginalità in miglioramento che porta l’Ebitda a evidenziare un cagr 2019-2022 pari a +20,3%, anche grazie alle maggiori efficienze conseguibili nei costi diretti e nei costi operativi delle strutture centrali.

La Società, valutate le previsioni incluse nel Piano 2019-2022, conferma le proprie aspettative di rispetto dei covenant relativi all’indebitamento finanziario del Gruppo e il trend in miglioramento della Posizione Finanziaria Netta che torna positiva nel 2021.

 

RISULTATI DEL 1° TRIMESTRE 2019

Al netto degli oneri e proventi non ricorrenti e dell’impatto degli IFRS 16 (dati consolidati al 31 marzo 2019 in milioni di euro):

Ebitda positivo per 0,2 milioni

Ebit negativo per 1,8 milioni (invariato rispetto al 31 marzo 2018)

Risultato netto negativo per 1,5 milioni in miglioramento rispetto a -1,9 milioni nel primo trimestre 2018

Risultato netto consolidato negativo per 1,7 milioni di euro (utile di 1,3 milioni di euro al 31 marzo 2018 che beneficiava del provento non ricorrente relativo a Di Source pari a 3,2 milioni di euro);

Posizione finanziaria netta consolidata negativa per 38,3 milioni di euro

Patrimonio netto consolidato pari a 36,3 milioni di euro (38,4 milioni di euro al 1° gennaio 2019 che include gli effetti della prima applicazione dell’IFRS 16).

Nel primo trimestre 2019 il Gruppo 24 ORE ha conseguito ricavi consolidati pari a 50,2 milioni di euro che si confrontano con un valore pari a 51,0 milioni di euro dello stesso periodo del 2018 (-0,8 milioni di euro, pari al -1,6%). Tale variazione è dovuta in particolare alla diminuzione dei ricavi editoriali di 0,5 milioni di euro (-1,9% da 26,6 a 26,1 milioni di euro) e al calo dei ricavi pubblicitari per 0,8 milioni di euro (-4,3% da 19,3 a 18,5 milioni di euro), parzialmente compensata dalla crescita degli altri ricavi per 0,5 milioni di euro (+10,5% da 5,1 a 5,6 milioni di euro).

In particolare:
- i ricavi diffusionali del quotidiano (carta + digitale) ammontano a 12,7 milioni di euro, in aumento di 0,3 milioni di euro (+2,6%) rispetto al primo trimestre 2018.
-  I ricavi pubblicitari su mezzi del Gruppo ammontano a 17,9 milioni di euro (-2,3% rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio) e quelli su mezzi di editori terzi ammontano a 0,4 milioni di euro (-54,4%).
- i ricavi delle banche dati, pari a 8,4 milioni di euro, sono in diminuzione del 9,2% rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio.

- i ricavi dell’area Cultura, pari a 5,1 milioni di euro, sono in crescita di 0,9 milioni di euro (+20,3%) rispetto al primo trimestre 2018 principalmente grazie alle attività del Mudec.

La diffusione (carta + digitale) del quotidiano Il Sole 24 ORE per il periodo gennaio - marzo 2019 è complessivamente pari a 160.016 copie medie giorno (-8,0% vs analogo periodo 2018). In particolare, la diffusione media giorno cartacea dichiarata ad ADS per il periodo gennaio – marzo 2019 è pari a 79.875 copie (-10,5% vs gennaio-marzo 2018). La diffusione digitale dichiarata ad ADS è pari a 80.141 copie medie giorno (-5,4% vs gennaio-marzo 2018). Il dato fa riferimento a quanto dichiarato dall’Editore ad ADS considerando che il nuovo Regolamento aggiuntivo per l’esecuzione degli accertamenti ADS delle edizioni digitali, valido dalla dichiarazione di maggio 2017, prevede la possibilità di dichiarazione delle copie multiple e promozionali digitali in presenza di adoption.

In data 25 febbraio 2019 Il Gruppo 24 ORE ha aperto un tavolo di discussione con ADS per chiarire alcune criticità inerenti i requisiti richiesti da ADS stessa per la verifica e certificazione delle copie digitali per l’anno 2017 con impatti anche sulle dichiarazioni dei dati dei periodi successivi. Sulla base di tali criticità, in data 5 marzo 2019, il revisore incaricato di certificare i dati annuali 2017 dichiarati dall’Editore ha inviato ad ADS l’esito delle sue verifiche, emettendo una relazione con rilievi rispetto agli attuali requisiti del “Regolamento delle edizioni digitali” e relativo “Allegato Tecnico”, oltre ai pareri di ADS stessa, e rettificando i dati dei prospetti.

Qualora il Consiglio di ADS approvasse i prospetti rettificati inviati dal revisore e desse parere negativo a quanto esposto nella lettera del 25 febbraio in merito alle criticità sulle copie digitali sollevate dall’Editore e si applicassero detti criteri anche per gli anni seguenti, la diffusione totale carta + digitale dichiarata ADS per il periodo gennaio-marzo 2019 sarebbe pari a 154.497 copie (-3,4% rispetto al dato dichiarato dall’Editore) ed il dato ADS elaborato
per il pari periodo per l’anno 2018 sulla base degli stessi criteri sarebbe pari a 170.338 copie (-2,1% rispetto al dato dichiarato dell’Editore). L’attività è attualmente in corso e nei prossimi mesi verrà rilasciato il primo report.

Le rettifiche dei dati diffusionali non hanno impatti sul dato di copie medie giorno carta + digitale vendute che nel periodo gennaio–marzo 2019 sono complessivamente pari a 174.940 mila copie (-7,7% rispetto all’analogo periodo del 2018), comprensive di tutte le copie digitali multiple non dichiarabili ai fini ADS e pertanto non inserite nella relativa dichiarazione.

 

EC

 

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Il rinnovo dei vertici aziendali della Società e il ridisegno organizzativo, in particolare dell’area commerciale, rirpota la nota stampa, ha portato nuovi spunti ed opportunità che si sono già riflessi nel Piano Industriale 2019-2022. Nel tempo il Gruppo intende riaffermare il ruolo di leadership editoriale nel mondo economico-finanziario principalmente rivolto agli stakeholder business, attraverso iniziative finalizzate ad ampliare l’offerta di contenuti con una particolare spinta sui servizi digital e B2B e ad allargare la base clienti a nuovi segmenti di clientela attualmente non raggiunti dai prodotti del Gruppo.

L’obiettivo del 2019 consiste in un recupero della redditività anche attraverso iniziative volte a perseguire il contenimento dei costi e una maggiore efficienza operativa, pur garantendo adeguati investimenti commerciali a supporto dei ricavi e in tecnologie abilitanti nuovi modelli operativi e di business, e mantenendo un adeguato equilibrio finanziario.