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Gruppo Sole 24 Ore, ricavi a -12,7% negli otto mesi e previsioni di raccolta in linea col 2016 nel 4° trimestre. Colombo: "Dall'avvicinamento operativo tra Editore e concessionaria attesi grandi risultati"

Ai nostri microfoni il Direttore Generale Commerciale Massimo Colombo ha tracciato un bilancio dell'andamento del Gruppo a poco più di 100 giorni dal suo insediamento, dimostrandosi fiducioso su un futuro 'roseo'. Secondo il Nuovo Piano Industriale per il 2018 si prevedono ricavi per 232 mln e un Ebitda positivo di 11 mln. Per il 2019 sono previsti 239 mln di ricavi e un Ebitda di 22 mln, mentre nel 2020 si prevede il raggiungimento di una posizione finanziaria netta positiva, oltre a ricavi per 247 mln e un Ebitda di 33 mln.

Nei primi otto mesi del 2017 i ricavi del Gruppo Sole 24 Ore, escludendo l‘Area Formazione ed Eventi, sono calati del 12,8%, e il mese di settembre è in linea con un calo del 12,7%, mentre l‘Ebit a fine agosto era negativo per 45,1 milioni da -49,5 milioni dello stesso periodo 2016 rideterminato.

Lo si legge nei documenti relativi all‘aumento di capitale da 50 milioni iniziato martedì 31 ottobre, nei quali si anticipa che i dati del terzo trimestre sono in linea con il piano industriale, i cui target vengono confermati anche per l‘intero esercizio.

L‘Ebitda dei primi otto mesi è migliorato a -11,7 milioni da -20,9 escludendo le poste straordinarie grazie ai “risparmi sui costi diretti e costi operativi” e alla riduzione del costo del personale.

L‘indebitamento finanziario netto al 31 agosto è pari a 62,4 milioni, in peggioramento di 7,2 milioni dal 30 giugno a causa, tra l‘altro, del canone trimestrale di affitto della sede di Milano e della penale per l‘uscita anticipata dall‘immobile di Pero, oltre che al calo degli incassi tipico dei mesi estivi.

I risultati del terzo trimestre “sono attesi in linea con le previsioni del Nuovo Piano come da ultimo approvato in data 4 settembre 2017. Confermata anche la previsione dei ricavi e dei margini reddituali consolidati per l‘esercizio 2017.

Il gruppo guidato dall'AD Franco Moscetti, prevede nel piano, per il quarto trimestre, ricavi pubblicitari in linea in valore assoluto con l‘ultimo trimestre del 2016 e i ricavi diffusionali in calo.

Per il 2018 si prevedono ricavi per 232 milioni, un Ebitda positivo di 11 milioni e un Ebit negativo per 1 milione; per il 2019 sono previsti 239 milioni di ricavi, un Ebitda di 22 milioni ed Ebit di 12; nel 2020 si prevede il raggiungimento di una posizione finanziaria netta positiva, oltre a ricavi per 247 milioni, Ebitda di 33 milioni ed Ebit di 23 milioni.

I dati pro-forma del 2016 sono 266 milioni di ricavi, -32 milioni di Ebitda, -79 milioni di Ebit.

Ai microfoni di ADVexpress Tv il Direttore Generale Commerciale Gruppo 24 Ore Massimo Colombo, qualche giorno prima della diffusione dei dati dei primi otto mesi, ha ricordato la grande trasformazione in essere per il Gruppo di via Monterosa.

A poco più di 100 giorni lavorativi dal suo insediamento, il manager che ricopre anche il ruolo di Direttore Generale della concessionaria System 24 si è espresso fiducioso sul futuro del Gruppo 24 Ore che sta già mostrando i primi segni positivi della rivoluzione societaria in atto, in termini di migliori performance ottenute.

Per il Sole 24 Ore un futuro 'roseo' quello definito da Colombo, nella convinzione personale che "la carta continuerà ad avere un suo ruolo, anche se oggi non si può più distinguere tra carta e digitale soprattutto per il Solo 24 Ore  visto l'elevato numero di abbonati digitali che ne caratterizza il lettorato. In ogni caso che tu lo legga sul tablet, pc o carta non è il device che fa la differenza ma l'informazione che ti stiamo dando, che non si esaurisce nel nostro quotidiano diciamo 'generalista' perché abbiamo anche tutto il mondo dei quotidiani verticali, che approfondisce, completandolo, tutto ciò che un quotidiano economico come il Sole 24 Ore fa in maniera trasversale parlando a tutti. Insomma dall'universale al particolare, per rispondere meglio alle esigenze più specifiche dei singoli pubblici. Fino ad arrivare al massimo dettaglio offerto  con le banche dati elettroniche per i professionisti."

Guardando avanti il manager non ha dubbi:  "L'esigenza di informazione rimarrà sempre. Mai come ora ce n'è bisogno, e noi abbiamo la fortuna di dare un'informazione che non fanno in tanti , quella economico-finanziaria di qualità.  Ogni nazione ha un editore punto di riferimento del mercato in questo ambito, e per l'Italia siamo noi. Questa è una grande opportunità che dobbiamo sapere sfruttare meglio. Lato editore stiamo infatti lavorando molto sul prodotto per offrire sempre il meglio ai nostri lettori".

Parlando ora di System 24, "stiamo razionalizzando alcune infrastrutture, focalizzandoci su alcuni aspetti e stiamo investendo tempo e risorse per contrastare un mercato che in questo momento non è particolarmente favorevole" dichiara Colombo, precisando che "Stiamo portando a termine in questi giorni un avvicinamento operativo del mondo della concessionaria con quello dell'Editore. Ogni prodotto va creato pensando a come verrà letto dagli utenti, ma anche come verrà valutato e preso in considerazione dagli investitori pubblicitari" Un approccio inevitabile per tornare a produrre risultati di bilancio positivi, che non tarderanno ad arrivare per il manager grazie a questo modus operandi a quattro mani.

Un'altra grande opportunità per gli editori è rappresentata dall'incentivo statale sugli investimenti pubblicitari. "Per il 2017 la cifra è di 20 milioni, non è enorme ma aiuterà a rimettere attenzione su alcuni media che in questo momento sono stati penalizzati rispetto ad altri. Io spero che questa occasione la colgano le PMI, perché per loro vorrebbe dire fare pubblicità quasi gratuitamente e per l'editore una grande occasione di instaurare un rapporto duraturo. Una volta che le aziende avranno provato il valore della comunicazione continueranno ad investire".

Quali infine per il Gruppo 24 Ore i trend, dal punto di vista della diffusione delle copie e della raccolta? "La nostra partita è sulle copie digitali multiple. Ne abbiamo circa 60 mila che non siamo in grado di dichiarare per via dell'adoption (leggi news), cosa che si sta rivelando sempre più complessa visto che stiamo chiedendo a un terzo soggetto che le ha comprate di entrare nel suo mondo e prendere informazioni per procurarci i dati dei reali fruitori, ma ci stiamo lavorando. Qui si gioca un po' la partita del nostro totale diffusioni in questo momentoIn ambito pubblicitario, abbiamo dei trend che accomunano il mercato. Una parte radio che sta andando bene, una quotidiana stampa e digitale che dipende dai mesi. Sicuramente stiamo andando verso un miglioramento" ha concluso Colombo.