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Sole 24 Ore: nei primi nove mesi raccolta pubblicitaria in calo (-9,2%) a quota 49 milioni, meglio del mercato. Risultati migliori delle attese per ricavi consolidati (+5%) ed ebit

Ricavi editoriali stabili (-0,1% da 76,7 a 76,7 milioni di euro) con ricavi diffusionali del quotidiano (carta + digitale) che ammontano a 37,3 milioni di euro, in aumento di 0,1 milioni di euro (+0,3%). I ricavi consolidati del gruppo di cui è Ceo Giuseppe Cerbone (nella foto) sono in crescita del +5%.

Nei primi nove mesi del 2020, il Gruppo 24 ORE ha conseguito ricavi consolidati pari a 132,5 milioni di euro che si confrontano con 143,2 milioni di euro del pari periodo 2019 (-10,7 milioni di euro, pari al -7,5%). Lo scostamento negativo dei ricavi risente in maniera significativa degli effetti legati all’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del virus Covid-19 e alle conseguenti misure restrittive imposte dalle autorità governative.

Nel dettaglio: i ricavi pubblicitari sono in calo di 5,0 milioni di euro (-9,2% da 54,0 a 49,0 milioni di euro), mentre i ricavi editoriali sono stabili (-0,1% da 76,7 a 76,7 milioni di euro) principalmente per lo sviluppo dei ricavi derivanti da abbonamenti digitali e vendite di collaterali, che compensano la contrazione dei ricavi da abbonamenti cartacei al quotidiano, libri e periodici. Gli altri ricavi registrano una flessione di 5,7 milioni di euro (-45,5% da 12,5 a 6,8 milioni di euro). In particolare, i ricavi dell’area Cultura evidenziano una flessione dell’82,8%, poiché sono state chiuse completamente le attività del Mudec – Museo delle Culture di Milano fino al 28 maggio. Successivamente a partire dal 29 maggio il Comune di Milano ha riaperto l’accesso alla Collezione Permanente con capienza contingentata per tre giorni alla settimana. Dall’8 settembre la Collezione Permanente ha riaperto 6 giorni su 7 e fino alla fine del mese di settembre sono rimaste sospese le attività di retail, le mostre a cura di 24 ORE Cultura, la didattica ed il ticketing.

L’emergenza Covid-19, registrata in tutta Italia a partire dalla fine di febbraio 2020 ha avuto un riflesso sia sulle copie diffuse e dichiarate dall’Editore ad ADS, sia sulle copie vendute. In particolare relativamente alle vendite de Il Sole 24 ORE in versione cartacea, si registrano impatti positivi su canale edicola con un incremento rispetto al periodo ante Covid-19; di contro impatti negativi si stanno verificando sulle vendite continuative del prodotto destinate a settori di business che hanno risentito degli effetti del lockdown e delle misure restrittive ancora in corso (come per esempio per treni e aerei) e sulle vendite in blocco cedute in occasione di eventi nonché sulla sospensione temporanea di abbonamenti cartacei destinati a imprese, banche, studi professionali. Per quanto riguarda il quotidiano in versione digitale, invece, sono aumentati in numero significativo i nuovi abbonamenti portando ad una crescita delle copie diffuse rispetto al periodo ante Covid-19.

Nei primi nove mesi del 2020 il portale www.ilsole24ore.com registra una media giornaliera di 1,9 milioni di browser unici con una crescita del 94% rispetto alla media del 2019 (Fonte: Webtrekk). Il risultato è legato alla copertura real time dei temi legati all’emergenza Covid-19, particolarmente sentito sul mese di marzo (3,77 milioni di browser unici media giornaliera, +281% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente) e aprile (3,15 milioni di browser unici media giornaliera, +252% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente), per poi ridimensionarsi nei mesi successivi mantenendo comunque un delta positivo nel confronto con l’anno precedente anche sul mese di settembre (1,31 milioni di browser unici media giornaliera, +20,4% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente). Record giornalieri dei nove mesi registrati il 12 marzo 2020 per browser unici (5,5 milioni) e il 22 marzo 2020 per pagine viste (17,4 milioni) e indicatori in crescita sia per video (stream views media mese +74,8% verso i primi nove mesi 2019) sia sui canali social.

 

Le principali dinamiche che hanno caratterizzato i ricavi consolidati sono:

i ricavi diffusionali del quotidiano (carta + digitale) ammontano a 37,3 milioni di euro, in aumento di 0,1 milioni di euro (+0,3%) rispetto al 30 settembre 2019. I ricavi diffusionali del quotidiano cartaceo ammontano a 22,9 milioni di euro, in calo di 0,9 milioni di euro (-3,7%) rispetto al pari periodo del 2019. Tale andamento è più che compensato dai ricavi diffusionali del quotidiano digitale, pari a 14,4 milioni di euro, in incremento di 1 milione di euro (+7,4%) rispetto al pari periodo del 2019;

− i ricavi pubblicitari del Gruppo, pari a 49,0 milioni di euro, sono in diminuzione di 5,0 milioni di euro (-9,2%) rispetto ai primi nove mesi del 2019, registrando un risultato migliore rispetto all’andamento di mercato in calo del 22,7%. A partire da marzo il diffondersi del virus Covid-19 ha inevitabilmente influito sull’andamento del mercato pubblicitario e, di riflesso, sulla raccolta System.

Inoltre, la propagazione della pandemia Covid-19 ha portato alla sospensione degli eventi «fisici» della controllata Il Sole 24 ORE Eventi S.r.l. in ottemperanza alle disposizioni di legge. Al fine di mitigare gli impatti economici, l’attenzione del management si è prontamente concentrata sulla riconversione delle iniziative in chiave digital attraverso il rinnovamento dell’offerta e il lancio di nuovi format di eventi

− i ricavi dell’Area Cultura, pari a 1,7 milioni di euro, sono in diminuzione di 8,0 milioni di euro (-82,8%), rispetto al pari periodo del precedente esercizio, fortemente penalizzati dall'emergenza Covid19 che ha portato alla chiusura di tutti i musei e sedi espositive durante il periodo di lockdown.

La diffusione (carta + digitale) del quotidiano Il Sole 24 ORE da gennaio a settembre 2020 è complessivamente pari a 145.228 copie medie giorno (-3,9% rispetto all’omologo periodo dell’anno 2019). In particolare, la diffusione media giorno cartacea dichiarata ad ADS per il periodo gennaio – settembre 2020 è pari a 61.411 copie (-13,0% rispetto all’anno 2019). La diffusione digitale dichiarata ad ADS è pari a 83.816 copie medie giorno (+4,2% rispetto all’anno 2019). Da segnalare l’andamento delle vendite edicola che nei mesi da gennaio a settembre 2020 registrano un calo del 2,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente con un mercato in contrazione nello stesso canale del 10,5% (Fonte: ADS, Vendita canali prev. disp. di legge).

Il Gruppo ha chiuso i primi nove mesi del 2020 con risultati in miglioramento rispetto alle attese, sia in termini di ricavi consolidati (+5,0%) che di conseguente impatto favorevole sul margine operativo lordo (ebitda).

Il risultato netto attribuibile ad azionisti della controllante è negativo per 3,4 milioni di euro e si confronta con un risultato positivo per 0,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2019 (che beneficiava di oneri e proventi non ricorrenti complessivamente pari a +7,0 milioni di euro). Al netto di oneri e proventi non ricorrenti il risultato netto attribuibile ad azionisti della controllante è negativo per 5,0 milioni di euro, in miglioramento di 1,5 milioni rispetto a un risultato negativo per 6,5 milioni di euro dello stesso periodo del precedente esercizio.

Evoluzione prevedibile della gestione

I primi nove mesi del 2020 confermano il persistere delle condizioni di debolezza del mercato e di una generale incertezza dell’economia italiana che influenzano, in particolare, l’andamento della raccolta pubblicitaria. L’emergenza sanitaria legata alla diffusione del virus Covid-19 e le misure straordinarie introdotte dalle autorità competenti per contenerla, hanno determinato un peggioramento delle condizioni generali dell’economia a livello globale di cui al momento è difficile prevedere sia la portata sia la durata. Nonostante il miglioramento registrato rispetto al trimestre precedente (+16,1%) nel terzo trimestre del 2020 il Pil, secondo l’Istat, risulta in calo del 4,7% rispetto allo stesso periodo del 2019. (Fonte: comunicato stampa Istat – stima preliminare del PIL – 30 ottobre 2020).

In considerazione della situazione di emergenza sanitaria, il settore editoriale ed in particolare il mercato pubblicitario sono caratterizzati da una generale incertezza su quelli che saranno gli effetti di un eventuale riacuirsi dell’epidemia di Covid-19 e delle conseguenti nuove misure restrittive che potranno essere imposte dalle autorità competenti.

In data 30 giugno 2020 il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato l’aggiornamento del Piano 2020-2023 che recepisce gli impatti della crisi sanitaria legata al diffondersi del Covid-19. L’aggiornamento del Piano 2020-2023 post-Covid conferma sostanzialmente le linee guida strategiche e gli obiettivi di medio-lungo periodo del Piano 2020-2023 pre-Covid.

Nonostante il significativo calo dei ricavi attesi per il 2020, il nuovo piano 2020 -2023 post-Covid prevede ricavi consolidati in crescita e conferma il progressivo miglioramento dei margini operativi anche grazie alle maggiori efficienze conseguibili nei costi diretti e operativi.

Il Gruppo continua a monitorare con estrema attenzione sia l’evolversi dell’emergenza sanitaria legata al virus Covid-19 che le potenziali ricadute sui mercati di riferimento, mantenendo un’attenzione proattiva e costante al contenimento di tutti i costi e all’individuazione di iniziative che possano ulteriormente mitigare il rischio legato ai ricavi a tutela di redditività e flussi di cassa attesi.