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TV Total Video Key Facts. Coruble (RTL AdConnect): “La televisione riafferma la sua forza: potente, efficiente, conveniente e brand safe”

In questa intervista su ADVexpress Stéphane Coruble (in foto), Managing Director della concessionaria internazionale di RTL Group, a commento del report internazionale, sottolinea la centralità della tv nello scenario media. "Il livello di consumo globale della TV in Europa è ancora equivalente a quello di 25 anni fa ed è perfino al suo punto più alto da decenni. In media, nel prime time, ben 263 milioni di spettatori guardano la TV, e sono i responsabili del 71% degli utili totali generati dalla pubblicità. Non si registra nessun rallentamento degli eventi televisivi “istituzionali”, che raccolgono anno dopo anno un’audience enorme, come il Super Bowl, con 122 milioni di spettatori o il Festival della Primavera, in Cina, con i suoi 169 milioni di spettatori".

RTL AdConnect, concessionaria internazionale di RTL Group, pubblica la 25a edizione di 'TV (Total Video) Key Facts', report internazionale destinato ai brand e agli advertiser, sui trend a livello digital e media in generale.

3 domande a Stéphane Coruble, Managing Director di RTL AdConnect.

Quest’anno celebrate il 25° anniversario del vostro studio “TV Key Facts”. Che taglio date alla vostra ricerca?

Molta acqua è passata sotto i ponti dalla pubblicazione del primo “TV Key Facts” nel 1994, e, nonostante le previsioni a volte allarmiste, la realtà non è cambiata. La TV è ancora viva e vegeta, evolve e si rinnova costantemente.

Noi di RTL AdConnect consideriamo la TV come un vettore di innovazione. Negli ultimi decenni, abbiamo assistito e partecipato alla ridefinizione di un network in cui TV significa ormai “Total Video” e la fruizione dei contenuti, si fa passando da uno schermo all’altro. Divorare i propri video preferiti ormai è diventata un’esperienza completamente nuova.

Il report “TV Key Facts” è l’occasione per prendere la rincorsa e anticipare i prossimi anni di televisione, analizzando i trend, le sfide e le opportunità di successo nonché le differenze fra i vari mercati in tutti gli aspetti dell’industria, dalla brand safety all’Ad tech, dalla misurazione all’impatto del GDPR. Abbiamo cercato di guardare al futuro, raccogliendo ricerche e articoli di approfondimento scritti da esperti internazionali, appartenenti a prestigiose aziende del mondo dei media.

Verso quale direzione si sta orientando il mercato audiovisivo globale?

Crediamo nella “coopetition” e nelle alleanze. L’industria televisiva ha sempre occupato una posizione privilegiata nel mercato pubblicitario, ma il mondo sta cambiando e l’affermazione dei giganti del web, insieme all’evoluzione delle modalità di consumo dei media, stanno spingendo le emittenti a pensare ad  un nuovo modo per rispondere alle aspettative degli inserzionisti e dei consumatori di oggi.
Per diversi anni, le emittenti televisive hanno investito molto per restare al passo con lo sviluppo tecnologico e oggi stanno avendo successo laddove il digitale è in difficoltà. Ma la pressione sulle emittenti è sempre elevatissima, in un contesto in cui i data driven insights e il targeting preciso dell’audience TV, saranno presto indispensabili. Stiamo assistendo alla creazione di nuove alleanze, con emittenti regionali o locali che uniscono le forze per affrontare una concorrenza sempre più globale.
Non ci sono mai stati tanti dati a nostra disposizione, da misurare e da analizzare, e la TV può offrire una maggiore precisione in termini di misurazione e dati sugli utenti, offrendo al tempo stesso ai brand un accesso ad ambienti sicuri e a contenuti premium. Grazie alla tecnologia, alla penetrazione della banda larga e ai nuovi dispositivi mobili e connessi, oggi le possibilità di accesso ai contenuti video sono davvero tante. La nuova battaglia in corso in realtà è quella per la conquista dell’attenzione dei consumatori.

Il futuro della televisione resta tuttavia incerto?

Assolutamente no. Negli ultimi cinque anni, abbiamo registrato un calo del consumo quotidiano di TV. Ma ampliando la nostra prospettiva e osservando il periodo dal 1993 al 2017, il livello di consumo globale della TV in Europa è ancora equivalente a quello di 25 anni fa ed è perfino al suo punto più alto da decenni. In media, nel prime time, ben 263 milioni di spettatori siedono di fronte agli schermi per guardare la TV, e sono sempre loro i responsabili del 71% del totale degli utili generati dalla pubblicità. Non si registra nessun rallentamento degli eventi televisivi “istituzionali”, che raccolgono anno dopo anno un’audience enorme, come il Super Bowl, con 122 milioni di spettatori o il Festival della Primavera, in Cina, con i suoi 169 milioni di spettatori.
E la TV  non ha rivali se si considera il suo raggio d’azione senza confronti, la produzione di contenuti di qualità, la sua efficacia pubblicitaria, la capacità di innovare con tecnologie come l’adressable TV o OTT, le nuove modalità di “programmatic buying”, la realtà virtuale e la capacità di adattarsi ad ogni tipo di pubblico.