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Gualtieri. Young Lions Competition: un termometro del potenziale creativo per il futuro

Nel suo intervento in esclusiva su ADVexpress relativo alla Young Lions Competition Gualtieri riflette sul fatto che, nonostante nel periodo che va dal 2004 al 2012 l'Italia è stata la nazione che ha vinto più premi negli Young Lions, spesso i giovani talenti vincitori non 'sbocciavano' secondo le aspettative. "Ci deve essere un meccanismo perverso (molto italiano) che uccide il talento invece di nutrirlo, valorizzarlo ed utilizzarlo come stimolo per la categoria".

Come ogni anno Rai Pubblicità, Art Directors Club Italiano, PR Hub e Assocom hanno selezionato i migliori giovani talenti italiani per rappresentare il nostro paese nella Young Lions Competition, un evento che si tiene durante il Cannes Lions Festival of Creativity.

Questa è una vera e propria finalissima della creatività mondiale 'under 30', in cui si confrontano, nelle varie discipline, i migliori giovani talenti selezionati in ogni paese.

La sfida è molto impegnativa anche perché simula la realtà, anzi di più: si tratta di ricevere il brief, avere un’idea e produrla in 24 ore (48 nel caso della categoria TV).

Nell’edizione appena conclusasi hanno partecipato circa 480 giovani creativi da tutto il mondo. L’Italia ha inviato 6 coppie creative, una per categoria. Quella formata da Lorenzo Guagni e Federica Scalona (M&C Saatchi) partecipava nella categoria Print e si è aggiudicata l’ORO (leggi news). Un risultato prestigioso, ma anche importante perché rompe un lungo digiuno. Infatti era dal 2012 che l’Italia non vinceva alcun premio in questa competizione!

In passato l’Italia si è particolarmente distinta negli Young Lions: nel periodo che va dal 2004 al 2012 è stata la nazione che ha vinto più premi: ben 9 sui 97 assegnati.

Quei i risultati ci facevano ben sperare per il futuro della creatività italiana anche se inevitabilmente suscitavano anche qualche perplessità: tranne rarissimi casi, i giovani talenti vincitori di quei premi non 'sbocciavano' secondo le aspettative; inoltre la competizione “senior” dei Cannes Lions non riservava le stesse soddisfazioni.

Quindi, ci deve essere un meccanismo perverso (molto italiano) che uccide il talento invece di nutrirlo, valorizzarlo ed utilizzarlo come stimolo per la categoria. Colpa delle agenzie, in particolare dei Direttori Creativi?

Colpa dei Clienti? Mah. A dir il vero, pochi si sono occupati di questo argomento, ahimè. A mio modesto avviso, questo dovrebbe essere un importante tema di riflessione e dibattito tra i leader/influencer del mercato della comunicazione in Italia, certamente materia per ADCI e ASSOCOM (ma anche UPA dovrebbe essere della partita).

Bisogna investire sui giovani per sperare in un futuro migliore!

P.S.

La scorsa settimana, a Cannes sono stati annunciati I vincitori dello Young Lions Health Award 2017 (leggi news). Questa competizione non ha niente a che fare con quella citata sopra. Per la cronaca, tra 64 partecipanti, il premio è stato assegnato a due italiani: Giulia Marchi e Stefano Santoni, entrambi art director di Sudler International Milan – WPP Health & Wellness Italy. Complimenti a loro due ed all’agenzia Sudler.

Gianluica Gualtieri

Marketing Communication Cunsultant
www.gianlucagualtieri.it