Interviste

Agenzie nel mirino delle società di consulenza. Repetto (DLV BBDO) : "Un'opportunità per unire consulenza, dati, tecnologia, creatività e media, dando alle agenzie nuove expertise e rendendole più autorevoli e competenti di fronte ai clienti"

Il ceo dell'agenzia, intervistato sul tema da ADVexpress, dichiara di guardare con un certo favore al crescente interesse dei colossi della consulenza verso le agenzie creative e commenta: "Se il fenomeno prendesse piede di sicuro aumenterebbe l’autorevolezza delle agenzie dando loro maggiori tool e fonti di informazione, accrescendo così il valore che potremmo essere in grado di dare. Credo che le società di consulenza considerino media e creatività una fonte di business importante e un asset competitivo da offrire ai loro clienti che alla fine sono gli stessi con cui lavoriamo anche noi agenzie".

Il crescente interesse delle società di consulenza verso le agenzie e i gruppi di comunicazione è al centro del dibattito nell'industry. (Si veda a riguardo il post di Emanuele Nenna e l'opinione di Marco Fanfani, Country Manager TBWA\Italia, guarda il video).

A margine della presentazione a Milano della campagna Land of Fashion realizzata da DLV BBDO, abbiamo intervistato il ceo dell'agenzia, Romeo Repetto, sondando il suo punto di vista sulla questione.

Anche sull'onda della notizia del 16 ottobre scorso relativa  all'acquisizione da parte di EY di Italia Brand Group (leggi news).

"In un mercato sempre uguale a se stesso credo che i cambiamenti siamo spesso positivi. Dal mio punto di vista guardo con favore al fenomeno, indice che il business delle agenzie creative è ancora vivo e interessante e che la giusta creatività è un driver importante per il business dei clienti" ha dichiarato il manager.

"L'ingresso di un'agenzia nell'orbita della consulenza non significa necessariamente che la prima si annulli nella seconda, ma anzi, potrebbe portare a un'unione di competenze riguardanti tecnologia, dati, insight, creatività e  media che diventa ancora più strategica e uno strumento fondamentale per accrescere il business dei clienti".

"Non sono d'accordo con chi pensa che un'operazione di questo genere determini la morte della creatività - prosegue Repetto - perché proprio il valore dell'idea e la capacità di raccontare storie ingaggiando i consumatori, patrimonio indiscusso di noi agenzie, è quel bene prezioso che manca alle imprese di consulenza e che deve essere valorizzato per rispondere in maniera adeguata alle esigenze di business dei clienti. Lo stesso vale per le expertise nel media.".

Cosa succederebbe se un colosso della consulenza puntasse a un merger con il gruppo Omnicom? " Ci si troverebbe a fondere due dna diversi ma orientati allo stesso obiettivo, i risultati di business per i propri clienti, e per questo decisi a valorizzare al meglio le reciproche expertise".

Se il fenomeno prendesse piede cambierebbe completamente lo scenario della comunicazione. "Certamente si e di sicuro aumenterebbe l’autorevolezza delle agenzie dando loro maggiori tool e fonti di informazione, accrescendo così il valore che potremmo essere in grado di dare. Credo che le società di consulenza considerino media e creatività una fonte di business importante e un asset competitivo da offrire ai loro clienti che alla fine sono gli stessi con cui lavoriamo anche noi agenzie".

 

"Quel che ritengo essenziale - conclude Repetto - è muoversi e adattarsi allo scenario che cambia e cercare di guidarlo invece di subirlo".