Interviste

#BrandtoBE con Arlotta (Discovery): "Chiusura 2020 con crescita a doppia cifra per l'area brand solutions&integrations grazie a formati che hanno dato alle aziende la possibilità di raccontare valori, persone ed eccellenze, fondamentali per ripartire"

Nella rubrica realizzata da ADVexpress in collaborazione con l'Osservatorio Branded Entertainment, Michele Arlotta, AdS Innovative Brand Solutions Sr. Dir. Discovery spiega come il Branded Entertainment abbua giocato un ruolo determinante durante il periodo di emergenza sanitaria, avvicinando le aziende ai consumatori, ribadendo occasioni di utilizzo e di consumo dei prodotti anche in periodi critici come quello della pandemia. Questa leva sarà ancora più fondamentale nei prossimi mesi con formati diversi da utilizzare su differenti piattaforme.

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Prosegue con Michele Arlotta, AdS Innovative Brand Solutions Sr. Dir. Discovery, la rubrica realizzata da ADVexpress e l'Osservatorio Branded Entertainment, per fare il punto sui trend del branded content & entertainment in questo periodo di pandemia, con uno sguardo rivolto alle tendenze future.

 

Si è appena concluso il 2020, un anno che, a seguito dell’emergenza sanitaria e del lockdown, ha portato nelle aziende problematiche e difficoltà da superare; in questo scenario di crisi, pensi che il BE sia stata una risorsa per le aziende per continuare a comunicare e coinvolgere le proprie audience?

Il Branded Entertainment è stato sicuramente uno strumento che ha giocato un ruolo determinante durante il periodo di emergenza sanitaria. Ha permesso alle aziende, infatti, di raccontare i loro prodotti attraverso l’inserimento nel tessuto narrativo di storie “autentiche”, peraltro da sempre centrali nell’offerta ediotriale del gruppo, che, non hanno omesso il tema dell’emergenza stessa. Questo ha reso le aziende (e i relativi prodotti) ancora più vicini al momento vissuto dal loro consumatore e ne ha ribadito occasioni di utilizzo e di consumo anche in periodi critici come quello che ancora stiamo vivendo. Chiudiamo l’anno, infatti, con una crescita a doppia cifra del comparto di brand solutions&integrations anche grazie a formati di branded – prossimi alla programmazione - che hanno dato alle aziende la possibilità di raccontarsi attraverso i propri valori, le proprie persone e le proprie eccellenze, fondamentali per affrontare e superare l’emergenza.

Nel 2020 quale ruolo hanno avuto la televisione e le piattaforme di streaming?
Hanno svolto il ruolo che gli è proprio: informare, divertire e raccontare storie intrattenendo.
Hanno quindi ripreso vita gli eventi lineari perchè hanno creato condivisione (anche social) e vicinanza tra le persone in un momento di distanza fisica e sono cresciute le “nuove” piattaforme grazie ad una gestione del tempo nuova e differente. Noi abbiamo cercato di lavorare esattamente in entrambe le direzioni: lato lineare abbiamo dato la possibilità ai nostri viewer di vivere e commentare storie attraverso format di grande successo come “MATRIMONIO A PRIMA VISTA ITALIA”, di avere una lettura ironica della realtà con Maurizio Crozza, e di condividere le proprie passioni attraverso i nostri canali verticali (tv e social) dedicati al food, alla casa e alle passioni maschili; lato piattaforme abbiamo lavorato al lancio di discovery+, il nostro nuovo servizio streaming globale, che sta avvenendo in questi giorni, una bellissima nuova opportunità per il gruppo.


Secondo la tua esperienza, nel 2021 il mercato del branded entertainment in che direzione si svilupperà? Cosa ci riserva il futuro?
Secondo me siamo a un punto di svolta a giudicare anche dalle diverse progettualità che abbiamo intercettato e che stiamo discutendo. Io credo che, in generale, la richiesta di questo tipo di attività di comunicazione sarà in aumento. Più nello specifico, da un lato, ci sarà un proliferare di formati diversi e di durata variabile, da utilizzare su diverse piattaforme: la televisione, in primis, ma anche i canali social e tutte le piattaforme OTT; dall’altro, sempre più valori di brand e di prodotto da spingere e raccontare perche l’emergenza ha indubbiamente portato nel consumatore maggiore sensibilità verso tematiche ambientali e sociali. In entrambe queste direzioni Discovery mi auguro continui ad essere un partner privilegiato per il mercato, per la qualità dei suoi contenuti, universalmente riconosciuta, per la disponibilità di un network “multi-piattaforma” (ad oggi disponiamo già di diverse case di content sui nostri canali social) e per il continuo sostegno alle tematiche ambientali e sociali (diversity & inclusion-empowerment femminile) che continua a promuovere con grande impegno.