Interviste

#BrandToBE con Michele Arlotta (Discovery). "Coinvolgimento del telespettatore con il brand, integrazione ottimale del prodotto nel programma e memorabilità i vantaggi del branded entertainment per un'azienda"

Prosegue con l'intervento dell' Ad sales Innovative Brand Solutions Senior Director di Discovery, la rubrica dell'OBE in collaborazione con ADVexpress. Il manager sottolinea peraltro come la diversificazione del portfolio in canali verticali legati a categorie merceologiche precise abbia ridotto la dispersione e reso la comunicazione particolarmente efficace per il target richiesto.

Avete lanciato iniziative speciali durante la prima fase covid?

Sì, perche come gruppo desideriamo essere sempre proattivi e vicini ai nostri partner: abbiamo creato iniziative per rendere i messaggi pubblicitari coerenti con il periodo con soluzioni efficaci ed estremamente efficienti. Abbiamo inoltre deciso di offrire ai nostri partner la possibilità di raccontare come ciascuno di essi stesse impiegando le proprie risorse per aiutare e sostenere il Paese in questo periodo così delicato, attraverso l’iniziativa“Uniti contro l’emergenza”. Ci è sembrato un modo per ringraziare le aziende dando così anche il nostro contributo come editore e partner commerciale.
 
Il vostro portfolio è composto da canali verticali, riconducibili a categorie merceologiche precise.
Quali sono i 3 vantaggi che questa diversificazione porta a un brand?

Innanzitutto consente di offrire massima coerenza del messaggio pubblicitario delle specifiche categorie
merceologiche di riferimento con le tematiche trattate dal canale.
In secondo luogo, consente di avere una significativa riduzione della dispersione: questa tipologia di canali,
infatti, ha indici di concentrazione superiori alla media, il che rende la comunicazione particolarmente
efficace per il target richiesto. Il nostro portolio infatti è composto da canali verticali come Food Network,
Motor Trend e HGTV – Home & Garden TV
che spaziano dal mondo del food, ai motori, al mondo della casa
e di chi la vive, che rappresentano un’offerta unica per la varietà di temi così tagliata sulle passioni del pubblico italiano. Inoltre, questa tipologia di canali offre un’elevata possibilità di integrazione dei diversi prodotti all’interno dei programmi televisivi più rappresentativi della propria offerta editoriale.

 

Siete stati tra i primi in Italia a proporre agli inserzionisti il branded entertainment. Perché questo strumento rappresenta un’opportunità per un’azienda?

Sì, siamo stati fra i primi player del mercato a proporre ai nostri clienti iniziative di branded entertainment,
sulla spinta di quella proattività, innovazione e agilità che da sempre caratterizza il nostro gruppo, che il
mercato ha dimostrato nel tempo di apprezzare sempre di più. I vantaggi per un’azienda sono molteplici.
Sicuramente perchè è una modalità di comunicazione che aumenta il coinvolgimento del telespettatore con
il prodotto,
che viene integrato perfettamente nel tessuto narrativo del programma. Inoltre, permette di
evidenziarne al meglio alcuni aspetti peculiari o modalità di utilizzo a completamento di quanto può essere
annunciato, ad esempio, all’interno di uno spot pubblicitario classico, consentendo di adattarsi con
maggiore flessibilità anche alle dinamiche digital e social e, infine, ne migliora la memorabilità facendo leva
sugli aspetti emozionali oltre che su quelli più funzionali.