Interviste

Con YEG! e Factory NoLo il Salone del Mobile lancia la digital platform con un format tv interattivo. Briozzo: “Nel futuro degli eventi la convivenza creativa live e digital che impone alle agenzie engagement e amplificazione multicanale dei contenuti"

In questa intervista Giampiero Briozzo, Managing Director & COO di YEG! Milano e CMO del Gruppo spiega ad ADVExpress il format innovativo di un'edizione digitale del Salone del Mobile, per il quale è stata organizzata una vera e propria trasmissione televisiva, utilizzando come base gli studi di Factory Nolo. L'evento, moderato dalla presentatrice Victoria Cabello, ha ottenuto un notevole successo, con una grande interazione di pubblico.

In previsione di un ritorno alla normalità (che tutti ci auguriamo) la redazione di ADVexpress vuole indagare le prospettive presenti e future, nella live communication, per capire quali dinamiche sbocciate durante le limitazioni pandemiche permarranno, quali sono ormai divenute strumenti standard e come le esperienze maturate in quest'ultimo, particolare anno, sono state rielaborate in termini esperienziali e di prospettive future, di contenuti, di possibilità creative e di business.

Ne abbiamo parlato con Giampiero Briozzo (in foto), Managing Director & COO di YEG! e General Manager di Factory NoLo.
Un anno importante il 2021, quello per la company, che ha portato avanti e sviluppato la visione e l'esperienza maturate durante le difficoltà e le limitazioni della prima ondata pandemica. Il gruppo

YEG! con tutte le sue società, puntando da sempre come attitudine, sull'innovazione e su una vision focalizzata sulla cultura, si è fatta trovare “preparato” - come afferma Briozzo - per affrontare lo sconvolgimento determinato della crisi sanitaria.
“Il digitale già prima della crisi Covid-19 era e si prospettava essere un acceleratore: durante la pandemia è diventata una soluzione insostituibile  per le aziende, non nella sola accezione assistenziale e di sopravvivenza, ma come mezzo per proiettarsi nel futuro offrendo aree di sviluppo e crescita. YEG! ha sempre cercato di essere lungimirante, di intuire il domani, costruendolo ogni giorno. E siamo stati fortunati: questi due anni sono stati un periodo florido per noi, nonostante le difficoltà che tutti abbiamo dovuto affrontare. Abbiamo sempre interpretato il digitale come il futuro dei contenuti, dell'intrattenimento live, dei media di comunicazione, come tilt operativo per le aziende maggiormente innovative. I 140 grandi eventi che abbiamo realizzato in questo ultimo anno  sono il nostro storydoing. A volte è difficile descrivere processi complessi in poche parole e sembra quasi di entrare nel surrealismo per un non addetto ai lavori. Poi, quando realizzi qualcosa, quell'azione rimane ed è una realtà a disposizione di tutti, oggettiva. Noi siamo contenti della strada che abbiamo intrapreso, iniziando a percorrerla ben prima della pandemia”.

Presto ci lasceremo alle spalle il concetto di pandemia come “propulsore” dei processi già in atto, soprattutto della digitalizzazione, quasi forzata ad un certo punto, che ha condensato in sedici mesi e reso consuete abitudini che avrebbero richiesto anni per la messa in pratica.
Il processo di cambiamento al digitale ha dato slancio a quelle aziende più visionarie che in un momento difficile hanno investito, rischiando, grazie ad un pensiero strategico e hanno generato così nuovi modi di lavorare, interagire e fare business, modificando comportamenti di consumatori e mercato.

Il cambiamento è uno stato permanente e il digitale (e lo sta già facendo) darà vita ad un mercato più sostenibile e più inclusivo di prima” commenta Briozzo.
Un esempio vero e proprio di modello del futuro delle manifestazioni live è l'evento realizzato da YEG! e dalla sua società Factory NoLo, organizzato e gestito del Salone Del Mobile 2021. Una manifestazione che ha ottenuto un notevole successo, con una grande interazione di pubblico.

“Gli organizzatori del Salone hanno intuito di poter sfruttare la nostra expertise per ampliare il messaggio della manifestazione e dell’utilizzo della nuova piattaforma digitale dando a valore e attenzione non solo alla forza comunicativa dell’evento ma anche alle persone che stanno dietro alle quinte e che quotidianamente ne costruiscono il successo. Insieme al cliente abbiamo condiviso la volontà di realizzare una format televisivo interattivo, che ammiccasse verso l’identità di una piattaforma di contenuto”.

Un Salone del Mobile edizione digitale, un accadimento inedito, per il quale è stato organizzato un vero e proprio show (interattivo), utilizzando come base gli studi di FactoryNoLo, dove sull’immenso stage immersivo, si sono susseguiti i protagonisti della manifestazione ospitati e moderati con la simpatia e la professionalità propri della presentatrice Victoria Cabello.
Abbiamo chiesto a Giampiero Briozzo di raccontarci come sono nati i contenuti presenti
nell'evento Salone Del Mobile 2021. Emerge che la House of Content quale YEG! è, ha concepito e realizzato, sia a livello creativo, autoriale, produttivo, molti dei contenuti presenti, come ad esempio la video rubrica presso lo studio Boeri o le ambientazioni scenografiche.
“Siamo da sempre molto legati al contenuto” - continua Briozzo - “É una delle nostre convinzioni. Vogliamo che l'evoluzione per YEG! e i propri clienti vada verso la creazione di piattaforme di contenuto, con nuove modalità di presentazione delle informazioni, dove i messaggi di brand vivano all'interno di un canale proprietario, quasi come se il contenuto divenisse il mezzo stesso di comunicazione”.

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Briozzo sottolinea che la sfida principale per le agenzie di eventi non è solo produrre il contenitore  giusto per l'informazione da divulgare, ma anche organizzare la ricchezza di contenuti prodotti affinché possano ampliare e restituire il messaggio valoriale del brand. In questa visione si inserisce anche la convinzione del Managing Director & COO di YEG! della necessità, da parte dei marchi, di diventare editori di sé stessi, creando format e significati che connotino il brand, dove la qualità della componente autoriale porterà le aziende a diventare value generator: le piattaforme digitali sono l'unico strumento in grado d'incanalare e strutturare tutta questa energia creativa e strategica e questi messaggi.

Non a caso, per le nuove assunzioni, Factory NoLo si rivolge soprattutto a quelle professionalità che hanno una esperienza autoriale in campo televisivo e radiofonico, per soddisfare una capacità narrativa che permetta di dare la giusta forma e attrattiva al contenuto.

Le forme consuetudinarie della comunicazione hanno subito un cambiamento marcato.  “La fisicità tornerà certo, ma il digitale è troppo potente per ignorarne le potenzialità diffusive, sotto ogni aspetto, di audience, possibilità di commistione di linguaggi, media e sviluppo di creatività trasversali – continua Briozzo - “L'evento è il tool più forte di comunicazione strategica. Nel futuro, che è oggi, ci saranno meno persone fisiche invitate in loco perché una parte delle risorse verrà utilizzata per coinvolgere un numero maggiore di fruitori attraverso il digitale, dove sarà determinante la creatività dell'agenzia nel far sentire le altre migliaia di persone collegate importanti esattamente come quelle in presenza, con contenuti dedicati e disponibili solo per i connessi, tutto in un’ottica budgetwise”.

I più attenti del settore rimarcano che nel futuro tutti i contenuti saranno on demand, ma non nel senso “disponibili all'acquisto”, bensì a significare che lo smartphone è diventato il telecomando delle nostre informazioni, orientatore di visioni, con che cosa, come e quando vogliamo entrare in contatto con le informazioni che il web mette a disposizione, con i prodotti informativi e d'intrattenimento che saranno gli stessi brand a generare permettendone la fruibilità. Si aprono scenari enormi di possibilità che rasentano l'infinito.

Terminata la chiacchierata con Giampiero Briozzo, mi è venuta in mente la riposta che mi diede una guida di enduro, terminata la mia prima esperienza con le moto da fuori strada, dopo che rimasi impressionato delle capacità di questi mezzi di andare ovunque: “L'unico limite di queste moto è il pilota” - disse. Per il digitale credo valga la stessa cosa. Fate largo ai condottieri quindi.

 

Davide Riva