Interviste

Sassoli de Bianchi (UPA) su dimissioni Campo Dall'Orto: " Per l'ennesima volta il destino della televisione pubblica è conseguenza di decisioni politiche incomprensibili"

Il presidente dell'UPA, interpellato da ADVexpress sulla vicenda, dichiara di non essere stupito di quanto accaduto e ricorda la proposta, rimasta inascoltata, effettuata dall'Associazione di conferire la Rai ad una Fondazione che la svincolasse dalla politica. E afferma: " Per l'ennesima volta assistiamo ad una totale mancanza di trasparenza su decisioni che interessano l'intero Paese, penalizzando una Direzione Generale che a nostro parere stava dando un'accelerazione alla modernizzazione del mezzo attraverso la sua digitalizzazione".

Lo scorso venerdì 26 maggio abbiamo dato notizia della rinuncia all’incarico di direttore generale della Rai da parte di Antonio Campo Dall'Orto (leggi news),  dopo la bocciatura del suo “Piano news” avvenuta lunedì scorso da parte del Consiglio di Amministrazione dell’azienda radiotelevisiva, anche con il voto contrario anche della presidente Monica Maggioni.


Abbiamo chiesto una riflessione su questa vicenda a Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente dell'UPA, l'associazione che riunisce le maggiori aziende investitrici del mercato.

"Per anni abbiamo fatto una battaglia perchè i destini della Rai si separassero da quelli della politica, proponendo soluzioni concrete, come quella di conferire la stessa Rai ad una Fondazione che la mettesse al riparo dalla politica politicante (leggi news, ndr).  Nessuno ci ha ascoltato, perciò non sono stupito del fatto che per l'ennesima volta il destino della televisione pubblica sia conseguenza di decisioni politiche incomprensibili, non spiegate sia ai cittadini, che sono i primi azionisti, che agli investitori pubblicitari, che la sostengono" ha commentato Sassoli ad ADVexpress.


"Per l'ennesima volta -  ha aggiunto il presidente dell'UPA - assistiamo ad una totale mancanza di trasparenza su decisioni che interessano l'intero Paese, penalizzando una Direzione Generale che a nostro parere stava dando un'accelerazione alla modernizzazione del mezzo attraverso la sua digitalizzazione, e stava realizzando una programmazione apprezzata dal pubblico e dagli stessi investitori pubblicitari".


"Finchè la Rai non sarà svincolata dalla politica, questi problemi si ripeteranno a danno dell'azienda stessa" ha concluso Sassoli de Bianchi.