Interviste
Sassoli (UPA): "Dal Governo attesi incentivi per dare liquidità a imprese e cittadini e accelerare la ripresa di consumi e investimenti. Appuntamento a fine mese per le stime sul mercato pubblicitario 2020"
Come pubblicato i giorni scorsi su ADVexpress (leggi news), un'indagine di UPA - PoliMi sull'impatto della crisi sugli investimenti pubblicitari condotta ad aprile e maggio che ha coinvolto 78 aziende di marca, rivela che il 30% prevede una diminuzione dei budget fra il -10% e il -30% e il 28% dichiara decrementi oltre il 30%. L’87% sostiene che le risorse bloccate nell'emergenza non verranno riallocate nei prossimi mesi dell’anno. Il 26% indica per il 2020 impatti nulli o inferiori al 10% sugli investimenti pubblicitari che, per l’81% torneranno ad assumere una dinamica fisiologica, già nel secondo semestre di quest’anno (16%) o nel 2021 (49%). Per il 68% crescerà lo spending sul digitale. Aumentano inoltre le iniziative che possano testimoniare l’impatto positivo delle marche sulla società.
Abbiamo raggiunto telefonicamente il presidente dell'UPA, Lorenzo Sassoli de Bianchi, per un commento a questi dati, in attesa di conoscere quelli della survey tra le aziende dell'associazione che, anticipa il manager, saranno resi noti a fine mese, insieme alle stime sulla chiusura del mercato pubblicitario 2020.
"Le evidenze emerse non si distanziano tanto dai trend forniti da Nielsen. Trovo rilevante la forte crescita di investimenti legati al brand purpose, a indicare come l'attenzione ai temi sociali della sostenibilità sarà sempre più un asset della comunicazione della marca che punta soprattutto a raccontare il proprio ruolo istituzionale rispetto a una spinta all'acquisto, visto il trend di consumi stagnanti legati alla ridotta disponibilità di risorse da spendere". osserva Sassoli de Bianchi.
"Sono convinto che la pubblicità ripartirà quando decolleranno i consumi ma serve l'acceleratore degli incentivi e delle misure annunciate dal Governo. Quelle adottate per l'acquisto delle biciclette, ad esempio, hanno funzionato, ora sono necessarie quelle per le auto, settore fondamentale per il Paese con il proprio indotto e secondo spender dopo l'alimentare. Certamente il tax credit e il sostegno alla stampa e all'editoria, dovrebbero fornire una spinta agli investimenti pubblicitari e un supporto al mondo della comunicazione." aggiunge il presidente dell'UPA. "L'economia italiana si è già rimessa in moto in maniera autonoma, le attività stanno gradualmente riaprendo ma resta il nodo della disponibilità di denaro e della fiducia, che a sua volta impatta sui consumi. Per questo serve l'acceleratore dei fondi europei e degli incentivi governativi. Positiva l'attitudine degli italiani al risparmio, confermata dalle sottoscrizioni dei buoni del Tesoro effettuata con decisione dai cittadini a conferma della loro fiducia nel Paese e nelle istituzioni. Così come positiva è stata la reazione dell'Italia, la più colpita, alla crisi, diventando un modello per gli altri Paesi. Ora la fase più acuta è superata e speriamo che la convalescenza non sia troppo lunga".