Interviste

Wavemaker pronta alle sfide del mercato puntando su Media, Content e Tech. Nessun timore per le società di consulenza. Vergani: "Proiettiamo l'agenzia verso il futuro integrando le migliori soluzioni di business e comunicazione"

Il ceo della big company nata dalla fusione di MEC e Maxus racconta ad ADVexpress il modello organizzativo e la squadra che sta mettendo a punto per rendere la struttura competitiva in un mercato sempre più complesso. Grazie a professionisti verticali e ad expertise che vanno ben oltre il media per spaziare in tutte le discipline e i servizi richiesti dal mercato, beneficiando, tra l'altro, del know how delle due agenzie media, di Wavemaker Content, WM Audience Science e della piattaforma di audience technology [m]PLATFORM per l’integrazione di insight e dati. Ma è solo l'inizio.

edia, Content e Tech. Questi i tre pilastri dell'offerta di Wavemaker, la nuova company frutto della fusione tra MEC e Maxus (leggi news) a livello globale, che sarà operativa anche in Italia da gennaio 2018 sotto la guida del Ceo Luca Vergani.

Il manager, incontrato a Milano il 10 novembre a margine del Forum WPP -Ambrosetti, ha commentato ai nostri microfoni: “Media, contenuto e tecnologia sono le parole chiave della nostra offerta ai clienti e portano con sé il know how di due grandi agenzie media come MEC e MAXUS, dell'omonima Wavemaker Content , divisione specializzata che raccoglie in un’unica unit diverse discipline relative alla gestione del content marketing  (consulenza strategica, realizzazione sito, SEO, social, misurazione, servizi creativi, partnership …..), e di [m]PLATFORM, la piattaforma proprietaria globale di GroupM di audience technology per l’integrazione di insight e dati, un'attività fondamentale per individuare le aree di contenuto più rilevanti per i nostri clienti in funzione dei loro kpi di business”.

Wavemaker conterà in sé diverse 'unit' specializzate dedicate ai tre asset sopracitati, come WM Content, appunto, e WM Audience Science per le attività di targeting dei consumatori, beneficiando delle nuove potenzialità offerte da tecnologia e digitale per interagire in modo innovativo ed efficace con audience diverse.

La sfida che ora attende Vergani (entrato peraltro a far parte del Global EXCO Wavemaker di cui l’Italia rappresenta uno dei principali mercati), è quella di mettere a punto la squadra migliore per proiettare la nuova agenzia verso il futuro, in un mercato reso ancora più competitivo anche dall'interesse per il settore della comunicazione da parte delle società di consulenza.

Una minaccia reale? Dalle parole di Vergani, sembra proprio di no.

“Stiamo mettendo a punto un'organizzazione interna dotandoci delle migliori competenze, dei più brillanti specialisti verticali e di business consultant per offrire ai clienti una consulenza strategica a 360° che integri le migliori soluzioni di business e comunicazione”.

In attesa di conoscere tutti i dettagli, e i numeri italiani della nuova super company che vedrà la luce ufficialmente nella prima decade di gennaio, ricordiamo che Wavemaker a livello globale gestisce un billing media di 38 miliardi di dollari, conta uffici in 90 Paesi  con più di 8.500 professionisti, 2.900 esperti digitali, oltre 750 esperti di contenuto, oltre 400 data specialist e oltre 200 in piattaforme tecnologiche. 

Tra i big client che la company gestirà dal 2018 in Italia c'è Ikea, che, come già pubblicato da ADVexpress, le ha affidato, dopo un lungo pitch, il budget media da 20 milioni di euro per il nostro Paese.