Interviste

Zenith festeggia 30 anni. Cavalli: "Puntiamo a una crescita a doppia cifra entro fine anno grazie a un posizionamento basato sul Roi+, consulenza, experience e tecnologia"

In occasione del 30° anniversario dell'agenzia del gruppo Publicis sul mercato, il Ceo ripercorre con ADVexpress le tappe di uno sviluppo che l'ha portata a focalizzarsi su un approccio orientato ai risultati di business per i clienti, garantendo loro valore, performance e crescita e un'offerta consulenziale con servizi a valore aggiunto che ormai valgono il 50% del business. Puntando anche su servizi integrati garantiti dalle sinergie con le piattaforme di Publicis Media, forte expertise nella gestione dei dati e investimenti tecnologici.

Questo mese Zenith festeggia il suo trentesimo anniversario. In occasione di questa importante ricorrenza, Luca Cavalli, CEO di Zenith Italy (nella foto in alto), ha fatto il punto con ADVexpress sulle tappe di crescita dell'agenzia parte di Publicis Media, sottolineando come il network abbia saputo evolversi e trasformarsi nel corso del tempo per aiutare i propri clienti ad affrontare le sfide di un mercato sempre più competitivo. 

La storia di Zenith ha inizio a Londra nell’ottobre del 1988 dall’unione dei dipartimenti di media buying di Saatchi & Saatchi, BSB Dorland e KHBB. Da queste origini britanniche l’agenzia è cresciuta fino a diventare uno dei primi network media nel mondo. Per prima è stata in grado di espandersi in mercati chiave a livello globale: è approdata in Cina nel 1994 e negli Stati Uniti nel 1995. Nel 2000, in seguito all’acquisizione di Saatchi & Saatchi da parte del Gruppo Publicis, è avvenuta la fusione tra Zenith e Optimedia. Il 2002 ha segnato un passaggio fondamentale per l’agenzia che ha annunciato il suo posizionamento strategico, The ROI Agency, all’interno del performance marketing. Durante il primo decennio del terzo millennio il network si è distinto grazie a una crescita e uno sviluppo incredibili in diversi ambiti: performance, branded content, analytics, consulenza a 360° nelle aree del digital e delle sponsorizzazioni. Nel 2016, con la nascita di Publicis Media, Zenith ha rinnovato la propria brand identity e lanciato il nuovo approccio ROI+, focalizzandosi sulla marketing transformation e sulla crescita del business dei propri clienti.  

 
A settembre di quest’anno Forrester Research ha nominato Zenith come ‘Leader’ nel suo report “The Forrester Wave: Global Media Agencies, Q3 2018”, riconoscendone i punti di forza e la spinta innovativa negli ambiti dell’e-commerce, della personalizzazione, del marketing consulting, dell’automazione, dello sviluppo di strumenti e competenze di AI e visualizzazione dati. 

Vittorio Bonori, Global President Zenith

 Vittorio Bonori, Global Brand President di Zenith (nella foto a sinistra), che ha guidato l'agenzia nel suo percorso di sviluppo in Italia fino al 2016,  ed ora anche a livello internazionale,  ha dichiarato: “Sono molto orgoglioso di far parte del network pionieristico che oggi celebra il suo 30° anniversario. Come ROI agency ci siamo costantemente innovati; la nostra visione è quella di essere un partner chiave per il business dei nostri clienti, sempre focalizzati sulla strategia di crescita, sull’experience planning e sull’ottimizzazione one-to-one”.

All'interno di questo percorso evolutivo si è inserito anche il processo di crescita professionale e manageriale di Luca Cavalli, che, approdato in Optimedia nel 2000 nel reparto Ricerche come Research Manager, dopo precedenti esperienze in Mediaforce, ha contribuito e vissuto l'evoluzione dell'agenzia, di pari passo con lo sviluppo del digitale, delle nuove piattaforme,  dei canali televisivi e digitali sul mercato e più in generale dei media, acquisendo sempre nuove capabilities, ruoli e competenze, fino alla sua nomina a CEO di Zenith Italy nell'aprile del 2016.

La storia di Zenith, ricorda Cavalli, è costellata dalla nascita di divisioni ed entità  dedicate alla gestione dei nuovi mezzi che nel corso degli anni si sono affermati sul mercato, basti pensare alla creazione di Newcast, nel 2010, per offrire ai clienti expertise soluzioni di comunicazione non tradizionali e cross platform. Nel 2016 è nata Publicis Media, per raggruppare tutte le entity media del gruppo, in linea con la decisione del Gruppo Publicis di razionalizzare gli asset con una nuova organizzazione in tre solutions hub: Publicis Media per il media, Publicis Communications per la creatività e Publicis.Sapient dedicata a business transformation e consulenza. Portando Publicis a diventare un gruppo di comunicazione a 360° posizionato come una piattaforma end to end per soddisfare tutte le esigenze di marketing, comunicazione e di business dei clienti. 

 A riguardo, centrale è il posizionamento di roy agency di Zenith, oggi ROI+, sinonimo, spiega Cavalli, di un'incessante ricerca per garantire ai clienti ritorno sugli investimenti, grazie anche a un approccio consulenziale nuovo e moderno che oltre al media planning & buying abbraccia strategia, servizi a valore aggiunto, gestione dei dati, offerta tecnologia e competenze a tutto tondo. Tanto che oggi proprio l'area della consulenza e dei servizi a valore aggiunto, sottolinea il Ceo, vale il 50% del business dell'agenzia e cresce del +20 - 25%.  "Il punto di partenza e di arrivo per noi, oggi, non è realizzare campagne di comunicazione che restituiscano risultati, ma la crescita del business dei clienti, grazie anche a un'offerta personalizzata e integrata garantita dalla nostra appartenenza a una piattaforma end to end di Publicis Media e Publicis Groupe che offre ai clienti la possibilità di 'scegliere' quel che più ha bisogno e gli interessa per la sua crescita. La nostra è una struttura totalmente liquida, all'interno della quale nascono team interdisciplinari dedicati a media, creatività, sviluppo del business, composti da professionisti capaci di gestire e governare questa grande integrazione". Tra i più recenti 'risultati' di questo approccio è l'acquisizione a livello globale di un cliente come GlaxosmithKline, mentre tra le sfide aperte c'è il pitch per Luxottica.  Oggi Zenith conta 240 talenti tra Milano e Roma, 
che lavorano su alcuni dei più importanti brand globali, fra i quali L’Oréal, Lactalis, Kering, Aviva, Essity, Nomad Foods e Perrigo.

Zenith 30 LogoProprio il posizionamento basato sul Roi+  e l'elevata offerta integrata e consulenziale di Zenith sono gli asset grazie ai quali l'agenzia punta "a mantenere l'attuale trend di crescita a doppia cifra anche per fine anno" dichiara Cavalli, in linea con i risultati dell'anno scorso. Complice, anche, l'acquisizione, avvenuta durante l'anno, di clienti importanti tra i quali Abbott, Roy Rogers e Sea Aeroporti.
Parlando del 2019, il Ceo anticipa: "Sarà un anno di 'attacco', di partecipazione a gare e di crescita anche grazie al new business". 

Allargando lo sguardo alle competenze indispensabili per un'agenzia media oggi così come nel prossimo futuro, Cavalli riflette: "Come abbiamo fatto in Zenith negli anni, è necessario investire nelle aree del digitale, dei dati, della tecnologia, del machine learning e in assoluto maturare competenze per offrire ai clienti pensiero strategico di nuova generazione che porti valore di business".

Quali le doti richieste ai giovani che aspirano a lavorare in un centro media come Zenith e in generale nel settore oggi? "Innanzitutto grande capacità di interpretare il mondo che ci circonda, sempre più dinamico, veloce e senza schemi definiti. Abilità capire e interpretare gli spostamenti dei consumatori, nello spazio fisico e virtuale.  Ecco perchè ci avvaliamo sia di giovani provenienti da facoltà quali ingegneria, statistica e matematica, ma anche di giovani menti dalla formazione più economico - umanistica ". 

Altra parola chiave per Zenith è experience. "Dobbiamo offrire ai clienti esperienze di valore perchè quel che conta oggi per i prodotti non è tanto la loro qualità fisica, quanto il servizio che offrono ai consumatori. Questo comporta la necessità di maturare grande capacità predittiva nell'intercettare le esigenze dei consumatori nei loro percorsi verso i brand, e in questo percorso la tecnologia è un fattore abilitante, anche grazie all'intelligenza artificiale che fornisce insight in tempi brevi. Ma l'interpretazione dei dati, tengo a sottolineare, resta una prerogativa degli esperti e delle menti umane. Dalla somma di tecnologia e abilità interpretativa dei nostri professionisti arriviamo a ottimizzare campagne che raggiungono in modo più efficace i target, a livello geografico, temporale ed editoriale. Ecco perchè l'abilità nell'adattare contenuti di comunicazione in base ai profili ed alle esigenze delle persone sarà uno dei trend principali per il 2019, così come l'ecommerce" conclude Cavalli". 
 

EC