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NC. Nextatlas, lo studio dei trend diventa tecnologico

Grazie alla sua piattaforma proprietaria, Icoolhunt rende 'scientifico' quello che, fino a poco tempo fa, era un lavoro fatto manualmente, utilizzando i dati provenienti dai social media, offre ai clienti informazioni precise e data driven sui trend emergenti, utili per sviluppare una strategia di comunicazione.

I social media sono dei tesori di dati da utilizzare per capire quali sono i trend emergentinei diversi settori. Questa è la convinzione di base di Luca e Alessio Morena (nella foto), fondatori e ceo di iCoolhunt, che hanno lanciato sul mercato la prima piattaforma in Italia di trend forecasting con l’obiettivo di offrire alle aziende e alle agenzie di comunicazione informazioni concrete, basate su numeri reali, sulle tendenze dominanti. Dopo avere creato nel 2012 il primo social media di condivisione di fotografie, nel 2015 i due fratelli torinesi lanciano Nextatlas, una piattaforma data driven che aggrega le informazioni provenienti da diversi social media. La ricerca dei trend diventa insomma ‘scientifica’, grazie a iCoolhunt, ed è per questo motivo che ADC Group ha deciso di assegnarle il ‘Premio Innovazione Digitale’, nell’ambito degli NC Digital Awards 2016. Sull'ultimo numero di NC - Nuova Comunicazione, la parola a Luca Morena, ceo e founder iCoolhunt.

 

Quali sono a suo avviso le motivazioni che vi hanno fatto meritare questo premio?

Nessuno nel settore del marketing e della comunicazione aveva ancora pensato di applicare le moderne tecniche della scienza dei dati alla previsione dei trend che interessano alle aziende. iCoolhunt ha dunque innovato un processo da sempre fatto a mano con studi desk e ragionamenti intuitivi, sfruttando l’enormità dei dati prodotti spontaneamente dagli utenti dei social media.
Abbiamo, insomma, ‘scientificizzato’ la ricerca dei trend. Un altro aspetto da non sottovalutare è che questo nuovo approccio allo studio delle tendenze nasce in Italia, patria della moda, del lifestyle e dell’enogastronomia.

 

Qual è il posizionamento dell’azienda? Che cosa offre ai clienti?

iCoolhunt nasce nel 2012 come social media di condivisione di fotografie per segnalare i nuovi trend. L’anno scorso la svolta vera e propria, con il lancio di Nextatlas, una piattaforma data driven sulla quale le aziende possono visualizzare facilmente le tendenze emergenti a seconda dei loro settori e necessità, attraverso l’aggregazione di immagini provenienti da diversi social media come Twitter, Instagram, Tumblr e YouTube, e altri ‘ambienti’ nati sul web (ad esempio, Spotify per la musica, ndr). La fonte principale sono le comunità di insider delle varie industrie, che sanno con un certo anticipo quali saranno i nuovi trend e che per questo sono sottoposti da parte nostra a una costante e continua analisi. Grazie a una serie di algoritmi e di processi possiamo realizzare, attraverso l’aggregazione di immagini e tag simili, dei contenuti visivi che vengono segnalati in parte automaticamente sulla nostra piattaforma e in parte presi in esame dai nostri analyst che redigono un trend report. Il tutto trattato con una forte attenzione alla misurazione e ai dati. Le aziende e le agenzie creative abbonate al servizio possono così essere aggiornate su tutte le segnalazioni che vengono aggiornate in tempo reale.

 

Ad oggi quali aziende si sono già affidate a iCoolhunt?

Abbiamo aziende di tutti i settori merceologici, proprio perché gli insight che forniamo sono multisettoriali: siamo infatti convinti che le innovazioni non vengano mai solo dal settore di riferimento, ma che traendo spunto da altri limitrofi si possano creare soluzioni davvero originali. Fra i brand che si affidano a noi, vi sono Fiat Chrsyler nell’automotive, Lavazza nel food, Autogrill nei servizi, Allianz nelle assicurazioni e Prada nella moda. Ma si rivolgono a noi anche le agenzie di comunicazione - ad esempio Omnicom, PhMedia, Armando Testa che possono così trovare ispirazione per le proprie soluzioni dalle informazioni fornite da Nextatlas. 


Ci può raccontare qualche case history esemplificativa del vostro modus operandi?

Per Fiat Chrysler Automotive abbiamo lavorato sul lancio di Alfa Romeo Mito. Mappando le parole e le immagini del target, è diventato subito chiaro che sono molte le nuove abitudini e necessità di cui il brand Alfa deve tenere conto. Gli asset del brand sono quindi stati disaggregati per capire il loro impatto e quindi riattualizzati in base ai nuovi trend e significati emersi. La ricerca ha permesso di capire dove i giovani millennials si muovono e di tradurre questi insight nella campagna di lancio di Alfa Mito 2016. Un altro esempio è la ricerca fatta per Allianz, che voleva lanciare un concorso per l’estate lavorando sul core brand value, ‘serenità’. Nextatlas ha fornito delle informazioni sulle destinazioni più interessanti per viaggiare e le caratteristiche principali di questi luoghi in termini di scelte di stile di vita emergenti. I risultati ottenuti hanno consentito al team marketing di Allianz di selezionare i premi del concorso che rispecchiano i valori del brand e i desideri del target. 


Quali sono i vostri obiettivi per il prossimo futuro?

Puntiamo a estendere il nostro raggio d’azione fuori dall’Italia, in cui siamo per il momento concentrati. In quest’ottica va visto l’ingresso nella società del britannico Marc Worth, uno dei pionieri di questo mercato, e forse nel medio termine apriremo una sede a Londra. Abbiamo intenzione anche di portare avanti dei progetti di sviluppo tecnologico, per spingere questo tipo di servizi verso tecnologie di intelligenza artificiale a supporto del lavoro creativo. Insomma, crescere, crescere, crescere.