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NC Speciale ’20 e Altri 20’. Open Fiber, essere purpose driven e abilitare la rivoluzione digitale

Una mission che vuole cambiare e migliorare la vita dei cittadini grazie alla tecnologia in fibra ottica con più servizi, velocità, accessibilità e affidabilità. Perché oggi è più che mai fondamentale essere consapevoli del proprio ruolo nella società, abilitando la rivoluzione digitale, ma mantenendo sempre le persone al centro.

Open Fiber nasce per realizzare una rete di comunicazione elettronica in fibra ottica ad altissima velocità, che supera 1 gigabit al secondo, su tutto il territorio nazionale e aiutare così l’Italia a recuperare il divario digitale con il resto d’Europa abilitando i servizi digitali di ultima generazione. Costituita nel 2017 dalla fusione tra Enel Open Fiber e Metroweb, la società è oggi controllata da Open Fiber Holdings, partecipata al 60% da Cdp Equity (Cdpe) e al 40% da Macquarie Asset Management (Mam).

L’azienda non si rivolge direttamente al cliente finale, ma vende i propri servizi agli operatori retail con un modello wholesale only (all’ingrosso, ndr). Partita come una startup oggi Open Fiber conta 1.300 dipendenti e vanta la rete in fibra ottica più vasta del Paese con 14 milioni di unità immobiliari raggiunte. Un primato che viene supportato da una strategia di comunicazione incentrata particolarmente su digital e social, come spiega in questa intervista Andrea Falessi, direttore relazione esterne.

Come cambiato negli anni il vostro approccio alla comunicazione per andare incontro alle nuove necessità del mercato? Oggi, è fondamentale saper ascoltare le audience e dialogare con le persone, raccontando la propria storia e il ruolo dell’azienda. Per questo pianifichiamo su canali online e offline, alla costante ricerca del mix più efficace con una particolare attenzione al mezzo digital.

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La pandemia ha spinto la ‘digital transformation’. In tal senso, è recente il vostro Memorandum of Understanding (MoU) siglato con il Gruppo Autostrade per l’Italia (Aspi). Ce ne parla? Si tratta di un accordo che ha due principali linee di sviluppo. La prima riguarda un impegno diretto sulla costruzione e il completamento delle reti di tlc, le più avanzate, quelle in grado di cancellare il digital divide. Per questo abbiamo costituito il Consorzio Open Fiber Network Solutions, che mobiliterà almeno 1.000 persone sui cantieri. La seconda riguarda le sinergie tra grandi gruppi che appartengono alla galassia Cdp, per rendere più smart le nostre città e le nostre strade.

Sostenibilità, trasparenza e gender equality sono valori su cui puntate? Open Fiber non solo è attenta a questi temi, ma crediamo fortemente nella potenzialità della fibra ottica come strumento per ridurre le disuguaglianze sociali, economiche e culturali. La costruzione di una nuova autostrada digitale ha impatti positivi sia in termini ambientali sia sociali. Pur non essendo quotati, rendicontiamo da due anni le nostre pratiche di sostenibilità e i nostri impatti in un report che rapidamente evolverà verso un vero e proprio Bilancio di Sostenibilità.

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Qual è il vostro purpose aziendale e come avete scelto di veicolarlo in comunicazione? Essere un’azienda ‘purpose driven’ oggi è fondamentale. Le im- prese che ottengono migliori risultati in termini di business sono quelle consapevoli del loro ruolo all’interno delle società.

Open Fiber è un’azienda giovane che nasce con l’obiettivo di creare una rete infrastrutturale in fibra Ftth, ma non è solo connessioni e infrastrutture very high capacity. Sta assumendo un ruolo sociale fondamentale: diventa pioniere per abilitare la rivoluzione tecnolo- gica e digitale, riducendo il digital divide e consentendo lo sviluppo di servizi ‘verticali’, che comportano più innovazione, produttività e sostenibilità. Mettiamo le persone al centro, apportando un significativo valore aggiunto nella loro vita quotidiana. C’è tanto da fare per poter abbattere realmente il gap digitale e quindi Open Fiber in questo contesto diventa di fatto provider di qualcosa che ancora non è realmente ‘commoditizzato’ tanto da venir associato a un forte valore simbolico e sociale, ovvero diventa l’abilitatore di una rivoluzione digitale. Per divulgare un purpose efficace, la comunicazione diventa un asset fondamentale con una prevalente pianificazione digital, video strategy e social.

 

 La comunicazione, tra passato e futuro. Quali gli step più significativi? L’evoluzione è stata sia nei mezzi utilizzati per comunicare sia nei messaggi. L’avanzare della tecnologia ci ha spinti verso la comu- nicazione digitale, ed è stata via via posta sempre maggiore attenzione su temi sociali e di sostenibilità. Abbiamo anche portato avanti campagne di tipo educational per raccontare alle persone come le reti per la trasmissione di dati di ultima generazione siano essenziali per garantire l’evoluzione tecnologica del nostro Paese. In Italia, a differenza di altri paesi, la tv lineare continua ad avere un ruolo molto importante, ma la sensibilità dei pubblici rende sempre più sfidante, e affascinante, impostore strategie di comunicazione.

 

Ora qualche anticipazione sul futuro...

Negli ultimi anni l’evoluzione tecnologica ha moltiplicato i canali e le modalità per comunicare con l’audience. Open Fiber cerca di distinguersi per innovatività. È così anche nella strategia di comunicazio- ne dove puntiamo ad anticipare i trend per essere precursori facendo leva sui tou chpoint più rilevanti.

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