Ricerche

Le imprese emiliano-romagnole investono nella comunicazione

Questo è il risultato della ricerca Homina comunicazione e relazioni pubbliche commissionata da Corecom. In particolare, diminuisce la domanda per alcuni tradizionali strumenti di comunicazione come l'ufficio stampa, il merchandising e la pubblicità, a fronte di una maggior richiesta di attività promozionali nei punti vendita, della gestione di eventi e di attività istituzionali.

logo_homina copia.JPG"L'impresa comunica" è il titolo dell' indagine conoscitiva condotta da Homina comunicazione e relazioni pubbliche per conto del Corecom (Comitato Regionale per la Comunicazione) su un campione di 103 aziende regionali. Esito finale della ricerca è che le imprese emiliano-romagnole credono nella comunicazione e vi investono.

"In Emilia Romagna - ha commentato Omer Pignatti, amministratore delegato di Homina, che ha coordinato la ricerca - il barometro della comunicazione d'impresa volge al bel tempo. Pur in un quadro di difficoltà economica, si ritiene che sia importante dedicare risorse alla comunicazione. Una fotografia positiva, avvalorata anche dal fatto che ci si rivolge sempre di più ad agenzie emiliano-romagnole, che rispetto a quelle del resto d'Italia, soprattutto milanesi, sono considerate più flessibili". 
 

Il dato più rilevante in questo senso è che il 66% delle imprese del campione svolge attività di comunicazione e il 74% di queste si dichiara molto o abbastanza soddisfatto.

Oltre la metà delle aziende del campione dichiara di esternalizzare questo tipo di attività affidandosi ad agenzie specializzate e mantenendo al proprio interno un ridotto team dedicato.
In particolare, diminuisce la domanda per alcuni tradizionali strumenti di comunicazione come l'ufficio stampa, il merchandising e la pubblicità, a fronte di una maggior richiesta di attività promozionali nei punti vendita, della gestione di eventi e di attività istituzionali.

Le caratteristiche più richieste alle agenzie sono versatilità e un impegno a 360 gradi e le agenzie rispondono sviluppando un ampio ventaglio di attività per venire incontro alle esigenze del cliente.

Quanto ai canali prescelti, le preferenze delle aziende ricadono su quelli più innovativi e dinamici: internet (24,6%) e i quotidiani locali (15,3%) permettono un contatto più diretto con i propri target; risulta meno apprezzata la televisione: troppo costosa e indirizzata a un pubblico indifferenziato.

Anche gli operatori del settore si esprimo con serenità e fiducia: il 60% delle agenzie intervistate prevede di incrementare il proprio fatturato. Anche per i giovani laureati in Scienze delle Comunicazone si prospetta  sostanzialmente la piena occupazione (93,8%)i, con un contratto di lavoro che nel 72,5% dei casi è stabile e solo nel 26,4% atipico.