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Coronavirus. Quale futuro per gli eventi di cinema italiani? I risultati del sondaggio di Afic in collaborazione con Cinecittà News

Tra le principali problematiche emergono l’aggravio economico dovuto al lavoro supplementare del personale, i costi di annullamento viaggi, affitto spazi e la nuova logistica, oltre a numerose difficoltà dettate dall’incertezza finanziaria e organizzativa legata alle disposizioni che limiteranno la partecipazione del pubblico.

AFIC - Associazione Festival Italiani di Cinema, in collaborazione con Cinecittà News, nelle scorse settimane ha diffuso un sondaggio rivolto a tutti gli eventi di cinema presenti sul territorio per raccogliere ulteriori dati sull’attuale situazione che sta vivendo l’ambito festival a seguito dell’emergenza sanitaria, ricostruendo così una più precisa mappatura aggiornata di quel che succede in ogni Regione italiana. 

Nel corso dell’Assemblea ordinaria dell’AFIC, che si è tenuta mercoledì 22 aprile in videoconferenza e che ha visto la partecipazione straordinaria di 73 festival ai quali il Direttore Generale Cinema dott. Nicola Borrelli ha portato il suo saluto assieme alla dott.ssa Maria Giuseppina Troccoli, sono stati presentati i risultati che rappresentano uno strumento importante per il Ministero e per le stesse Regioni. Al sondaggio hanno aderito 114 manifestazioni, di cui 73 associate AFIC e 41 non associate, a dimostrazione del grande momento di unità che unisce in questa delicata situazione tutto il settore. I dati sono stati raccolti nel periodo dal 24 marzo al 20 aprile 2020, in un frangente di tempo di grande incertezza generale che finora ha costretto 16 festival AFIC a rimandare o sospendere le proprie edizioni.

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Tra le principali problematiche individuate dai Festival che hanno aderito al sondaggio, emergono l’aggravio economico dovuto al lavoro supplementare del personale, i costi di annullamento viaggi, affitto spazi e la nuova logistica figlia della situazione attuale, oltre a numerose difficoltà dettate dall’incertezza finanziaria e organizzativa legata alle disposizioni che limiteranno la partecipazione del pubblico.  Per quanto riguarda la questione dei contributi regionali destinati alle manifestazioni, ad oggi 37 festival segnalano di non aver ancora ricevuto il saldo degli anni precedenti.

Tra i suggerimenti dei Festival, emersi nel sondaggio, si segnala quanto sia fondamentale che le manifestazioni recuperino il prima possibile il loro rapporto con il pubblico e la loro natura di promotori culturali attorno a una passione comune. Una collaborazione tra festival potrebbe, infatti, offrire opportunità di diffusione della programmazione in altre sedi e altri periodi. In generale, questa emergenza dovrebbe essere sfruttata per trovare nuove soluzioni e vie originali di relazione con il pubblico, gli autori e gli altri attori del sistema, anche attraverso piattaforme digitali e sale virtuali per la riproduzione dei film in streaming e una possibile partecipazione di ospiti mediante web conference.

Ricordiamo anche la lettera aperta che l'Associazione ha inviato 15 giorni fa al ministro Dario Franceschini relativamente a quanto disposto dal Governo nel Decreto 'Cura Italia' per sostenere l'economia del nostro Paese (leggi news).

“Riteniamo che mai come in questo momento storico sia fondamentale che venga rafforzato il  rapporto tra la Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e le Regioni stesse con le manifestazioni del proprio territorio - dichiara la presidente AFIC Chiara Valenti Omero - “al fine di realizzare un’azione mirata e unitaria sugli eventi legati al mondo del cinema, affinché ci sia un dialogo condiviso atto a fronteggiare questa emergenza e a rafforzare le manifestazioni presenti nelle diverse zone italiane, che hanno rilevanza e storicità”.