Editoriale

Michel Huvenne (VO Communication): "Creatività e rigore: non c'è successo senza un'esecuzione impeccabile"

A partire da questo mese, proponiamo una serie di interviste realizzate ai direttori creativi delle maggiori agenzie europee di eventi e live communication, le stesse che hanno trionfato all'ultima edizione dell'European Bea. La prima, naturalmente, a Michel Huvenne, concept leader di VO Communication, l'agenzia che si è aggiudicata il primo premio assoluto con il progetto 'Battle of Waterloo Bicentenary Commemoration'. A questi protagonisti della event industry europea abbiamo rivolto domande di scenario e sulla creatività.

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Michel Huvenne (FOTO), concept leader dell'agenzia belga VO Communication che all'ultima edizione dell'EuBea ha vinto, in partnership con Verhulst Events e Luc Petit Création, l'Elefantino d'Oro con il grande progetto 'Battle of Waterloo Bicentenary Commemoration', si racconta a e20express, tra riflessioni di scenario, nuove frontiere della creatività e prospettive per il futuro.

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Cominciamo dal tuo profilo. Può parlarci della sua esperienza e del suo background nel mondo degli eventi?
Dopo una serie di studi accademici, che mi hanno garantito una preparazione sia commerciale che creativa, ho iniziato a lavorare in un'agenzia pubblicitaria come direttore creativo. 
Successivamente ho fondato, grazie alla collaborazione e alla creazione di diversi concept di comunicazione per la multinazionale Unilever, la mia agenzia. A seguire, è nata su mia iniziativa una consociata agenzia specializzata in eventi che realizzò tre case history di successo: nel mondo della musica per il brand dei profumi Axe, nel mondo della moda con i 'Coral Fashion Awards' e 'Ola' nel mondo del cinema.
Circa dieci anni fa ho lasciato il mondo commerciale per mettere il mio talento al servizio del settore pubblico e per creare concept di comunicazione a supporto di cause sociali verso i cittadini. Cinque anni fa sono entrato in VO Communication.

Qual è attualmente lo scenario della event industry in Belgio?
Oggi il mercato degli eventi è florido e rappresenta una leva importante per la comunicazione globale grazie alla capacità degli eventi stessi di promuovere, diffondere e amplificare i messaggi in modo impattante, divertente, sperimentale e partecipativo: un ampio spettro di vantaggi, quindi, rispetto alla comunicazione tradizionale. Sono quindi tentato di acclamare a gran voce che il mercato degli eventi avrà un futuro luminoso.

In quale direzione stanno viaggiando gli eventi? Quali sono i trend in corso?
Come ho detto, la event industry avrà un futuro luminoso, anche se in tempi di crisi sarà la prima a essere colpita dai tagli di bilancio. Le tendenze attuali indicano un crescente interesse per l'engagement legato alla popolarità di settori specifici come la moda, la musica, il cinema e le nuove tecnologie. Gli show su larga scala sono altresì protagonisti della comunicazione e degli eventi. L'altra grande tendenza è la 'green attitude' e i temi ispirati dall'ambiente.

Qual è la parte più 'sfidante' per chi lavora negli eventi e quali le maggiori difficoltà?
Gli aspetti più difficili nell'organizzazione di un evento, in particolare gli eventi B-to-C, sono la mobilità e la sicurezza, soprattutto in questi tempi. Inoltre, raggiungere un alto livello di qualità non è sempre facile, e l'unico modo per mantenere questa qualità 'premium' è essere sempre rigorosi, avere una minuziosa cura dei dettagli e una scrupolosa attenzione ai costi e al bilancio.

Che cosa chiedono maggiormente i clienti? Quali sono le richieste più frequenti?
I clienti sono esigenti e richiedono un livello sempre crescente di qualità. Anche la creatività è un aspetto da cui i clienti si aspettano molto, soprattutto da parte delle agenzie di eventi che sapranno dimostrare il loro valore aggiunto rispetto a una concorrenza spesso fatta di società catering e location. L'agenzia ha il ruolo di designer, di progettista dell'evento, e come tale deve garantire il controllo di tutti gli aspetti dell'evento stesso.

Secondo lei, quali sono oggi i Paesi a più alto potenziale di sviluppo per la event industry?
Non vi è alcun dubbio che le economie emergenti abbiano oggi la necessità di dimostrare la propria forza e il proprio potenziale di crescita. Stiamo parlando di Paesi quali la Russia, alcune regioni asiatiche e i Paesi del Golfo... dove gli eventi sono, di conseguenza, grandiosi e di grande visibilità. 

Quali sono state le maggiori sfide del 2015? Quali sono gli obiettivi, le strategie e le prospettive per la vostra agenzia?
Oltre alla nostra più grande sfida del 2015, ovvero le commemorazioni per il bicentenario della Battaglia di Waterloo, abbiamo sviluppato nuovi concept di evento nel campo della mobilità, importanti congressi nazionali e internazionali, per non parlare delle manifestazioni europee per Levi's, che hanno avuto luogo quest'anno a Lisbona e Copenaghen.

Che consigli darebbe alle persone che si affacciano a questo settore?
Il consiglio? Puntare su creatività e rigore. Non è sempre facile conciliare questi due aspetti, ma è assolutamente essenziale.

Cosa pensa sia necessario per produrre e garantire eventi di successo?

Un'organizzazione impeccabile e una creatività che tenga in considerazione le percezioni e l'occhio del pubblico.

Ultima domanda: qual è il vero segreto del successo dell'evento con il quale avete trionfato all'EuBea 2015?
Prima di tutto, Waterloo e Napoleone, di per se stessi, catturano immediatamente l'immaginazione. Tutti conoscono questo evento storico, dalla Svezia all'Australia, dall'Europa anche attraverso l'Asi ... L'evento ha offerto un programma di qualità con una grande varietà di esperienze, emozioni e rievocazioni storiche hanno contribuito a questo successo. Un mix vario e diversificato per la comunicazione dell'evento ha fatto il resto. Ultima, ma non meno importante, un'esecuzione impeccabile.