Inchieste

Eventi, si riparte?/15 Mazzucchelli (Synapsy): "Visione e spirito di adattamento la salvezza delle agenzie. Per il futuro le parole chiave saranno consapevolezza, creatività e consulenza"

Nella quindicesima puntata dell'inchiesta di e20express sullo stato dell'arte della event industry post lockdown, l'intervento dell'Ad della sigla. Secondo il manager in un panorama di incertezza e precarietà le agenzie sono costrette a vivere di intuizioni, che hanno permesso ad esempio di convertire in eventi digitali le iniziative non più realizzabili on field a causa delle restrizioni imposte dalle norme anti-contagio.

I brand hanno bisogno di riaprirsi al mondo degli eventi fisici, con lo scopo di supportare il proprio business attraverso progetti on field. Uno spaccato emerso anche dalla quarta release dell'indagine condotta da AstraRicerche per il Club degli Eventi e della Live Communication, che si è recentemente riun ito presso Palazzo Serbelloni, ‘L’Industry degli Eventi e della Live Communication di fronte alla crisi Covid19’ (leggi news).

Nella 15esima puntata dell'inchiesta di e20express "Eventi, si riparte?", nata per far luce su quanto sta accadendo alla event industry nell'era della ripartenza post lockdown, abbiamo intervistato Davide Mazzucchelli, amministratore delegato di Synapsy.
 

Di seguito pubblichiamo il pensiero del manager.

Difficile di questi tempi ipotizzare e programmare il futuro, davanti a noi c’è un panorama troppo precario figlio anche di un continuo mutamento della situazione sanitaria e quindi delle normative. Le stesse attività e progetti che vengono realizzati non possono che essere inquadrati come episodi singoli che vanno oltre una ragionevole programmazione futura. Ad aggiungersi ad una situazione ambientale in continua oscillazione c’è poi la paura, il timore, i dubbi, prevalentemente della platea dei nostri clienti. Una situazione davvero complessa che non ci permette di formare né un quadro attuale, né tanto meno una proiezione reale.

E’ un periodo in cui le agenzie sono costrette necessariamente a vivere di intuizioni. D’altronde quello della comunicazione è un mercato sempre in costante cambiamento, abituato ad essere guidato dalle intuizioni, anima della propulsione creativa, di solito inquadrate all’interno di macro trend di mercato, proiezioni di marketing e di visioni a lungo raggio.

Così è stato per esempio con quelli che ora vengono chiamati eventi digitali. Ora sembra che tutti li stiano scoprendo come nuova realtà all’interno del mondo degli eventi, quando in realtà è già qualche anno che li stiamo studiando e implementando.

Da diverso tempo avevamo avviato un “sistema misto” agli incontri in presenza, coinvolgendo dirigenti e funzionari delle sedi estere di nostri clienti il tutto in assenza di restrizioni, quindi le nostre regie producevano quelli che ancora non ipotizzavamo sarebbero diventati la norma durante la pandemia.

Synapsy quindi aveva un piano operativo vicino a quello che oggi viene definito ibrido e lo applicava produttivamente come amplificazione degli eventi dal vivo. Questo ci ha permesso di ereditare una posizione di apripista.

Certo che questo non ha sostituito minimamente il mercato e l’offerta di eventi che c’erano prima, la mancanza degli eventi in presenza ha lasciato un grande vuoto, specialmente per quelli musicali e i grandi eventi ad alta complicazione, ma il rispetto dei nuovi protocolli di sicurezza impone la loro cancellazione. Al momento possiamo solo azzardare una data in cui tornino i giorni in cui torneremo a goderci simili emozioni.   

Sicuramente questa situazione ha portato il digitale a diventare un modus che unisce comunicazione, creatività, sicurezza e rispetto delle regole, e continuerà anche dopo la soluzione del problema pandemico. Personalmente non credo che come tanti dicono il digitale sostituirà gli eventi fisici, la gente ha bisogno di contatto fisico e diretto, anche adesso, sono più convinto per l’approccio integrato, un trend che la comunicazione aveva già intrapreso, ora si è spostato il baricentro tra questi due diversi canali di comunicazione, ma soprattutto stanno iniziando a integrarsi veramente con un approccio più unitario.

Oggi il phygital sta iniziando a produrre soluzioni concrete, ne è una testimopnianza il nostro evento per PepsiCo (leggi news), un roadshow dove le dinamiche innescate dall’interazione fisica vengono amplificate da una campagna social che a sua volta genera altre dinamiche di interazione fisica.

Il futuro?

Credo che per il prossimo futuro le parole chiave saranno consapevolezza, creatività e consulenza. Consapevolezza sia per adeguamento alle regole imposte, che di analisi e interpretazione di una realtà in veloce mutamento. Creatività per la generazione sia di contenuti al passo con la nuova gerarchia di valori e argomenti che si sta delineando, che per l’ideazione di eventi di comunicazione che comprendano una nuova modalità di socializzazione, più responsabile. Consulenza perché, in un panorama così fluido e in costruzione, mai come ora le agenzie a vocazione aziendale, con i loro centri di ricerca e analisi sono fondamentali per permettere alle aziende di stare al passo coi tempi e mantenere la loro efficacia sul mercato.

Synapsy ha avuto da subito la capacità di adattarsi superando lo smarrimento iniziale ed implementando con le proprie preziose risorse, una nuova forza, proiettata e coesa al cambiamento.

MF