Inchieste

Eventi, si riparte?/16 Francisi (Filmmaster Events): "La 'nuova normalità' degli eventi e le numeriche ridotte non devono cambiare la qualità della produzione e dell’esperienza offerta"

Sedicesimo appuntamento con l'inchiesta di e20express che dà voce ai principali player della event industry per indagare lo stato dell'arte del comparto nell'era della ripartenza post lockdown. Secondo il general manager della sigla i segnali di ripartenza ci sono, ricordando il lancio di prodotto a cui stanno lavorando e le diverse gare in corso. "Penso non esista un evento più idoneo di un altro alla presenza di pubblico. Abbiamo tutti gli strumenti per organizzare eventi in presenza anche nel nuovo scenario" ha dichiarato Francisi.

"I segnali di ripartenza ci sono: stiamo già lavorando a un lancio di prodotto per un nostro cliente e ci sono delle gare in corso. Diverso il discorso per il comparto fieristico, che avrà per forza di cose una ripartenza più lenta per l’obiettiva difficoltà di conciliare le regole di sicurezza con la necessità per questo tipo di eventi di ospitare migliaia di persone indoor". Ad affermarlo è Andrea Francisi, General Manager Filmmaster Events protagonista del sedicesimo appuntamento di' "Eventi, si riparte?", l'inchiesta di e20express che intende far luce su quanto sta accadendo alla event industry nell'era della ripartenza post lockdown.

Quali le tipologie di clienti che stanno tornando o potrebbero tornare con maggiore facilità (considerando le varie limitazioni imposte dai protocolli di sicurezza) agli eventi in presenza? Per quali tipi di eventi (lanci di prodotto, congressi, ecc.) è più indicata in questo particolare momento storico l'organizzazione di eventi con pubblico?

Relativamente alla tipologia di clienti o di eventi che in questo particolare momento storico, con le limitazioni in atto, sono più favoriti nella ripresa, Francisi non ha dubbi: "Dobbiamo prima di tutto distinguere due categorie di interlocutori: il mondo delle aziende e quello dello sport. Per quanto riguarda le prime, torneranno il più rapidamente possibile agli eventi live tutte quelle aziende che hanno in pipeline momenti “chiave” per le loro strategie di sviluppo, come lanci di prodotto non procrastinabili e presentazioni di piani industriali. Quello che cambierà ovviamente con la “nuova normalità” cui ci dobbiamo adattare saranno le numeriche: nel mix tra fisico e digitale, diminuiranno le persone in presenza e aumenteranno quelle collegate in streaming. Il mondo dello sport, lato competizione, è invece già ripartito da mesi e ora si sta strutturando per riportare il pubblico live, riattivando la dimensione dell’entertainment a esso connessa. Anche da questo punto di vista, come Filmmaster Events abbiamo ripreso a lavorare per Euro 2020, per l’E Prix di Roma, per le Final Four di Basket Euroleague e per i Mondiali di Calcio 2022 a Doha. Penso non esista un evento più idoneo di un altro alla presenza di pubblico. A ben vedere è solo un tema di capacità organizzativa. Come professionisti del settore, abbiamo tutti gli strumenti anche per organizzare eventi in presenza nel nuovo scenario. Nessuno di noi è spaventato dalle regole: vanno solo rispettate e messe in pratica".

Un esempio di evento riuscito nonostante le nuove regole imposte è il Waterfront Costa Smeralda in Sardegna (leggi news) prodotto da Filmmaster Events questa estate per il terzo anno consecutivo. "Ovviamente si è trattato di una edizione diversa rispetto alle precedenti: sono cambiate le modalità di gestione dei flussi e di fruizione dei vari servizi. Ma la qualità della produzione e dell’esperienza dei visitatori non è cambiata: fa parte del nostro mestiere sapere come gestire l’approccio alla fruizione di un evento" ha precisato Francisi.

Il digitale la fa ancora da padrone in questa fase dell'emergenza sanitaria in cui sono ripresi gli eventi dal vivo? In caso non sia così, quale il ruolo che il digitale continuerà ad avere per la event industry?

"Abbiamo affermato in modo molto forte la nostra opinione con il nostro manifesto #webelieveinhumanity: (leggi news): per i grandi eventi il digitale non è un sostitutivo ma un amplificatore. L’evento sarà sempre e comunque live, perché un certo tipo di sensazioni e di emozioni si possono comunicare solo con la presenza dal vivo. Come detto, diminuirà il numero di persone presenti. Tutti noi però eravamo già a abituati da tempo alla convivenza di fisico e digitale, che richiede un approccio alla regia completamente diverso rispetto al passato perché l’evento viene fruito (e lo sarà sempre più) attraverso diversi tipi di device".

Guardando al futuro, Francisi spiega che: "Avremo tutti le idee più chiare quando le aziende definiranno i nuovi budget 2021, tra ottobre e novembre. Quest’anno chiaramente è stato un anno compromesso per tutta la nostra industria, che purtroppo deve faticare più di altre a ottenere una sua visibilità istituzionale, per via del suo status di “ancella” ora della filiera del turismo, ora della filiera dell’entertainment. Come Filmmaster Events, abbiamo la fortuna di avere in programma grandi produzioni (come appunto Euro 2020, Formula E, Euroleague Basket) che non sono state cancellate ma solo rinviate. Questo ci fa guardare con maggiore confidenza all’anno prossimo, nella consapevolezza che il 2020 è stato un anno di transizione in cui il risultato economico non è indicativo".

MF