Davide Caggiano, partner e managing director di Louder
Inchieste

Inchiesta. Louder: il segreto per instaurare rapporti duraturi con i clienti è considerarsi parte dell’azienda. Caggiano: “Dopo un 2018 concluso con un fatturato record (+20%), il 2019 è iniziato sotto un’ottima stella”

Continua il viaggio di e20express alla scoperta delle novità, delle vision e dei risultati ottenuti dalle principali agenzie che operano nel settore degli eventi e della live communication. Nel contesto di un mercato che evolve a ritmi vertiginosi, Louder cavalca le innovazioni e presidia i trend legati al mondo della tecnologia, puntando sull’inserimento costante di figure professionali nuove e giovani, da affiancare ai professionisti più esperti.

Con questa inchiesta facciamo il punto sull’andamento del mercato degli eventi e della live communication nel più ampio contesto della comunicazione.

In particolare intendiamo informare i lettori di e20express in merito alle novità, alle iniziative e ai risultati ottenuti dalle principali agenzie che operano nel settore.

Oggi pubblichiamo l’intervista a Davide Caggiano (in foto), partner & managing director di Louder (clicca qui per accedere alla Directory).

Alla luce delle trasformazioni che caratterizzano il settore e cogliendo lo stimolo che viene dalle dichiarazioni (e provocazioni) del guru del marketing Seth Godin (i social non servono ai brand, riscopriamo l'attenzione, puntiamo su live e brand experience), come stanno evolvendo le vostre specializzazioni?

“I social servono eccome! Come tutte le attività di amplificazione, funzionano al meglio se inseriti in un contesto integrato, dove il consumatore riesce a riconoscersi attraverso un linguaggio coerente. Bisogna quindi adeguarsi alle trasformazioni; è cambiato il linguaggio ed è cambiata la user base.

Il nostro approccio, ormai da molti anni, è quello di interagire con i veri player di questo segmento, ovvero le nuove generazioni. Il nostro settore evolve a un ritmo vertiginoso, ecco perché, per riuscire a fornire risposte sensate e disegnare strategie memorabili, inseriamo nel nostro organico costantemente figure nuove e giovani, capaci di mixare i nuovi trend legati al mondo della tecnologia, e non solo, alla nostra lunga esperienza di mercato”.

Come sta cambiando il rapporto con le aziende clienti? Si parla sempre più spesso di rapporto di partnership, ma quali sono gli elementi chiave di questa ‘nuova’ relazione?

“Credo che il concetto di partnership sia un’antica chimera. In un mercato cosi competitivo, riuscire a instaurare un rapporto di lunga durata con un’azienda è quasi impossibile, complice anche l’alto turn-over del middle management cui facciamo riferimento. A cui si aggiungono le policy aziendali, che impongono gare per l’attribuzione dei budget e procurement sempre più agguerriti sui costi.

Nonostante ciò, godiamo di un’ottima reputation presso i nostri clienti, grazie anche al fatto che, fin dal primo giorno, il nostro intento è sempre stato quello di considerarci ‘parte dell’azienda’: credo che sia questo il segreto per instaurare rapporti duraturi e soddisfacenti al di là di ‘contratti quadro’ sempre più rari”.

Come avete chiuso il 2018 in termini di fatturato? Quali previsioni avete sviluppato per l’anno in corso?

“Il 2018 è stato l’anno 'più Louder' di sempre, con un +20% di fatturato rispetto al 2017. Nonostante un primo semestre faticoso e sottotono, l’anno si è concluso con un record che ha premiato l’unità e le competenze della squadra. Il 2019 è iniziato sotto un’ottima stella, ma sappiamo di dover sudare e dimostrare ogni centimetro guadagnato, e la strada è ancora lunga. Sappiamo, inoltre, che l’andamento del nostro business è influenzato da fattori imprevedibili e da criteri soggettivi, questa incertezza rende poco affidabili le previsioni di fatturato nel lungo periodo, una condizione che ci tiene in costante tensione e che ci obbliga a investire come sempre su nuove competenze”.

Quali sono gli eventi recenti che vi hanno dato maggiori soddisfazioni? Perché?

“Il 2018 e il 2019 sanciscono una collaborazione ormai decennale con il Gruppo Bolton, con attività di comunicazione su diversi brand del gruppo, dal food al settore health & beauty, fino all’homecare.  In questi anni abbiamo avuto l’occasione di lavorare con loro, fornendo consulenza strategica per progetti volti a valorizzare l’equity della marca su tutto il territorio nazionale. Abbiamo ideato iniziative legate al lancio di nuovi i prodotti sul mercato, progettato concorsi instore per la Gdo e il canale specializzato.

I progetti che ci hanno dato maggiori soddisfazioni, confermati anche per il 2019, sono stati la campagna ‘Rio Mare Nutre lo Sport’, che si rinnova quest’anno con 21 tappe su tutto il territorio nazionale, grazie alla quale abbiamo avuto l’occasione di analizzare il target degli sportivi ed entrare in contatto con organizzazioni sportive altamente specializzate, riconosciute a livello mondiale. E poi ‘Borotalco Active Tour’, che ci ha fornito l’occasione di presentare un’attività unica nel suo genere, per la prima volta in Italia, all’interno delle manifestazioni organizzate da Deejay, con cui collaboriamo ormai da diversi anni”.

Mario Garaffa