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Nel nuovo corso di Casta Diva Group format proprietari e un nuovo Ad in arrivo. Primo semestre 2019 in crescita

L'obiettivo di Andrea De Micheli, attuale presidente e Ad del Gruppo, dopo l'uscita di Luca Oddo dal CdA della company, è far crescere l'area relativa alla produzione di contenuti propri, che ad oggi vale circa 4 milioni e il 15% del fatturato, per raggiungere un equilibrio tra i tre asset principali di attività: produzione di spot, che ora pesa il 40%, organizzazione di eventi (al 60%) e, appunto, format proprietari. Sul fronte eventi in corso una gara per l'organizzazione di un Festival a Dubai e altri due pitch in Italia, indetti rispettivamente da una Regione italiana e da un Ente pubblico. Lavori in corso per l'acquisizione di un società francese focalizzata sulle top star.

Sono state divergenze di visione rispetto al futuro di Casta Diva Group a portare alla separazione Andrea De Micheli e Luca Oddo, dopo un sodalizio professionale durato 18 anni e una conoscenza di 22 anni. 

 

La separazione tra Andrea De Micheli e Luca Oddo

 

A spiegarlo, specificando che ora, dopo le vicende giudiziarie, è il momento del 'back to business', è stato Andrea De Micheli, che oggi ricopre il ruolo di presidente e Ad del Gruppo, dopo l'uscita di Oddo dal CdA della società, di cui ha mantenuto le quote, restandone dunque per il momento ancora socio (leggi news). 

"Luca è stato il socio migliore che potessi trovare sotto molti aspetti, lo ammiro molto come persona, come imprenditore, come amico, purtroppo alcune differenze di pensiero si sono rivelate più importanti del previsto e ci hanno portato a intraprendere strade diverse", ha detto De Micheli.

La ricerca del nuovo Ad è già in corso e, anzi, sarebbe già stato identificato un professionista idoneo a ricoprire il ruolo: "giovane, proveniente dall'incrocio tra il mondo dei contenuti e il mondo digitale", ha anticipato De Micheli.

 

Nel nuovo CdA anche Gianluca Rossi, Vittorio MeloniPiero Candela e Francesco Savelli

 

Attualmente nel CdA, oltre a De Micheli, siedono il vicepresidente Gianluca Rossi, Vittorio MeloniPiero Candela e Francesco Savelli.  "Vittorio Meloni, dopo essere stato il responsabile delle relazioni esterne di Intesa Sanpaolo è oggi il direttore generale di UPA e può quindi percepire in diretta le più recenti esigenze dei nostri clienti. Piero Candela è il country manager di Alipay, il sistema di pagamento di Alibaba, e può quindi avvicinarci al punto vendita, l’anello di congiunzione tra communication e conversion, oltre a conoscere il punto di vista di uno dei giganti dell’e-commerce. Francesco Savelli ha appena concluso il turn around di Lux Vide, trasformandola dalla casa di produzione nazionale di Don Matteo al produttore internazionale de I Medici. Può dunque introdurci nel mondo dei grandi broadcaster globali, come NetflixAmazon Prime, Tim Vision", ha spiegato De Micheli. 

 

La vision di De Micheli: più format proprietari

 

Nella vision di De Micheli, probabilmente poco condivisa da Oddo, più ancorato a un approccio 'tradizionale', c'è una forte spinta sulla produzione di format proprietari, che ad oggi cubano 4 milioni di euro e portano il 15% del fatturato della società che, ricordiamo, nel 2018 si è attestato a 34 milioni, in crescita di 10 milioni rispetto all'anno precedente, soprattutto grazie alle acquisizioni di G.2 Mete Travel & Events che hanno fatto crescere la quota di revenue provenienti dal business in Italia, portandola al 70%

"Siamo un Gruppo internazionale  che si è aperto alla produzione di contenuti propri - ha spiegato  De Micheli - . Un'area interessante, che si affianca a quella dei lavori commissionati dai clienti e che presidiamo ad esempio attraverso il Blue Note: oltre ai 300 concerti organizzati ogni anno presso il locale, grazie al format Blue Note Off portiamo l'esperienza del Blue Note direttamente a casa dei clienti. Già 100 i concerti organizzati con questa formula in varie location, da Villa Necchi Campiglio in collaborazione con il FAI a Piazza Diaz per Sisal, a cui si aggiugeranno presto la Rocca di Angera e il Parco di Villa Panza a Varese".

La produzione 'propria' non è però da intendersi soltanto legata agli eventi, come ha sottolineato De Micheli, anzi. L'obiettivo è anche ampliare il raggio d'azione della società. "Penso alla creazione di format esportabili all'estero, dove siamo presenti con 15 sedi in 10 Paesi - ha affermato il manager - : eventi, certo, ma anche ad esempio serie".

A fare la parte del leone per il fatturato sono tuttavia le altre due aree di attività di Casta Diva Group, ovvero l'organizzazione di eventi, che contribuisce al 60% delle revenue ("Abbiamo un forte interesse nei confronti degli eventi sportivi, che abbiamo inaugurato recentemente con le Universiadi, ha dichiarato De Micheli - leggi news) e la produzione di spot, che cuba il 40% del fatturato. A questo proposito, sono buone le performance della casa di produzione: "Nel 2018 il fatturato della cdp italiana è quasi raddoppiato e ha registrato una crescita anche nel primo semestre 2019, buone anche le performance della cdp turca, anche grazie alla svalutazione della lira". 

"L'ideale sarebbe raggiungere un equilibrio tra le tre linee di business, facendo in modo che ognuna pesi il 33% sul fatturato - ha detto De Micheli - . Al momento notiamo una maggiore crescita nell'area eventi, mentre quello degli spot è un mercato più maturo, nonostante i film restino una punta di diamante della comunicazione dal punto di vista della qualità". 

Il gruppo è sempre pronto a cogliere le opportunità che si presentano sul mercato in termini di possibili acquisizioni, come ha affermato De Micheli. "Nel nostro piccolo siamo già degli aggregatori, ma potremmo crescere ulteriormente acquisendo nuove società - ha anticipato il manager - . Sono molte quelle che ci bussano alla porta, attive soprattutto nell'area eventi. Valutiamo le varie opzioni tenendo conto della redditività, che deve essere più alta della media, e dell'unicità della proposta". 

Trattative già in corso per l'acquisizione di una società francese, il cui nome non è dato sapere, che si occupa di top star nello spettacolo e nello sport

 

Le gare

 

Numerose le gare in cui il Gruppo è coinvolto, soprattutto sul fronte eventi. Dopo la vittoria, non ancora ufficializzata, della gara Poste Italiane da parte di G.2 insieme ad altre tre sigle (Overseas, MP Group, Alphaomega) per un incarico della durata di due anni e del valore pari a 25 milioni di euro (leggi news), la sede di Dubai è attualmente coinvolta in un pitch con altre 5 agenzie per l'incarico relativo all'organizzazione di un Festival, mentre in Italia sono in corso altre due gare, una indetta da una Regione e una da un importante Ente pubblico

Visto l'andamento attuale non positivo del titolo in Borsa, De Micheli è pentito della decisione di quotare il Gruppo? "Assolutamente no - ha detto il manager - . La quotazione rende più unici e speciali e conferisce in modo chiaro un valore. Agli occhi di clienti e competitor si viene visti in modo diverso".

Riguardo all'andamento del mercato della comunicazione, De Micheli non è negativo. "Lo scenario cambia molto rapidamente e ci sono delle opportunità da cogliere da parte dei singoli operatori. Le grandi agenzie di pubblicità soffrono di più e si aprono spazi per le realtà più piccole", ha detto il manager, sottolineando che per Casta Diva Group il primo semestre dell'anno si è chiuso in leggera crescita rispetto allo stesso periodo del 2018. 

Serena Piazzi