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Next Group, l'agenzia che ha fatto la storia degli Eventi festeggia trent'anni di innovazione
Essere sul mercato degli eventi da 30 anni vuole dire non solo avere un'esperienza consolidata, ma anche avere visto con i propri occhi e vissuto sulla propria pelle l’evoluzione del settore negli ultimi tre decenni. E Marco Jannarelli, presidente Next Group, lo sa bene. Dal 1986, anno in cui fonda l’agenzia, a oggi, infatti, di acqua ne è passata sotto i ponti: da un mercato focalizzato principalmente sugli incentive e i convegni, Jannarelli ha partecipato in prima persona all’evoluzione in corso, anticipando alcune tendenze e seguendone altre, portando quella che era nata come società specializzata in convegni e incentive a diventare una realtà che abbraccia il mondo delle convention, delle attività promozionali e degli eventi, oggi core business dell’agenzia.
Tutto prende il via da quella che è la passione più grande del giovane Jannarelli: viaggiare. Dopo tre anni in giro per il mondo, torna in Italia e all’età di 25 anni comincia a lavorare per la Incentive Spa: è il 1982, l’anno dei Mondiali di calcio in Spagna. “Il mio periodo di stage stava per finire, ma ebbi l’idea di propormi per gestire il viaggio incentive Fiat in occasione dei Mondiali - spiega Jannarelli -. Mi mandarono a parlare con Clemente Gentiloni, all’epoca responsabile dell’incentive, e colui che nei successivi cinque anni mi ha tanto insegnato, che mi coinvolse nell’organizzazione di un evento per centinaia di concessionari. Fu una storia di successo: primo perché l’operazione andò molto bene, e poi perché l’Italia vinse i Mondiali; ma soprattutto perché, proprio in questa occasione, incontrai la donna che sarebbe diventata mia moglie!”.
Dopo questa esperienza lavora ancora quattro anni per l’agenzia, occupandosi di lanci di prodotto e convention. Poi nel 1986 la svolta: decide di mettersi in proprio e aprire Next Promoincentive come realtà specializzata nell’incentive e nel marketing promozionale. “Siamo ancora agli albori di queste modalità di eventi - continua Jannarelli -, che hanno un aspetto motivazionale preponderante: il viaggio incentive è ancora il premio di una campagna di incentivazione, e ancora non include contenuti formativi, come sarà poi”.
Si devono aspettare gli anni ’90 perché l’incentive cominci a includere anche la formazione e attività di team building, e perché la convention diventi sempre di più uno strumento di comunicazione.
Innovazione è la parola d’ordine di Next Group, che cerca di inserire sempre elementi originali nei propri progetti, diventando precursori di alcuni trend. Nel’91, ad esempio, sono i primi a utilizzare il format del talk show - da poco sbarcato in tv con il Maurizio Costanzo Show - all’interno della convention per il centenario di Esso Italia: un’intera giornata a Rimini a cui partecipano 4.000 gestori di pompe di benzina, che hanno potuto godere di un programma di animazione e intrattenimento che ripercorresse i cent’anni dell’azienda attraverso la storia dell’Italia.
Ma è anche l’epoca delle prime grandi convention del mondo delle tlc. “Per Omnitel, ad esempio, abbiamo portato 1.000 dealer a Dubai, nel 1999, quando ancora lì non c’era quasi nulla - ricorda l’imprenditore -: avemmo problemi a trovare tre alberghi che potessero ospitare tutti i partecipanti. Non c’era ancora un centro congressi, per cui allestimmo la fiera, e per portare gli ospiti alla cena allestita nel deserto affittammo dai paesi confinanti 300 jeep, impossibili da reperire a Dubai. L’anno seguente poi realizzammo, sempre per Omnitel, la convention a Cape Town con un TTindimenticabile concerto privato di Sting”.
Di eventi aziendali veri e propri si inizia però a parlare solo negli anni 2000, quando le aziende cominciano a vedere in queste iniziative il momento clou della loro attività di comunicazione. È in questi anni che Next si apre a questo mercato, dotandosi di una struttura che la porterà poi all’attuale organizzazione in Gruppo composto da quattro unità di business che operano all’insegna dell’integrazione, della razionalizzazionedelle risorse e dell’efficienza produttiva:
- The Next World (specializzata nella programmazione logistica e spettacolarizzazione di convention e incentive)
- The Next Event (divisione creativa e strategica dedicata alla comunicazione per eventi)
- The Next Solution (promozioni, campagne di incentivazione e loyalty)
- The Next Italia (dmc al servizio di clienti e agenzie internazionali).
“A fine 2012, in piena crisi economica, abbiamo rilanciato il Gruppo portando a bordo i migliori professionisti presenti sul mercato di Milano, specializzati nella comunicazione degli eventi, con cui abbiamo dato grande impulso strategico
e creativo alla nostra offerta - spiega Jannarelli -, aprendoci anche agli eventi consumer”.
Parallelamente, in questi anni, si evolvono altre aree di business dell’agenzia, prima fra tutte quella legata alle promozioni: grazie alla tecnologia, infatti, da cataloghi premi, che arrivavano a un massimo di 500 premi, si passa a piattaforme tecnologiche che ne contano oltre 50.000.
Con un passato così intenso e ricco di esperienze diverse, il futuro di Next Group non può essere da meno: all’orizzonte, infatti, Jannarelli vede il rafforzamento dell’area comunicazione e, soprattutto, l’internazionalizzazione dell’azienda.
“Da qualche anno, abbiamo nel nostro portafoglio alcuni clienti internazionali - spiega -; siamo, inoltre, presenti a Londra con una sede che presto diventerà una società, e valutiamo di continuo nuovi mercati. Come abbiamo dimostrato in questi 30 anni, amiamo le sfide e ci appassionano sviluppo e innovazione”.