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Filmmaster Events ripensa gli spazi di lavoro e cambia sede strizzando l'occhio al futuro. Accatino: "In un anno che sembra essere durato il doppio, abbiamo sviluppato relazioni liquide inimmaginabili. Esistiamo da 45 anni perché sappiamo evolverci"

Dallo storico cortile milanese di via Maroncelli, la sigla si è trasferita in via Sassetti, in un’area della città in profonda trasformazione e dalle grandiose prospettive di sviluppo. Ora la company guarda al futuro con grandi progetti. Come spiega ad advexpress il chief creative officer Alfredo Accatino, l'agenzia sta realizzando l’organizzazione del Circuito di Formula E a Roma, la Cerimonia e la Fan-Zone dei Campionati Europei di Calcio 2021, la cerimonia della Final Four di Basket in Germania e una serie di eventi ibridi e digitali per il mondo corporate.

"Il 2020 ha cambiato per sempre i modelli di lavoro, tra smart working e hybrid working. E ci ha fatto capire che è possibile organizzare eventi o produzioni completamente da remoto, come è successo negli ultimi mesi, ma che era necessario un ripensamento degli spazi tradizionali. Dal 1° marzo abbiamo una nuova sede, più moderna, efficiente, uffici che ci proiettano nel futuro" così fa sapere in una nota il management di Filmmaster Events.

Un nuovo punto di vista su Milano, non lontano dalla vecchia sede. In un’area della città in profonda trasformazione e dalle grandiose prospettive di sviluppo, così come era stato molti anni fa quando tra i primi approdarono in via Maroncelli.

"Lasciamo la nostra sede storica con la consapevolezza che quegli spazi – che molto ci hanno dato e che nel tempo erano arrivati ad assomigliarci così tanto – non erano più efficienti per affrontare il futuro. Ci ritroviamo tra nuove mura, con una fantastica vista a 360° su Milano, Porta Nuova e sulla Biblioteca degli Alberi, in uno spazio che saprà rappresentare al meglio la Filmmaster del futuro".

Dallo storico cortile milanese di via Maroncelli, la sigla si è trasferita in via Sassetti per "dominare con la vista una Milano che è pronta a ripartire. E anche come Filmmaster, non vediamo l’ora di tornare a regalare emozioni ed esperienze memorabili. E, naturalmente, non vediamo l’ora di poter condividere la nuova location con voi, non appena possibile" dichiara la company.

Per conoscere più da vicino l'approccio innovativo e la vision della company abbiamo intervistato Alfredo Accatino,  chief creative officer di Filmmaster Events,.

L'emergenza sanitaria ha stravolto tutti i paradigmi degli eventi e dei business model delle strutture stesse. Come avete fronteggiato questa nuova sfida, quali soluzioni avete messo in campo e quali innovazioni avete apportato alla vostra struttura?
Abbiamo vissuto un anno che sembra essere durato il doppio, ma che ci ha anche permesso di sviluppare modalità di relazione liquide una volta impensabili. Abbiamo prodotto eventi ibridi o digitali interamente da remoto, con clienti essi stessi da remoto, con un livello di difficoltà che paragonato a un videogame definirei  “massimo”. E ci siamo riusciti, fissando anche una serie di tavoli di brainstorming per individuare nuove linee di produzione ed editoriali. Non farlo sarebbe equivalso a morire, e abbiamo la pelle dura. Scherzi a parte, ci ha aiutato anche il fatto di poter utilizzare all’occorrenza oltre l’head-quarter di Milano anche la struttura operativa su cui ci appoggiamo per le produzioni in cantiere a Roma.

 

Sappiamo che c'è un nuovo indirizzo in Via Sassetti che vi riguarda. Ci svelate di che si tratta?
Una sede nuova, in uno spazio prestigioso, proprio di fronte a Porta Nuova e alla Biblioteca degli Alberi, tra il grattacielo della Regione Lombardia e il Bosco Verticale, con servizi centralizzati, e una impostazione totalmente rivista del modello abituale di sede, dove si può lavorare in terrazza e al bar, creando sale riunioni e postazioni in funzione dei teamwork.

Con un punto di vista del tutto nuovo rispetto a uno Skyline diventato ormai abituale, in un quartiere che sta crescendo. Un po’ come successe vent’anni fa quando fummo tra i primi a scegliere di andare in Via Maroncelli, in una zona quasi periferica e di piccole botteghe, dove da poco aveva preso sede lo spazio di Corso Como 10.  Avevamo ragione allora, l'abbiamo adesso. In fondo esistiamo da 45 anni perché sappiamo sempre evolverci e cambiare.

 

Da quali risultati 2020 siete partiti per approcciare il 2021?
Ovviamente l'anno scorso si è chiuso al di sotto delle aspettative (come direbbe un filosofo: trovate chi dice il contrario, e vi mostrerò un bugiardo). Ma con due fattori positivi, il primo è che ci sono stati confermati due grandi eventi già contrattualizzati, il secondo che sono comunque state realizzate alcune nuove produzioni.

 

Cosa avete in programma per il presente e il futuro prossimo? (produzioni, grandi eventi...) 
Come penso sapete, stiamo realizzando l’organizzazione del Circuito di Formula E a Roma, la Cerimonia e la Fan-Zone dei Campionati Europei di Calcio 2021, la cerimonia della Final Four di Basket in Germania e una serie di eventi ibridi e digitali per il mondo corporate.

  

Quali i settori merceologici che ti sembrano più proattivi nella progettazione di eventi, in questo momento?
Il settore automotive che ha oggettivo bisogno di comunicare, il settore assicurativo che ha risentito meno della crisi.

 

Come vedi il futuro degli eventi, verso quali format si evolvono?
Non voglio ripetere quello che in fondo già sapete. Io vi dico che ci saremo, insieme a tanti altri colleghi e società che, come noi, continueranno a correre. L’Italia è viva. L’Italia è live.