Agenzie

Prodea Group, l’ecosistema creativo

Nata come agenzia di eventi nel 1995, la struttura è cresciuta costantemente fino a diventare il fulcro del gruppo, l’asset principale intorno a cui costruire sia l’internazionalizzazione sia la differenziazione delle attività. Pubblichiamo l’articolo uscito sull’ultimo numero della rivista e20 (agosto-settembre 2018).

Lo spirito che da sempre anima Prodea Group (CLICCA QUI PER ACCEDERE ALLA DIRECTORYnon è cambiato con il tempo: il desiderio di fare cose nuove, di mettersi in discussione, di innovare e di guardare avanti con grande curiosità. “Nel tempo - spiega Paolo Gep Cucco (in foto), creative director Prodea Group -, invece, è cambiato molto quello che offriamo, perché ci siamo evoluti e siamo stati capaci di pensare a ogni progetto come qualcosa che si adattasse su misura alle esigenze del cliente”. La società vanta clienti con cui si è creata negli anni una grande sinergia e con i quali si è stabilito un rapporto di grande fiducia, che la rende un partner affiatato e su cui fare sempre affidamento.

Quali i punti di forza del vostro approccio agli eventi? Quale lo stile che vi contraddistingue?

Innanzitutto, un approccio tailor-made, sempre pensato su misura per il cliente, cercando intorno a noi stimoli, idee, tecnologie, con molta curiosità e voglia di imparare. Ci siamo evoluti mantenendo costante una grande capacità produttiva e realizzativa, ma contaminandola sempre più con creatività e con uno sguardo artistico alle cose, per cambiare il punto di vista e non dar mai nulla per scontato. Grande concretezza e dinamicità nei processi di realizzazione sul campo e spirito di sfida per cercare nuove strade creative. Siamo in grado di passare dalla realizzazione di contenuti e scenografie virtuali per l’opera lirica a show per grandi artisti a convention per la forza vendita a reveal di prodotto, cene di gala, stand, tour. Abbiamo uno sguardo a 360 gradi per capire la realtà e saperla interpretare, rimanendo dei sognatori.

Parliamo del team. Quali risorse mettete a disposizione del cliente per essere sempre propositivi, up to date e innovativi?

Il nostro processo interno è diviso in business unit che si dividono fondamentalmente in quattro aree: creatività&innovazione (13 persone tra creativi e graphic designer, e una risorsa dedicata alle performance, ndr), business unit consumer (12 persone, ndr) concentrata sugli eventi dedicati al BtoC come i tour sul territorio o gli eventi di lancio, business unit corporate (10 persone, ndr) che si occupa di eventi BtoB come convention o press conference, e una business unit grandi eventi che lavora in sinergia con l’estero in particolare con la sede di Dubai dove abbiamo altre sette persone. C’è poi il gruppo degli account (12 persone, ndr) che ha il rapporto diretto con il cliente e supervisiona le attività operative, distribuendo le commesse tra le varie business unit. Il legame poi con le altre società del gruppo ci permette di trovare soluzioni diversissime per i nostri clienti. Abbiamo una struttura che si occupa di entertainment design e video design, due società di promozione Gdo, una società di produzione televisiva, un canale di web star, e una società di comunicazione outdoor. Possiamo così essere vicini ai clienti in ogni situazione diversificando il nostro business e soprattutto permettere una specializzazione sui diversi canali. E arrivare a più di 250 dipendenti tra le diverse realtà.

In particolare, come lavorate con i grandi professionisti esterni? Ci spiegate come operano e quale valore aggiunto portano ai vostri progetti?

Vogliamo sempre idee e tecnologie innovative, e per questo abbiamo consolidato rapporti con free lance esterni o con realtà importanti: è un ecosistema in cui intorno a Prodea Group ruotano realtà importanti come Giò Forma, per lo stage design, o Black Engineering, per la progettazione tecnica, diverse realtà di interaction design o di sviluppo di software, o ancora producer che hanno expertise particolari per determinati eventi, o registi e creativi che vanno dal mondo dell’Opera a quello delle performance. Ci piace fare team e crescere insieme, scambiandoci feedback e idee. Il core dell’azienda è interno, ma ci espandiamo per riuscire a trovare sempre soluzioni innovative per i clienti. Ma soprattutto rendiamo sempre evidente il lavoro dei nostri partner ai clienti, perché vogliamo che venga riconosciuta la loro professionalità e che sia evidente il loro contributo. Insieme si lavora meglio.

In quali tipologie di eventi Prodea Group ha maturato un’expertise unica e perché?

Siamo capaci di coprire tipologie diversissime di attività, ma forse una cosa che ci contraddistingue è quella di non acquistare soluzioni che già esistono, ma di realizzare su misura performance, video, tecnologie. È molto complesso e serve una grande passione, ma siamo sempre pronti a sperimentare cose nuove perché è un’expertise che rimane, diventa conoscenza unica. E ci piace partire da una storia per raccontare un prodotto o un cliente: siamo narratori prima di tutto, il nostro lavoro è creare uno storyshowing trasformando un racconto in evento.

Infine, un’opinione sul settore. Come vedete il mondo degli eventi oggi e quali ritenete debbano essere le caratteristiche di un’agenzia per cavalcare con successo il mercato?

C’è grande confusione nel mondo degli eventi, con una frammentazione di agenzie che non sempre sono all’altezza delle aspettative: una cosa è una bella presentazione, una cosa è un evento perfetto. Credo che i clienti ci riconoscano un’ottima capacità di ‘deliverare’ in tempi molto stretti, con grande qualità: questa è diventata una necessità primaria. Il tempo ha cambiato il nostro mercato, e l’avvento del digital ha fatto sì che parallelamente ci sia sempre più bisogno di realtà. Un evento è sempre un modo diretto di incontrarsi, parlare, comunicare, condividere emozioni. Oggi, più che mai è importante rendere un evento un’esperienza indimenticabile. Per questo ci piace definirci experience makers. Viviamo in un paese che ha fatto della bellezza un carattere distintivo: creare bellezza resta il nostro obiettivo primario.

Marina Bellantoni