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MPI, come aderire al fondo emergenza operatori del settore del Mibact

Nel webinar tenuto da Caterina Claudi, sono state fornite istruzioni utili sul nuovo budget stanziato dal ministero per compensare gli organizzatori di fiere e congressi cancellati, annullati o rinviati a causa dell'emergenza sanitaria. Solo 20 milioni di euro per tutto il comparto, da cui i soggetti richiedenti possono avere un contributo per qualsiasi tipologia di evento. Ma dominano incertezza e imprecisione delle norme.

In vista dell’apertura del bando per attingere al fondo emergenza operatori del settore Fiere e Congressi, MPI Italia Chapter ha organizzato un webinar molto utile e concreto tenuto il 12 ottobre su Zoom da Caterina Claudi, Consulente Fiscale e del Lavoro. Il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo ha infatti stanziato 20 milioni di euro, a valere sul Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali previsto dal decreto Rilancio, per compensare gli organizzatori di fiere e congressi cancellati, annullati o rinviati a causa dell'emergenza sanitaria.

Una cifra certo risibile considerata l’ampiezza del mercato e soprattutto le grandissime perdite che esso sta registrando dall’inizio della pandemia da oggi.

Chi può fare domanda
Nello specifico, il bando è rivolto agli enti fiera, ai soggetti con codice ATECO principale 82.30.00, ai soggetti erogatori di servizi di logistica-trasporto e di allestimento che abbiano una quota superiore al 50% del fatturato derivante da attività riguardanti fiere e congressi. La richiesta può essere presentata dal 26 ottobre 2020 (ore 10) al 9 novembre 2020 (ore 17) sul sito:
https://sportelloincentivi.beniculturali.it. La domanda è unica ma si può rettificare durante i 15 giorni di durata del bando.
La piattaforma sarà però già attiva dal 23/10 con un manuale operativo di supporto alla compilazione dell'istanza. Sarà inoltre resa disponibile una assistenza tecnica dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 17:00. I contatti saranno resi noti sui seguenti siti: www.beniculturali.itwww.turismo.beniculturali.it

“Il bando riguarda dunque tutte le tipologie di eventi (quindi convention, eventi BtoB, team building, lanci di prodotti attraverso eventi pubblici, roadshow, ecc..) - ha spiegato Claudi -. L’elemento determinante non è il tipo di evento, ma il codice Ateco dell’azienda”.
Può farne richiesta anche chi ha ricevuto il contributo a fondo perduto.

I criteri del bando

I requisiti essenziali per attingere al fondo illustrati da Caterina Claudi sono: essere iscritti presso CCIAA con codici ATECO 82.30.00; avere sede legale in Italia, essere imprese attive; non avere procedure concorsuali in corso; essere in regola con gli obblighi previdenziali, fiscali e assicurativi; non essere destinatari di sanzioni interdittive ai sensi dell'articolo 9, comma 2, del decreto legislativo; assenza di condizioni ostative alla contrattazione con le pubbliche amministrazioni.

“Il dato importante da presentare è il Durc, che in alcuni casi potrebbe essere negativo per effetto dei versamenti sospesi per i vari decreti – ha spiegato Caterina Claudi -. In questi casi bisogna verificare con consulenti del lavoro i codici che identificano il versamento sospeso causa Covid e rettificare con i dati corretti. In questo modo si può portare il Durc a positivo”.

Illustrando passo passo la procedura di compilazione del modulo per il contributo teorico, l’esperta ha spiegato quali dati servano per calcolare il contributo:  l'elenco delle Fiere e/o dei congressi in calendario nel periodo compreso tra il 23 febbraio-30 settembre 2020 cancellati - annullati - rinviati o ridimensionati con causale COV1D-19; l'importo in euro relativo all'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del periodo 23 febbraio-31 luglio 2020; L'importo in curo relativo all'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del periodo 23 febbraio-31 luglio 2019; importo in curo dei ricavi del periodo di imposta dell'anno 2019; importo in euro del contributo a fondo perduto eventualmente già percepito dalle imprese con fatturato inferiore a 5 milioni di turo, (art25, comma 3, del DL 19 maggio 2020, n. 34, convertito con 11,M modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77).

Per quanto riguarda il calcolo del contributo, le risorse, nei limiti della spesa autorizzata, saranno ripartite nel seguente modo:
a) euro 7,5 milioni: agli enti fiera e agli organizzatori di fiere, in possesso dei requisiti richiesti ed in proporzione ai minori ricavi nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 31 luglio 2020 rispetto 11 periodo dal 23 febbraio 2019 al 31 luglio 2020;
 b) euro 7,5 milioni: ai soggetti organizzatori di congressi, in possesso dei requisiti richiesti ed in proporzione ai minori ricavi nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 31 luglio 2020 rispetto al periodo dal 23 febbraio 2019 al 31 luglio 2020;
c) euro 5 milioni: ai soggetti erogatori di servizi di logistica e trasporto e di allestimento in possesso dei requisiti richiesti ed in proporzione ai minori ricavi nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 31 luglio 2020 rispetto al periodo dal 23 febbraio 2019 al 31 luglio 2020.

“Consiglio a tutti di muoversi con il Ministero, attraverso le vostre associazioni, per riuscire a ottenere un rifinanziamento anche per il periodo agosto-dicembre – ha continuato – perché probabilmente si potrà avere con la prossima legge di bilancio”.  

L'erogazione dei contributi avverrà entro il termine di 30 giorni lavorativi dalla data ultima di presentazione delle istanze. Il calcolo del contributo teorico viene eseguito dal sistema e visualizzato sullo schermo alla fine della compilazione del quadro con i dati richiesti.  Attenzione: L'erogazione del contributo ai beneficiari è effettuato subordinatamente alla verifica della regolarità contributiva dell'impresa e alla verifica inadempimenti ai sensi dell'art. 48 bis del d.P.R_. 601/1973, secondo le disposizioni vigenti.

Come determinare l'ammontare del fatturato ?

Per la determinazione del fatturato, in assenza di nuove indicazioni, si possono applicare le indicazioni riportate nella circolare 15/E dell'Agenzia delle Entrate pag 12 :

  • devono essere considerate tutte le fatture attive (al netto dall'IVA) con data di effettuazione dell'operazione che cade ad aprile nonché le fatture differite emesse nel mese di maggio e relative a operazioni effettuate nel mese di aprile;  
  • occorre tenere conto delle note di variazione di cui all'art. 26 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, con data aprile;
  •  i commercianti al minuto e gli altri contribuenti di cui all’art. 22 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, devono considerare l'ammontare globale dei corrispettivi (al netto dell’IVA) delle operazioni effettuate nel mese di aprile
  • concorrono a formare l'ammontare del fatturato anche le cessioni di beni ammortizzabili;
  • nel caso di operazioni la cui imposta viene calcolata con il metodo della ventilazione dei corrispettivi ovvero con applicazione del regime del margine, per le quali risulta difficoltoso il calcolo dei corrispettivi o delle fatture al netto dell'IVA, l'importo può essere riportato al lordo dell'IVA (sia con riferimento al 2019 che al 2020).

Dalle numerose domande dei partecipanti è emersa con forza l’incertezza del momento e l’imprecisione delle disposizioni ministeriali in materia. “Siamo una ‘specie non protetta a rischio estinzione’ – ha commentato Caterina Claudi - . Quello che è frustrante è capire che siamo in mano a persone che non conoscono nulla di questo mercato ed è drammatico scoprire nuove cose giorno per giorno, senza avere la possibilità di fare alcuna programmazione”.

Il prossimo webinar MPI sarà il 27 ottobre 2020 e sarà dedicato al tema “Il rischio negli eventi: la forza maggiore, le tutele legali e contrattuali".

Ilaria Myr